14. Duello

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Credo sia giunta la mia ora, perché se sto antipatica a quell'antipatico del capitano oggi mi ucciderà, ne sono certa.

Dopo aver trascorso 5 lunghi giorni ad allenarmi con quei tre devo testare le mie cosiddette capacità in un combattimento contro il capitano.

Mi preparo mentalmente per tutte le battute sarcastiche che farà o semplicemente al dolore che proverò dopo essere stata sconfitta, rimproverata e umiliata.

Mi attende una splendida giornata.

Mi sono già fatta un'idea su come Trafalgar cercherà di uccidermi.

Mi alzo dal letto stanca e nervosa, a causa del battibecco che ho avuto con il capitano proprio il giorno prima.

Quell'insolente pretendeva che gli porgessi le mie scuse per aver interrotto la sua stupida quiete nella propria stanza.

"Ci vuole un bagno caldo." farfuglio assonnata cercando di non pensarci troppo.

Dopo essermi asciugata per bene i capelli, comincio a rivestirmi quando sento spalancare la porta, e perdo un battito vedendo Penguin in preda al panico

"Azusa, cosa ci fai ancora qui!! È tar..." accorgendosi del fatto che ero mezza nuda chiuse senza dire una parola la porta, tralasciando il fatto che dietro di lui ci fossero altri compagni.

Ringrazio il cielo che non ci fosse il capitano.

Strano, solitamente le peggio figure le faccio davanti a lui "...ma in fondo cosa importa?" rido nervosamente.

Esco dalla mia cabina, ma non trovo anima viva.

"Azusa, buongiorno!" L'inaspettato saluto di Orca mi fece sussultare, ma con un cenno della mano risposi alla sua cortesia.

"Come mai sei ancora qui? L'incontro non doveva iniziare 30 minuti fa?" Spalancai gli occhi preoccupata.

"Cosaaa? No ti stai sbagliando, stai parlando del duello di prova con Trafalgar?"

"Mh" affermó.

"Mi potresti dire che ore sono per piacere?" Sorrisi il più normalmente possibile, prenota a correre verso la sala-allenamento.

"Le 7:30 preci..." non lo feci terminare poiché correvo come non mai verso quella sala.

Eppure mi aveva avvisato ieri di non fare tardi.
E ora passerò sicuramente dalla parte del torto.
Quanto lo odio quel tipo!

Spalancai le porte in metallo leggero di quella sala e trovai il capitano appoggiato alla parete di fronte ad esse, con la mano sinistra appoggiata davanti al proprio viso, e i suoi occhi nero opaco vagare nella sua immaginazione... fino a quando li vidi assottigliarsi e guardarmi minacciosamente.

"Ci hai pensato bene prima di firmare la tua condanna non è vero?" quel suo tono freddo e distaccato non mi fa alcun effetto.

"Esatto" rispondevo alternando qualche pausa dato che dovevo riprendere fiato "io non mi tiro indietro"

"Ebbene. Ti insegnerò qualche regola da combattimento. La prima: analizza l'avversario; la seconda: studia i suoi movimenti; la terza: fai la tua mossa" non ha toccato la sua Katana, ma se ne sta ad occhi chiusi con le braccia conserte ad aspettare un mio segno "oggi vedrò cosa hai appreso" sussurrò alzando un sopracciglio divertito.

Mi appartieni ||Trafalgar LawDove le storie prendono vita. Scoprilo ora