twenty-eight chapter

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"Benjamin porta questo al tavolo 12 per favore"
urlò il proprietario mentre porgeva a Benjamin un vassoio con una cioccolata calda e un cornetto
"Vado"
esclamò il moro portandosi la mano libera tra i capelli e sospirando rumorosamente, quel giorno il bar era pieno e il maggiore non aveva avuto nemmeno 5 minuti di pausa e pensare a Federico non lo stava aiutando.
Frettolosamente Benjamin si diresse al famoso tavolo 12 e quando fece per alzare lo sguardo però si bloccò alla vista del biondo era lui il ragazzo del tavolo 12, era proprio bellissimo quel giorno pensò Benjamin, aveva un maglione a collo alto bianco che risaltava i suoi occhioni blu e le sue labbra estremamente carnose.
"Che fai non me la dai la mia cioccolata?" disse il biondo con un sorriso furbo sul volto, sapeva l'effetto che faceva al maggiore.
"Ehm...scusa tieni"
balbettò inizialmente Benjamin
"se vuoi dopo posso darti la giacca che mi hai prestato a Natale"
continuò
"A che ora finisci?"
"Nel pomeriggio"
disse Benjamin imbarazzato
"Allora tienila non ho tempo da perdere con te Benjamin"
la risposta del biondo arrivò diritta al più grande che era decisamente sorpreso negativamente dalla risposta avuta, voleva solo essere gentile
"Come vuoi allora"
borbottò Benjamin andandosene verso un altro tavolo per prendere un ulteriore ordinazione
Federico non voleva trattarlo male ma in quelle 2 settimane che non si erano minimamente visti Benjamin non aveva chiesto del più piccolo ne tantomeno lo aveva cercato, si in effetti non aveva il suo indirizzo ma volere è potere e Benjamin evidentemente non voleva.
Dopo terminata la sua cioccolata calda Federico si alzò dal tavolo, afferrò il suo cappotto nero e rivolse uno sguardo al maggiore che si muoveva indaffarato tra i tavoli e fu in quel momento che Benjamin si girò casualmente e i loro sguardi si incrociarono finché non fu Benjamin dopo alcuni secondi a mettere fine al quel gioco girandosi dall'altra parte.
"Mi rendi le cose complicate"
sospirò il biondo andando via
Benjamin nel frattempo non faceva che ripetersi in mente "non c'è cosa più bella di guardare qualcuno e accorgersi che il suo sguardo era già su di te" era vero pensò il maggiore, non c'era sensazione più piacevole ma Federico poco dopo lo aveva trattato malissimo.
Erano le 16:00 puntuali e il turno di Benjamin era appena terminato, i tavoli si stavano svuotando e a lui non rimaneva altro che cambiarsi e tornare finalmente a casa, era davvero stanco morto.
"Benjamin ti dispiace se chiudi tu? Dovrei andare via"
chiese Marco il proprietario
"Si non c'è problema tra poco andrà via quella coppia e chiuderò"
sorrise il moro, solo pochi minuti e sarebbe tornato a casa.
Una volta andata via la coppia però il campanello della porta trillò e Benjamin sospirando disse gentilmente
"siamo chiusi"
"Lo so sono qui per te"
disse una voce cupa alle sue spalle, Federico.
"Non avevi tempo da perdere?"
chiese con un sorriso sarcastico il maggiore girandosi verso il più piccolo
"In effetti si, ma è più interessante e bello vedere il tuo culo muoversi animatamente tra i tavoli"
disse schioccando la lingua al palato il biondo e avvicinandosi pericolosamente al moro
"Vestiti ti porto a mangiare"
disse sussurandogli all'orecchio per poi dirigersi fuori
Benjamin era rimasto lì in palato, forse per i brividi procurati dalla voce di Federico o forse per la sua vicinanza pericolosa.
Dopo 10 minuti circa Benjamin era come nuovo, ciuffo in ordine e il viso era più luminoso del solito.
"Eccomi dove andiamo?"
chiese il moro avvicinandosi alla macchina e entrando
"A mangiare"

I due si fermarono poco dopo davanti al McDonald e ritirarono i loro panini e bevande in due buste, Benjamin si limitò ad annuire era davvero stanco per intraprendere una conversazione.
"Andiamo a mangiare in un altro posto" esclamò il biondo uscendo dal parcheggio e accendendo la radio.
Tutto il tragitto fu piuttosto silenzioso tranne le rare volte in cui Federico aveva iniziato piccoli discorsi per spezzare la tensione ma Benjamin si era limitato ad annuire e a parlare a monosillabi.
"Siamo arrivati, sempre che tu voglia parlare con me"
disse infastidito il più piccolo parcheggiando in una distesa verde
"Scusa"
disse con tono sottomesso il più grande seguendo il più piccolo.
Federico aveva portato Benjamin su una grande distesa di erba verde dove si poteva vedere perfettamente tutta Modena, attorno era circondata solo da cespugli e alberi, nessun'altro se non loro due.
"Siediti non ti mangio moretto, ho altri gusti"
rise di grosso il biondo sdraiandosi sotto un albero
"Si arrivo" disse l'altro
"Non capisco perché tu non voglia parlare con me"
disse il biondo addentando il suo panino con le patatine, prima di ricevere risposta però perse una patatina e allora Benjamin gliela porse gentilmente
"tieni e comunque non è vero che non voglio parlare con te è solo che oggi sono stanco" rispose Benjamin continuando a mangiare le patatine e osservando il cielo che pian piano stava diventando rosa
Una volta finiti i loro panini i due ragazzi si sdraiarono completamente sull'erba, avevano entrambi voglia di respirare aria fresca e riposarsi.
"Mi racconti qualcosa di te Ben?"
"Cosa vuoi sapere?" chiese il moro girandosi verso Federico
"Qualcosa di te, sono curioso delle cose che mi interessano"
Benjamin lasciò perdere l'ultima affermazione e decise di dirgli qualcosa
"Allora che mi chiamo Benjamin già lo sai, sono nato e cresciuto a Modena ma mi sono trasferito qualche anno fa a Milano perché volevo essere intraprendente e secondo me ricominciare da Milano sarebbe stata una cosa giusta ma è stata più complicata del previsto.
Mi piace suonare la chitarra e"
Fu interrotto dal più piccolo che esclamò gioioso
"Mi suonerai qualcosa?"
Il più grande annuì e disse
"ora tocca te"
"Mi chiamo Federico ho 23 anni e anche io sono nato e cresciuto qua, a volte vorrei allontanarmi da qui e conoscere altri posti ma non ci riesco mai del tutto, qui è come se ci fosse ancora mio papà.
Poi vabe il resto devo essere scoperto man mano, perché penso che non puoi raccontarti a qualcuno se prima non prova a leggerti per bene"
Nel frattempo mentre i due ragazzi chiacchieravano nel cielo si era fatto spazio un tramonto colorato di un mix di vari colori come il rosa il viola e il giallo, un atmosfera che rendeva tutto un pò più speciale.
Di punto in bianco Federico chiese una cosa a Benjamin
"Sei felice?"
"Felice è una grande parola sono appagato questo si ma non del tutto felice, forse non so ancora cosa significhi davvero felicità, tu lo sei?"
"Si credo proprio di esserlo soprattutto ora"
disse abbassa voce il più piccolo mentre le loro mani si sfioravano delicatamente.
Dopo poco fu Benjamin a fare una domanda, una domanda che gli avrebbe sicuramente fatto male.
"Ti sei mai innamorato Federico?"


Scusate l'assenza mi farò perdonare!♥️

love is love, fenji Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora