Pazza di Te [Completa]

33. Come in una fiaba

Bryan Pov                                                                                                                                                   Sono passati undici giorni. Sto soffrendo ogni giorno che passa. Maggie è ancora in coma e sono andato ogni giorno a trovarla e a parlarle, anche se non so se può sentirmi. Ho addirittura dormito su una sedia al suo lato. Ho dormito scomodo per starle vicina. I genitori di Maggie e il fratello sono venuti a vedere e a chiedere come sta. Dopo pianti e disperazioni, arrivò la bella notizia data dai dottori: Maggie sta bene. La respirazione è migliorata difatti le hanno tolto la mascherina, il sangue circola regolarmente e il cuore batte meglio. Infatti c'erano alcune volte che rallentava e poi accellerava e l'infarto per poco mi veniva a me per la paura! Sono felice che la maggior parte delle cause dell'incidente si siano riprese. Ora bisogna sperare che si risvegli, il più presto possibile.

Maggie Pov                                                                                                                                                    Non sento niente, non sento il mio corpo. Non sento dolori. Ho perso la cognizione del tempo. Possono essere passati ore, giorni, mesi, o anni. Non lo so. Mi sento sprofondare. Mi sento al chiuso, sott'acqua, dove non posso respirare e voglio salire in superficie ma non mi riesco a muovere. Qualche volta sento delle mani leggere toccarmi le mani, altre volte sento delle voci familiari. La mia voce preferita, quella di Bryan. Come vorrei svegliarmi, abbracciarlo, dirgli che lo amo e che voglio stare con lui per sempre, che non voglio più litigare, solo pace e amore... Ma non posso fare niente, mi sento intrappolata nell'oscurità, dal buio e non posso trovare quel fascio di luce che mi permette di ritornare a vivere serenamente. Nella vita in effetti non sai cosa può succedere da un giorno all'altro, ogni giorno è una conquista. Lo dicevano i miei genitori e gli ascoltavo non ragionandoci su, ma ora che lo vivo questo momento... è vero, hanno ragione.

Bryan Pov                                                                                                                                                   -Perchè cavolo, non voglio perderti, piccola! Mi sei mancata da morire. Ora voglio che ti risvegli, voglio abbracciarti, baciarti come non ho mai fatto in vita mia, voglio farti capire che puoi fidarti di me, voglio che tu sappia che ti amo e che non smetterò mai di farlo. Sei la cosa più bella che mi sia mai successa e fidati mia piccola principessa, è la verità. Tutto questo viene dal profondo del mio cuore. Se non ti svegli entro cinque secondi, ti bacio perchè non posso resistere, non posso vivere senza te, senza i tuoi baci, senza le tue labbra soffici e delicate. Ti prego svegliati, ti amo Maggie.- ho detto tutto quello che ho sempre voluto dirle, non so se mi ha sentito, spero almeno di sì, almeno una piccola parte del mio discorso. Voglio baciarla con tutto me stesso, lo desidero. Le stringo la mano non troppo forte. -Allora conto. 5...4...3...2...1...- la fisso per un attimo ma non si sveglia, allora faccio la cosa che volevo da tanto tempo. Appoggio delicatamente le labbra sulle sue e in quel bacio spero con tutto me stesso che si svegli, come il principe che bacia la sua principessa addormentata che si sveglia... Fisso la mia principessa e quasi svengo quando apre gli occhi lentamente. Le lacrime mi escono dagli occhi bagnandomi tutto il viso. -Maggie, piccola mia- sorrido e lei con voce rauca risponde debolmente -Bryan...- chiamo subito dottori e infermieri che arrivano tutti di corsa. -Dottori si è svegliata!- esclamo e mi pizzico il braccio sperando non fosse un sogno. Ma è la realtà: la mia piccola è sveglia! I dottori la visitano dicendo che è tutto apposto e che ha bisogno di riposare, mentre io piango di gioia.  La abbraccio delicatamente senza toccarle le ferite sotto il camice blu, orrendo secondo me, ma vabbè. I genitori di Maggie, chiamati da me, arrivano di corsa e piangono felicemente. Dopo baci e abbracci anche per me, usciamo dalla stanza lasciando riposare la mia Maggie. E' di nuovo mia, solo mia. In questa mattina di dicembre, Maggie si è svegliata e non sono mai stato così felice.