CAPITOLO 17

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POV'S NARRATORE

Per 10 minuti le sculacciate rieccheggiano nella stanza.

Harry ha un'espressione di dolore stampata in faccia, ma non sta fiatando.

Liam ha trascinato fuori dalla stanza suo fratello minore, per lasciare Louis ed Harry da soli.

Louis: "Alzati e vai a prendere il cucchiaio, ORA" dice il maggiore marcando l'ultima parola.

Harry: "Louis, ti prego, non c'è la faccio" dice tremando il più piccolo.

Louis: "Ah si? Nessun problema" dice alzando le mani "lo prendo da solo il cucchiaio dato che te non riesci" continua prendendosi gioco di Harry.

Harry: "Perfavore, perdonami, sono stato uno stupido. Non odiarmi ancora, io ti voglio bene" dice Harry facendosi piccolo piccolo e scoppiando a piangere.

POV'S LOUIS

Odiarlo?

Non volevo arrivare a questo punto.

Come posso odiare quel ricciolino?

Si, ha fatto una cazzata, ma non l'ho mai odiato.

Io: "Mhm?" Storgo la testa incuriosito.

Harry abbassa la testa e non risponde, continua solo a piangere.

Anche questa volta ho esagerato.

Ogni volta sbaglio, non riesco mai a fermarmi prima di ferirlo.

Riesco sempre a fargli del male, sia fisico che morale. Ovviamente tento sempre di rimediare, ma secondo me non ci riesco del tutto.

Io: "Basta piangere dai. Non ti sculaccio più" dico sedendomi e iniziando a battere le mani sopra le mie coscie "Vieni qui dai"

POV'S NARRATORE

Harry, titubante, si avvicina e si siede sulle ginocchia di suo fratello.

Il piccolo ha ancora tutte le guancie bagnate dalle lacrime e ancora singhiozza.

Gli occhi di Louis si inteneriscono a quella vista poichè anche questa volta è riuscito a far star male il riccio.

Prende Harry per i fianchi e lo sistema meglio sulle sue ginocchia.

Il maggiore posiziona una mano sui capelli del suo fratellino e l'altra sul sedere ancora caldo dalle sculacciate ricevute.

Harry: "Non h-ho tirato nessuno schiaffo. Ho c-chiesto a J-justin di aiu-aiutarmi per a-attirare la tua att-attenzione" dice triste Harry.

Louis fa un piccolo sorrisino e sussura uno "shhh", iniziando ad accarezzare suo fratello.

Allora il piccolo si appoggia sulla spalla destra del maggiore, il quale smette di accarezzarlo e lo stringe forte a se.

Harry con un filo di voce aggiunge un "ti voglio bene".

A quelle parole una piccola lacrima solca il viso di Louis.

Poche volte aveva pianto, ma quella volta era riuscito a ferire di più se stesso che suo fratello minore.

Anche se può non sembrare vero, Louis in quella settimana non sapeva se aveva fatto la scelta giusta o meno, e finalmente aveva capito di aver fatto una cagata.

Finalmente, dopo una settimana, la pace torna a regnare tra Louis ed Harry.

Manca solo Zayn, il quale è ancora allo scuro di tutto poichè era fuori con la sua fidanzata.

Dopo un po' di coccole Louis prende Harry per mano e lo porta in camera sua, porge al suo fratellino una sua maglia, si mette in pigiama e si sdraia con lui sul letto sotto al piumone.

In men che non si dica tutte e due si addormentarono, uno abbracciato all'altro.

(23.45)

La porta di casa viene aperta.

Zayn entra, come al suo solito, silenziosamente per paura di svegliare qualcuno.

Si dirige verso la camera di Louis per vedere se è ancora sveglio e, la prima cosa che gli salta all'occhio è che Louis non è solo nel letto.

Incuriosito si avvicina, sposta un po' il piumino che copre suo fratello maggiore e uno dei fratelli più piccoli, e si accorge che, accanto a Louis c'è un riccio addormentato e appollaiato sul suo petto.

Zayn sorride e, silenzioso come era entrato in quella stanza, esce per andare nella sua camera a dormire.

Finalmente, quella settimana di tensione tra Harry e Louis finì e tutto tornò come prima.

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Ehiiii!

Lo so che è corto, ma ehi, cosa avrei mai potuto aggiungerci, mi piaceva un sacco così. Ahahah

Detto questo ci vediamo la prossima settimana con, finalmente, una nuova "storiella".

Vi dico già che sto scrivendo un'altro libro, il quale pubblicherò solo dopo averlo finito di scrivere!

Prima di lasciarvi vi voglio solo dire che è mezzanotte e 15 e io mi sto per mettere a studiare perchè non ho sonno... vi prego, aiutatemi voi a sopportare sto' anno scolastico, io non ne posso già più.

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