eleven chapter

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"Per Benjamin"
Il suo cuore sembrò fare mille capriole e salti all'indietro e la sensazione di quella mattina si era ripresentata di nuovo.
Quella calligrafia, la calligrafia di Federico, una scrittura inconfondibile a parere di Benjamin.
Perché mi ha scritto una lettera?
Cosa era successo?
Erano queste le domande che si faceva il moro mentre rigirava e rigirava la busta tra le sue mani, aveva paura di aprirla e leggerne il contenuto.
Tirò un gran respiro e con le mani tremolanti aprì la busta, all'interno c'era un fogliettino piegato in quattro ma tutto messo in malo modo, spinto dalla paura e dalla curiosità lo sistemò e iniziò a leggere.

" ciao Benjamin, o forse dovrei dire ciao Ben ma ora come ora non riesco a soprannominarti così, i soprannomi si danno alle persone che conosci ed io probabilmente realmente non ti ho mai conosciuto davvero, eppure in 7 anni credevo di averti conosciuto addirittura meglio di me stesso, un pò come dicevi anche tu [..]
Una lacrima, due, tre, erano numerose le lacrime che facevano a gara sul mio viso, non sapevo da quando avevo iniziato a piangere sinceramente, forse da quando avevo iniziato a leggere
Ciao Benjamin
o forse quando ho continuato a leggere passo per passo ciò che aveva scritto.
Ogni riga, ogni frase, ogni parola era come una lenta pugnalata al cuore.
Federico stava male, soffriva e aveva perso la luce che vedevo nei suoi occhi solo a causa mia.
Feci grandi respiri e lessi le ultime righe che mancavano per la fine della lettera, sentivo che il peggio non era ancora arrivato e in effetti era proprio così.

[..] "Ora ti chiederai, perché mi sta scrivendo una lettera?
Ti sto scrivendo perché ho preso una decisione importante, una decisione che forse non condividerai ma ti prego accettala Benjamin, è importante.
Sto andando via da qui, ho deciso di mettere un punto alla mia vecchia vita, un punto alle mie sofferenze, un punto al periodo che sto passando.
Non starò via per sempre, forse qualche mese, non ho idea, niente di definitivo.
Se ti stai chiedendo anche cosa succederà a "Benji e Fede" la risposta è non lo so, ho scritto delle lettere a tutti, compresa la Warner, senza pensarci troppo, perché lo faccio per me, per star bene ed ora come ora la musica nemmeno ci riesce e l'affetto delle fans non basta più, perdonami se ti sto lasciando così, perdonami se ora ti ritrovi solo nel duo ma non ce la faccio più.
Non sentirti in colpa, non farlo, perché se la colpa è di qualcuno è solo mia, mia perché ormai Modena mi sembra troppo grigia e vuota senza lui e Milano troppo grande e piena di te, piena di noi.
Ultima cosa poi giuro che ti lascio in pace, non cercarmi perché non mi troverai, non mi farò trovare.
Se mi vuoi bene devi lasciarmi andare Benjamin perché credo di meritarmi la felicità anche io e tu ora non fai parte della felicità che cerco.
Ti auguro il meglio, stai tranquillo e fai a modo.
- federico"
Presi la lettera e la stracciai in mille pezzi, sperando di dimenticare ogni cosa che avevo letto, iniziai a scagliare per terra tutto ciò che mi ritrovavo davanti, ma il dolore che sentivo non voleva saperne di cessare.
Mi sedetti per terra o forse mi lasciai cadere, non ne avevo idea, portai le mani tremolanti attorno alla testa, le ginocchia al petto e iniziai a piangere come non avevo mai fatto prima d'ora, appena chiudevo gli occhi però le immagini mie e di Federico si facevano spazio nella mia mente.
Anche i ricordi di quella maledetta sera in cui io ho messo fine a tutto iniziarono ad essere in ripetizione nella mia testa e per un attimo mi sentii come Federico, solo, vuoto e incapace di fare qualsiasi cosa.
Forse me lo meritavo, anzi senza forse me lo meritavo e basta di stare così.
Se in questo momento mi chiedessero
"fa male una pugnalata?"
risponderei che non è niente in confronto a ciò che provo, farebbe tutto meno male rispetto a ciò che sto provando.
Federico è andato via, via dalla mia vita, via definitivamente.
So benissimo che quei 'non lo so'
per lui significano
"starò via per sempre" e io per quanto sia egoista non voglio avere una vita senza di lui, non riesco nemmeno ad immaginarmela.
Anche se è tutta colpa mia, questa situazione me la sono creata da solo con le mie stesse mani.
Colpa mia perché avevo conosciuto una persona mentre il mio ragazzo era a casa ad aspettarmi, una persona che forse realmente non mi è nemmeno mai piaciuta, colpa mia perché alla prima tensione tra di noi mi sono gettato tra le braccia di un'altra, colpa mia perché mi piaceva ciò che facevo, colpa mia perché ho lasciato distruggere Federico da me stesso e colpa mia se ora lui è chissà dove ed io qui.
Tutto ciò é iniziato quando una sera io e Federico litigammo pesantemente, il motivo non me lo ricordo bene, ma erano giorni che non facevamo altro e quella sera eravamo entrambi troppo arrabbiati e orgogliosi per chiederci scusa come facevamo sempre, infatti spesso subito facevamo la pace e ci ritrovavamo a baciarci e coccolarci dolcemente sul divano come se non fosse mai successo nulla.
Io quel giorno invece da testa di cazzo che sono andai via da casa sua, lasciandomi alle spalle l'intera discussione.
Andai in una discoteca non molto lontana da Modena, bere e divertirmi al momento mi sembravano le cose più giuste da fare e fu proprio lì quella sera che conobbi Demetra, al tempo faceva la barista, era proprio una bella ragazza, impossibile negarlo e forse fu proprio per quello che mi avvicinai e iniziai a bere numerosi drink e forse si iniziai anche a filtrare, sapete i ragazzini di 15 anni che lo fanno con le prime cotte?
Sembravo uno di loro e lei fece altrettanto, tanto che a fine serata ci ritrovammo a pomiciare come due adolescenti nei bagni della discoteca, solo che tutto ciò si trasformò in di più, arrivammo a fare addirittura sesso a casa sua.
Da quel giorno ogni sera o almeno quando mi era possibile ci vedevamo e per qualche assurdo motivo andavamo sempre a letto insieme, ma Federico era all'oscuro di ogni cosa.

Buona domenica girls🥀

love is love, fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora