CAPITOLO 22

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POV'S HARRY

Sto tornando a casa da scuola, ho preso l'ennesimo 3 e ho paura di essere ancora punito.

Sono 3 giorni di fila che Louis mi punisce per colpa dei miei voti, e sinceramente, il mio sedere non c'è la fa più...

Oggi mi hanno consegnato il compito di fisica e toh, un bel 3.5 appena sfornato.

Mi faccio schifo: proprio ieri Louis mi aveva detto che se fossi riuscito a non prendere un'altra insufficienza, mi avrebbe portato a fare una nottata in hotel, solo io e lui.

È una cosa che fa sempre: ogni mese porta uno di noi fuori così da passare del tempo singolarmente... e questo mese toccava a me.

Sto per aprire la porta e inaugurare il mio quarto giorno consecutivo di sculacciate.

Io: "Sono a casa" dico non appena metto il piede nell'abitazione.

Non sento nessuna risposta da parte di Louis. È Zayn che mi risponde.

Zayn: "Ehi moscerino, come va?" Mi domanda sorridendo.

Io: "Ehm, bene direi? Dov'è Louis?" Chiedo passando al dunque.

Zayn: "Deve ancora tornare, tutto ok?" Chiede capendo che qualcosa non va.

Io: "Ho preso un altro 3, non c'è la faccio più. Non voglio essere ancora sculacciato" Dico mogio.

Zayn: “In che materia?” Dice guardandomi quasi spazientito.

Io: “Fisica” Sussurro.

Zayn: “Ora la tua media è del?” Domanda apatico.

Io: “3.8” Mugolo prima di farmi venire le lacrime agli occhi pensando alle sculacciate che prenderò tra poco.

Zayn a questo punto inizia a far picchiettare sulle sue ginocchia una mano.

Io: “No Zayn, ti prego, lo farà sicuramente anche Louis” Esclamo molto intimorito.

Zayn: “Ti fidi del tuo fratellone o no?” Mi dice sorridendo e continuando a picchiettare le dita sulle ginocchia.

A quel punto mi avvicino titubante a lui, e, non appena Zayn riesce a prendermi, mi stringe in un forte abbraccio.

Zayn: “Piccolo, studia, non è piacevole ripetere un anno. Fidati” mi dice mentre accarezza con una mano il mio sedere “Lou tornerà tra poco, intanto rilassati e non pensare a dopo” mi dice sistemandomi meglio sulle sue ginocchia.

Facile per lui dato che non ha il culo dolorante.

(30 minuti dopo)

Io e Zayn rimaniamo fermi nella stessa posizione finché...

Louis: “SONO A CASA” urla dall’entrata Louis.

Ho iniziato a tremare, e probabilmente Zayn l'ha capito dato che tenta di tranquillizzarmi.

Zayn: “Non ti agitare così, respira profondamente” mi sussurra in un orecchio.

Nel mentre Louis entra in sala e, con sguardo deluso, rivolge la parola a Zayn.

Louis: “Hai già fatto?” Gli domanda.

Probabilmente ha già guardato sul registro elettronico.

Zayn nega scuotendo la testa.

Louis: “Facciamo in fretta dai, oggi non ne ho voglia” mi dice afferrandomi per un polso.

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