34. Imbranata anche a scuola

931 47 3
                                    

Finalmente, posso tornare all'università, che mi è tanto mancata. Da quando sono uscita dall'ospedale, è passata una settimana e io ed Alexa, siamo le migliore amiche che siamo sempre state.

Ieri è venuta a casa mia, insieme ad Iris, che mi ha spiegato gli argomenti trattati in queste due settimane d'assenza. Abbiamo fatto anche un pigiama party a casa di Iris e ho capito che siamo un bel gruppo: tutte e tre studiose, simpatiche, che pensiamo ai nostri rispettivi ragazzi.

 Abbiamo trascorso anche una notte con questi ultimi, che hanno fatto amicizia tra loro e.. indovinate un po'? La famosa ragazza di mio fratello James è Iris! Chi se lo sarebbe mai aspettato! 

Io e le ragazze sempre durante quella notte ci siamo prese a cuscinate perchè litigavamo a chi aveva il ragazzo migliore, ma dai, secondo voi chi è il migliore? Bryan.. almeno per me. I nostri ragazzi ci guardavano divertiti e ognuno tifava per la propria ragazza immaginate la scena, se ci penso mi metto a ridere). Lucas, il mio di nuovo migliore amico (ho fatto pace anche con lui), ha organizzato una serata in discoteca....


 Quindi stasera andremo lì e sarà la prima volta per me! Sono emozionata..

Vengo interrotta dai miei pensieri dal clacson di un' auto. Freno con la bici e mi giro indietro per vedere chi è. -Buongiorno piccola, vai all'università?- -Sì, e tu muoviti se non vuoi entrare  come sempre in ritardo, abbiamo il progetto di gruppo da continuare e non voglio avere un voto in meno per colpa tua!- faccio la linguaccia l mio ragazzo Bryan. -Ma che secchiona!- alza gli occhi al cielo. -Comunque ricorda che ora che arriviamo a scuola, ci guarderanno tutti per il tuo rientro e per vederci di nuovo mano nella mano- ridacchia e mi fa l'occhiolino. -Sì lo so, che palle! Odio essere guardata a lungo e messa al centro dell' attenzione! Dai, andiamo sennò mi fai arrivare in ritardo e non ti perdono per questo!- ridacchio e mi avvio iniziando a pedalare sul marciapiede del paese. -Quella che arriverà in ritardo sei tu, bellissima: io sono con la macchina e tu con la bici.. e poi la mia è una macchina lussuosa guadagnata con le mie mani, ci vediamo, piccola!- e parte anche lui.

Vengo superata dalla bellissima macchina di Bryan e gli faccio la linguaccia sperando mi veda nello specchietto retrovisore. 

Dopo tre minuti più o meno, arrivo a scuola e tutti gli studenti mi guardano. Mi osservano dalla testa ai piedi. Che volete? Trovare dei graffi, ferite o lividi sul mio corpo? Bah.

Queste sono le persone che non si sanno fare i fatti propri. Bryan mi sorride venendomi incontro e dandomi un bacio a stampo sulle labbra. Io sento le guance andare a fuoco, ci stanno guardando tutti!

-Chi è quella in ritardo?- mi sussurra all'orecchio. Gli do uno schiaffetto sul viso perfetto -Non sono in ritardo, non è mica suonata la campanella!- 

Proprio in quel momento suona e lui ride scuotendo la testa. Mi prende la mano e entriamo in classe, sedendoci nei banchi dietro. Le prime ore sono passate abbastanza velocemente, senza problemi. Ma come sempre ho parlato troppo in  fretta.

-Le hai capite queste espressioni?- chiedo a Bryan che sta scrivendo sul banco "Maggie" con un cuore. -Più o meno, diciamo di sì, tu?- mi guarda, sapendo già la risposta. -Certo che sì sono facili, ma spero non mi chiami alla lavagna.

-Bryan Smith, vediamo se ha capito.. venga alla lavagna- Brayn alza gli occhi al cielo. Io alzo i pollici delle mani per tranquillizzarlo -Ti suggerisco io se hai bisogno- bisbiglio facendogli l'occhiolino. Lui mi sorride e si alza in tutto il suo splendore. Maglia bianca che fa intravedere i tatuaggi e i muscoli e pantaloni neri a vita bassa, abbinati a scarpe Converse nere. 

Si passa una mano tra i capelli castano chiari e va verso il prof di matematica, fermandosi davanti alla lavagna.

Inizia bene ma si imbroglia ad un calcolo e quando il prof si gira verso un alunno per spiegargli una cosa, Bryan si gira verso di me  e con il labiale mi chiede quanto viene il risultato. Gliela dico però il mio ragazzo non capisce così glielo ripeto, ma il prof si gira e mi guarda con sguardo severo.

-Signorina Tylor.. vuole andare ad aiutare il signor Smith, visto che lo aiutate dal posto?- mi sorride maligno. Ma io mi alzo e sorrido togliendomi i capelli dalle spalle e mettendoli dietro, con aria sapiente. 

Non potete immaginare la faccia di Bryan quando trattiene le risate! Ma poi le mischia alla tosse e il prof non se ne accorge.

Prendo il gessetto e cancello l'esercizio di Bryan, che è al mio lato a braccia conserte appoggiato alla cattedra. Risolvo l' espressione e rimetto a posto il gessetto nella ciotola appesa alla lavagna ma inciampo e cado addosso a Bryan che mi prende.

-Scusate..- mi alzo da sopra Bryan che è steso sul pavimento. Mi aggiusto i capelli e vado a sedermi al banco, seguita da Brayn che dice al prof -Scusate prof, ma è un po' imbranata, sono cose che capitano- poi ridacchia  silenziosamente al mio lato, seduto sulla sedia del banco e io gli lancio un' occhiataccia, mentre ride ancora di più. Tutta la classe ride e io con Bryan.

 Stasera andremo in discoteca e mi divertirò lasciando questo imbarazzo alle spalle, ahah!







Pazza di Te [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora