CAPITOLO 16 - AMNESIA

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"Oggi è il grande giorno allora?" dissi a Luke appena aprì gli occhi. "Si... speriamo vada tutto bene. L'inizio non è stato dei più promettenti" rispose lui strofinandosi gli occhi e dandomi un bacio a stampo. Ecco. Non facevo in tempo a stare bene per un attimo ed ecco che con un bacio rovinava tutto, facendomi sentire sempre più una deficiente. Riuscii solo a sussurrargli: "Andrà tutto alla grande. Vi ho sentiti ieri e spaccate. Adoro Amnesia" "La canterò per te" rispose lui baciandomi sul collo.

I ragazzi partirono presto per l'arena dove avrebbero tenuto il concerto. Mi misi d'accordo con Angie, Andrew e Bryana per raggiungerli poco prima dell'apertura dei cancelli. Ci avevano riservato i posti in prima fila, con anche il pass per i VIP. 

Ero nel backstage con i ragazzi, quando vidi arrivare mia madre. Un brivido. Mi avvicinai a lei furtivamente. "Che diavolo ci fai qui?" domandai a bassa voce. "Il concerto Megan, credevo te ne fossi dimenticata, invece eccoti qui! Perché sei qui se non ti ho dato il biglietto?" esclamò lei in tutta tranquillità. Iniziai ad agitarmi. Il biglietto me lo aveva dato Luke cazzo. Sudavo freddo. "Allora perché tu sei qui, chi ti ha dato il pass vip?" chiesi per sviare il discorso. "Gliel'ho dato io." disse una voce rauca maschile. Mi voltai e vidi un uomo alto e robusto, dai capelli biondi e gli occhi azzurri. I miei occhi azzurri. Accompagnato da una donna molto simile a Luke, troppo simile a Luke. "Hey papà" esclamò Luke avvicinandosi a lui abbracciandolo, per poi fare lo stesso con la donna, ovvero sua madre. Sentivo che potevo svenire da un momento all'altro. "Tu devi essere Luke" disse mia madre. "Oh si signora." ripose cordialmente il biondo. "Megan da quanto tempo!" disse mio padre, cercando di abbracciarmi, ma io rimasi di sasso. Stavo per sentirmi male. "In che senso da quanto tempo?" chiese con voce piatta Luke. "E' lei la ragazza Luke-" rispose il padre. "-è lei tua sorella."

Merda. 

Panico. Il panico più totale. Incrociai lo sguardo di Luke. Le gambe mi tremavano. "Avete già fatto conoscenza allora Megan" disse mia madre. Deglutii, sentendomi un nodo in gola. "Luke io ecco" tentai di dire. "Tu... tu lo sapevi?" mi chiese lui, con gli occhi lucidi. "Io, ecco... a-all'inizio no, è solo che-" balbettai. Neanche il tempo di mettere insieme una frase di senso compiuto, che lui corse via, mollando a terra la chitarra. Lo rincorsi subito, con lo sguardo scioccato di tutti alle mie spalle. "Megan dove vai? Luke!!" urlò una voce indefinita.

Lo vidi uscire dalla porta sul retro. Feci un respiro profondo, sistemandomi i capelli e la faccia, grondante di lacrime che rovinavano il trucco. 

"Luke-" cercai di dire. "Stai zitta..." esclamò lui, con voce soffocata, con il viso coperto dalle sue mani. "Luke io-" "Solo una cosa: ti rendi conto di che razza di persona sei?" mi bloccò lui. "Io ti ho amata, ho fatto di tutto per te, e tu cosa fai? Mi tieni nascosto il fatto che tu sei la mia cazzo di sorellastra!" i suoi singhiozzi erano udibili a chiunque passasse di lì. Lacrime calde sul mio viso. "Tu lo sapevi. TU LO SAPEVI PORCA PUTTANA!" urlò. "No, che non lo sapevo!" urlai a mia volta. Si voltò di scatto. "All'inizio" proseguii. "Ho incontrato mia madre, qualche tempo fa." "Questo non cambia il fatto che tu sia una persona di merda." disse freddo, alzandosi da terra e rientrando nel backstage. Mi lasciò lì, in lacrime. E il concerto doveva iniziare. Passarono alcuni minuti, passati a piangere, quando sentii i primi accordi della canzone. La canzone. Amnesia. 

[Amnesia - 5 Seconds of Summer]

 <<I drove by all the places we used to hang out getting wasted.>>  Aprii la porta del backstage.

Correvo e piangevo... correvo e piangevo. Senza sosta. 

  <<If what we had was real, how could you be fine?>> Arrivai  alla staccionata.  

<<Cause I'm not fine at all>>  Superai il bodyguard. 

E poi, cominciò Luke. Come se non ci fossero momento migliore e parole migliori per la nostra situazione. 

<< I remember the day you told me you were leaving / I remember the make-up running down your face>>  

Continuai a piangere. Mi sentivo dentro ad un vortice. 

<<If today I woke up with you right beside me / Like all of this was just some twisted dream / I'd hold you closer than I ever did before/ And you'd never slip away / And you'd never hear me say >>

Non ce la feci più. Svenni. 




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