Sono passati due giorni, due giorni pieni di lacrime. Rinchiusa nel mio mondo isolato, dove nessuno può capirmi. Ho parlato con Iris di questa storia, della litigata ad adesso. E' davvero un'amica, mi consola, mi da consigli e mi ha detto che devo far finta che non sia successo niente. Ma è difficile. Mia mamma ha già capito appena mi ha vista in lacrime, cosa è successo. -Vuoi raccontarmi cosa è successo, così ti sfoghi? Non hai nemmeno mangiato. Mi stai facendo preoccupare!- -Voglio stare sola- ho mormorato e quelle sono state le prime parole che ho detto dopo aver parlato con Iris. Non sto andando a scuola e papà si è arrabbiato anche per questo. Non ci sono andata per non incontrare il mio raga...per non incontrare Bryan. Oggi però ci vado, forza e coraggio, Maggie. Non puoi stare sempre infagottata nella tua coperta a guardare fuori dalla finestra o a controllare se arriva una chiamata da lui. Il mio subsconscio viene in soccorso. Apro l'armadio e mi vesto senza nemmeno vedere che prendo, tanta la mia voglia di fare le cose.
Bryan Pov
L'abbaiare del mio cane mi sveglia dal mio stato di depressione. Il sole riscalda un po' l'aria che è fredda e le nuvole in cielo promettono pioggia. Questo è il mio umore. Non dovrei dirlo ma mi manca Maggie, Cavolo se mi manca. Sono un paio di giorni che aspetto una chiamata, un messaggio di lei. Ma niente. Forse dovrei prepararmi per andare all'università. Mi vesto con maglia blu, jeans blu strappati e felpa grigia. Ma dove sono le mie scarpe, le mie adorate Converse? Indovinate un po'? Nella bocca del mio cane, non può iniziare meglio la mia giornata. Lavo le scarpe e metto l'altro paio uguale. Prendo lo zaino e le chiavi e prendo la macchina. Durante il viaggio sento diverse canzoni pop,e tutte mi fanno ricordare Maggie. Da qualche giorno ho incontrato una mia amica della California che si è trasferita qui, oggi pomeriggio deve accompagnarla per farle visitare il paese, la scuola e tutte quelle cose noiose. Oggi verrà a scuola per conoscere gli insegnanti. Sono arrivato già a scuola, è incredibile come i pensieri ti facciano trasportare in un altro modo senza accorgertene. Mi passo una mano tra i capelli, lo faccio di solito quando sono nervoso. Vi lascio immaginare quante volte l'ho fatto in questi giorni. Mi avvicino al mio gruppo di amici, che mi accolgono. -Hey amico, da quanto tempo!- -Come stai?- -Hai dormito? Non sembra stare bene.- Gli lancio occhiatacce e tornano a parlare di calcio, credo. Non li seguo più perchè il mio sguardo si è posato su una ragazza, Maggie. Fragile e con il cuore spezzato, per colpa mia. Forse sono stato troppo duro con lei... Mi passo vicino e mi guarda per un attimo, poi va dentro scuola con la sua amica, Iris credo. Quanto vorrei fermarla prendendola per il polso, come facevo prima, e scusarmi per tutto, abbracciarla e baciarla. Ma sono un idiota. Entriamo in classe e iniziano le noiose lezioni. Sono rintanato nei banchi dietro, mentre Maggie si è messa davanti con Iris. Odia quel posto ma per non stare vicino a me si è messa lì. -Allora signorino Smith, vuole andare vicino alla signorina Tylor! Dovete fare una ricerca, formulare delle ipotesi e porvi delle domande sull'argomento appena trattato.- una sguardo pieno di cattiveria comparve sul volto del professore. Proprio lì, cavolo! Tra tutti i compagni della classe, doveva mettermi vicino a Maggie. -Non potrei farlo con qualcun altro?- bocca del cavolo, così ho ferito ancora di più Maggie, ora penserà che non voglio stare con lei... -Volete una nota?- sbuffo e vado vicino Maggie, il suo dolce profumo alla vaniglia, invade le mie narici e mi sembra di ritornare al passato, a tutte le nostre carezze... Mi siedo al suo fianco e si gira a guardarmi e mi immergo nei suoi occhi marroni rossi, forse per i tanti pianti che ha fatto per colpa mia. Ho notato anche le sue occhiaie che ha cercato di nascondere, senza riuscirci. -Avete intenzione di fissarvi ancora per molto, voi due?- la voce del prof ci fa ritornare alla realtà e con la coda dell'occhio vedo che Maggie è arrossita e si passa una mano tra i suoi bei capelli scuri per l'imbarazzo. Ci mettiamo a lavorare senza proferir parola. Gli unici rumori tra noi due sono gli scricchiolamenti delle sedie arrugginite e i sospiri soffocati. Finita le altre lezioni, torno a casa con la mia macchina di lusso e mi preparo per oggi pomeriggio...
Maggie Pov
Tornata a casa, un buon profumino arriva verso di me e vedo zia Dany intenta a cucinar qualcosa che presumo sia ottimo. La sua cucina è il top come dice lo zio Michael. -Ciao zia, cosa cucini?- se lo avete notate con lei parlo anche quando sono triste. -Pasta al ragù e polpette arrostite e al sugo.- -Buone, da quanto tempo non ne mangio!- sorrido, facendo uno sforzo immenso. Mi abbracciare, mi da un bacio sulla guancia-Va' in camera tua, Betty ti aspetta-mi fa l'occhiolino e si gira a cucinare le sue prelibatezze. Come previsto, Betty mi salta addosso e cosa che mi coglie di sorpresa è che ci sono anche i cani di zia. Accarezzo tutte e tre le cagnoline e decido di leggere qualche libro su Wattpad. Che dire, son o un'amante dei libri e mi fanno distrarre facendomi catapultare in un mondo d'immaginazione. Mi butto sul letto e... non vi dico l'imbarazzo e il disagio della lezione di oggi! Il prof ci ha messi vicini e in più io e Bryan ci dobbiamo vedere qualche pomeriggio a casa di qualcuno per continuare il lavoro. Una chiamata mi impedisce di continuare a leggere e spero sia Bryan. Il mio cuore accellera per l'emozione, ma quando vedo il nome di Iris sul display la mia delusione è troppa. -Pronto?- cerco di far sentire che sono felice, ma la voce è a tono di sarcasmo, quasi noia. -Hey, Maggie. Ti andrebbe di accompagnarmi a fare shopping? Mi sono accorta che non ho niente di elegante per occasioni come questa di domani sera!- sembra eccitata.-Ok, ma cosa devi fare domani sera per essere così felice?- -L'amico di Bryan mi ha invitata a una festa, per lui è un appuntamento, quindi sono felicissima!!!- urla ho dovuto allontanare il telefono per non stordirmi. -Ok, a dopo allora- -Sì, stammi bene- e aggancia.
-Brava zia, sei bravissima a cucinare- dico portando alla bocca un pezzo di polpetta al sugo -Sì, ha ragione, sono squisite, sorellina- interviene papà- continuiamo a mangiare tutti insieme e poi ognuno fa qualcosa. La zia e la mamma lavano i piatti, papà e lo zio giocano a carte e io dopo aver sparecchiato la tavola vado in camera mia per prepararmi per questo pomeriggio. Se vi state chiedendo che fine avesse fatto mio fratello James, bè ha trovato una ragazza e quindi ora è in giro. Non vuole dirmi chi è questa ragazza, però.
La figura al mio specchio mi guarda si passa una mano sui nuovi jeans regalati dalla zia e pettina i capelli. Direi che vado bene. Penso nella mia testolina piena di problemi amorosi. Scendo di fretta le scale, prendo chiavi e borsa ed esco di casa, lasciandola deserta. Iris mi aspetta sul marciapiede intenta a guardarsi le unghie.-Alleluia, quanto ci hai messo!- scherza disperata la mia amica, appena mi vede. -Ero avvolta nei miei pensieri e non mi ero accorta che era già tardi.- faccio u sorriso forzato -Smettila di pensare a quelle cose e goditi il pomeriggio, ci divertiremo!- esclama Iris, felice. Ci incamminiamo verso un negozio di abbigliamento e, guardando la vetrina, Iris impazzisce per un vestito blu senza spalline con i voilant. Entra nel negozio ma io resto fuori perchè mi scoccio di entrare. E' da mezz'ora che è entrata e io sto ancora qui a guardare il telefono. Poi il mio cuore va in frantumi, più di quanto lo è già. Vedo Bryan a lato di una ragazza con gli occhi azzurri e un vestito rosa. Si guardano e ridono. Continuano a camminare lungo il marciapiede e poi lui si gira e mi guarda. Mi sorride e si allontanano. Chi era quella' Quindi lui ha già affrontato tutto e sono io la stupida che sta qua a soffrire. E lui fa come se niente fosse! Non ci posso credere. Le lacrime mi scivolano sulle guance senza accorgermene e si è messo anche a piovere. Voglio tornare a casa. Ho lasciato nel negozio Iris, ma adesso non mi importa. Prenderà un taxi e tornerà a casa. Corro sul marciapiede e dopo un po' vedo Bryan salutare la ragazza e venire verso di me. Io cammino verso di lui, lui verso di me. Ma non voglio incontrarlo, quindi attraverso la strada senza guardare se arriva una macchina. Vedo delle luci dei dolori su tutto il corpo e sento la pioggia battere sul mio viso. Sento una voce, la mia voce preferita, il suo profumo di colonia. -Maggie, ti prego resisti, chiamo un'ambulanza. Non lasciarmi, ti prego. Ti amo ancora- sento le sue mai congelate sulla mia faccia, non sento più niente, non vedo più niente, vedo solo il buio più totale.
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Pazza di Te [Completa]
Romance[COMPLETA] Lei dolce, sensibile, romantica, con un cuore d'oro. Una ragazza acqua e sapone, semplice. Brava studentessa universitaria, due amici che la feriranno e una nuova amica che ci sarà sempre per lei. Una famiglia perfetta, genitori amorevoli...