CAPITOLO 15 - AGONIA

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"Signorina Foster, devo chiederle di versare la cifra per il soggiorno, sono £550" mi fermò la tipa della reception, poco prima che potessi uscire dall'Acacia per fare la mia solita colazione inglese a South Kensigton. "Si, certo. Ecco a lei. Tenga il resto" risposi tranquillamente sull'uscio. I ragazzi dormivano ancora. 

Con Luke la situazione era diventata critica. In tutti quei giorni non ero riuscita a dirgli niente di niente, neanche uno straccio di verità. Vedevo la sua perplessità e anche un po' di delusione nei miei confronti. Mi chiedeva se ci fosse qualcosa che non andava ed io ero letteralmente paralizzata. Come cazzo avrei fatto a dirglielo? Volevo morire. E i giorni passavano così, con il nostro rapporto che si riduceva a qualche fugace bacio. Ogni volta piangevo di nascosto. Stavo facendo solo danni, per giunta a più persone... a Calum perché ignoravo palesemente il suo unico consiglio per me, a Luke perché più tempo passava e più rovinavo tutto e per giunta a me stessa.   

"Ragazzi andiamo a pranzo in qualche posto figo? Ho sentito Angie e mi ha detto che oggi nel primo pomeriggio arriva suo cugino dalla Scozia. Vado con lei e la sua famiglia all'aeroporto" annunciò Michael il giovedì della settimana del concerto. Adoravo il suo modo di annullare l'imbarazzo generale e di considerarci come un'unica famiglia. Fu così che andammo a magiare in un ristorante italiano molto snob... volle pagare tutto Michael. Verso le 14 Michael prese il taxi e disse che sarebbe stato di ritorno dopo due ore. 

Michael's POV  

Arrivai all'aeroporto di Gatwick, con una mezz'ora di anticipo, così scrissi un messaggio ad Angie dicendole che io ero già lì. I suoi genitori non sapevano che io e lei stavamo assieme, quindi in quella situazione ero solo un suo amico, conosciuto per caso qualche giorno prima.  

Scorsi Angie da lontano, seguita da quelli che dovevano essere i suoi genitori con quelli di Andrew, e una ragazza. La salutai normalmente e lei ricambiò. "Mamma, lui è Michael. Un amico che ho conosciuto al bar qualche giorno fa, adesso usciamo nella stessa compagnia." disse alla madre tranquillamente. "Ehm... piacere signora" dissi timidamente tendendole la mano. "Piacere mio, sono Danny, lui è Paul. Loro sono i genitori di Andrew, Cindy e Max. Dovrebbe arrivare tra pochi minuti." Annuì , dopo di che i genitori di Angie e di Andrew iniziarono a parlare. Non capì chi fosse quella ragazza, non sembrava essere una loro parente, in quanto era abbastanza diversa fisicamente. Una bella ragazza, alta, bionda e con gli occhi color nocciola. Forse la sua ragazza? 

Sentii l'altoparlante annunciare l'atterraggio dell'aereo da Edimburgo, e pochi minuti dopo vidi Andrew: un ragazzo poco più piccolo di me, sulla ventina,con occhiali tondi, i capelli scuri e gli occhi marroni, che mi ricordavano incredibilmente quelli di Calum. Salutò i suoi genitori e poi quelli di Angie, abbracciando anche lei. Lasciò la ragazza bionda per ultima, fiondandosi verso di lei in un tenero abbraccio che durò diversi secondi, per poi baciarla appassionatamente. Sicuramente non si vedevano da parecchio tempo. Dopo un po' si voltò verso di me. "Oh, io sono Michael, un amico di Angie" dissi. "Piacere Andrew" disse, stringendomi la mano. Era incredibile quanto quel ragazzo potesse ricordarmi Calum in qualche modo.  "Lei è Bryana, la mia fidanzata." disse lui. La ragazza bionda sorrise, stringendo Andrew più forte a sé. "Piacere, Michael" dissi, lanciando uno sguardo complice ad Angie, mordendomi il labbro involontariamente. Lei ricambiò. Quella ragazza mi faceva impazzire. 

Megan's POV 

Eravamo in un pub di Piccadilly Circus quella sera ed ebbi modo di conoscere il Andrew, il cugino di Angie, un ragazzo con cui mi trovai subito in sintonia e la sua ragazza Bryana, davvero molto carina e simpatica. Eravamo davvero una bella compagnia di amici e per quella sera sembrava tutto così bello, così innocente, senza pensieri. Notando lo sguardo perplesso di Andrew al bacio di Michael con Angie, la ragazza castana disse ridacchiando: "Giusto, ho dimenticato di informarti che io e Michael ecco... non siamo semplici amici. Ovviamente questa è la versione da dire ai miei" "HAHAHAH tranquilla, avevo intuito in aeroporto" rispose Andrew, sorridendo e baciando a sua volta Bryana. A quel punto guardai Luke. Non potei fare a meno di avvicinarmi a quella perfezione di ragazzo e baciarlo appassionatamente, dimenticandomi del mondo circostante. "Minchia Calum, manchiamo solo noi eh? Limoniamo?" disse Ash ridendo a squarciagola. Calum sforzò un sorriso e tornò a guardarmi serio. Appena me ne accorsi beh... inutile descrivere l'imbarazzo.

"Noi andiamo a casa, ho la macchina qui vicino. E' stato davvero un piacere passare la serata con voi! Comunque casa nostra è sempre aperta, magari dopo il concerto organizziamo qualcosa, ci sta, vero Cal? " esclamò Andrew, verso l'una, uscendo dal pub a mano a mano con Bryana e dando il cinque a Calum. "Cazzo se ci sta! Comincia a fare rifornimento di birra" rispose lui "Anch'io... vado con loro. Ciao a tutti! Eh... ciao Mikey" squittì Angie dandogli un tenero bacio a stampo. Luke mi prese per mano e camminammo fino all'Acacia. Ogni attimo passato con lui diventava un'agonia. Ma da quell'agonia non avrei mai voluto liberarmi. 

    





Io, Loro e L' Acacia. | | 5sos | |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora