9. Sempre insieme

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Ieri, l'11 settembre, è stata una giornata tranquilla. Ho messaggiato con Bryan e mi ha chiesto quanti anni ho.
Ho 19 anni, sono nata il 30 ottobre 1998, in questo paesino della California.
Il pomeriggio sono andata a passeggiare con Betty. La sera, finalmente i miei genitori sono rientrati all'ora di cena e abbiamo mangiato insieme.

Oggi(12 settembre), è il primo giorno di Università. Posso descrivere questa giornata in una parola: ansia!!!
Quando mi sveglio sono le 8:00, vado in bagno, lavo la faccia e vado in cucina a fare colazione.
Mangio uno yogurt alla vaniglia e una mela.
Mi alzo per andare in bagno e vedo James che si sta preparando per andare a lavorare. Fa l'avvocato e i miei genitori sono orgogliosi di lui.
Invece a me non mi hanno fatto nemmeno un regalo per essere stata ammessa all'Università e a lui sì.
Ho scelto la facoltà della lingua americana.
E la frequento qui, nel mio paese vicino la California, dove abito attualmente.
Vado in bagno e mi trucco con matita e mascara.
Pettino i capelli e mi vesto mettendo una maglia a maniche corte bordeaux e dei jeans neri aderenti con degli strappi appena sopra le ginocchia.
Metto il bracciaale di Bryan che metto sempre quando vado da qualche parte e metto le mie adorate scarpe Vans nere.
Prendo lo zaino e il telefono che spengo e mi avvio in bicicletta.
Arrivo all'Università. All' esterno le mura sono di un bianco opaco, fuori ci sono alberi, panchine e spazi verdi.
Ci sono tanti studenti, alcuni persi nei loro pensieri forse perché sono nuovi come me, altri parlano e scherzano con le persone accanto.
Cammino un pochino e mi si avvicina una ragazza mora, alta e con gli occhi azzurri.
-Ciao, sei nuova come me?-mi chiede sorridendo.
-Ciao, sì sono nuova. Come ti chiami?-le chiedo ricambiando il sorriso.
-Iris, tu?- -Maggie, che corsi frequenti?- -Letteratura e lingue-
-Wow, anche io, quindi ci vediamo!-
-Si, certo. Ciao Maggie, ora vado, è stato bello conoscerti-si allontana.
Sento la campanella suonare, quindi dobbiamo entrare in classe.
Entro nell'edificio, noto che le pareti sono di un azzurro chiaro e le porte delle aule verdi.
Ci sono armadietti rossi con chiavi azzurre.
Entro in classe e mi siedo al centro delle tre file.
Arrivano tutti gli alunni che si siedono ai banchi. Vicino a me si siede Iris e mi confessa che è ansiosa.
Entra il professore, ci alziamo in piedi e lo salutiamo con un "Buongiorno" e ci risediamo ai nostri posti.
Il professore ha capelli bianchi corti e alcuni che mancano sopra, dei baffetti grigi ed è robusto come fisico.
-Buongiorno ragazzi, allora, vorrei dare il bevenuto ai nuovi alunni che sono stati ammessi all'Università di questo paese.-dice sorridendo. Sembra bravo, almeno il primo professore.
Le ore passano velocemente e quando è il momento di andarsene, saluto il professore ed esco dall'aula.
Cammino un po' per il corridoio per prendere un poco confidenza col nuovo ambiente.
Cammino sempre dritta e poi vedo lui.
Davanti a me, con dei libri in mano che mi sorride.
Poso lo zaino a terra, lui i libri e gli corro incontro saltandogli addosso.
-Hey, piccola.-
-Hey-lo abbraccio e mi stacco guardandolo.
-Anche tu vieni in questa Università?-sorrido.
-Si, tu oggi hai iniziato? Io l'anno scorso.-mi sorride.
-Si, cosa studi?-
-Letteratura e lingue-mi risponde.
-Anche io! Ma oggi non sei venuto.-
-Mi scocciavo e ho saltato queste ore.-ride.
-Il primo giorno di scuola, immagina cosa farai nei prossimi giorni!- rido.
Sorride, poi mi prende la faccia tra le sue mani calde e mi da un bacio sulle labbra.
In quel momento passa un professore -Scusate, vi sembra il luogo dove fare queste cose?-ci guarda severo.
-Ci scusi, professore. È colpa mia-mi scuso.
-No, è colpa mia non sua, professore. Sgridate me, non lei-
-Stavolta è andata, ma se vi becco un' altra volta, vi metto una nota-
-Non succederà più, stia tranquillo-lo rassicuro.
Se ne va, lasciandoci soli.
-Ora vado, a domani, Bryan.-gli do un bacio sulla guancia.
-A domani, piccola.-mi abbraccia.
Mi incammino in bici e torno a casa, già stanca di questo primo giorno di Università.
Però devo dire che mi piace, è andato tutto bene oggi.
Sono felice che il mio Bryan frequenti i miei stessi corsi. Staremo di più insieme come una coppia felice e tranquilla.

Pazza di Te [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora