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Tanti auguri a voi,
Tanti auguri ad Irene, a Mariachiara e anche a Roberta che festeggia il compleanno con un giorno di distanza.
Che tutti i desideri che esprimete mentre soffiate le candeline possano avverarsi🎂🎉🎁.

Vi voglio bene.🎈🍻

MARIO.

Immobili.
Siamo da due minuti immobili uno di fronte all'altro.
Lui che mi guarda con aria indagatoria, con tristezza, con dispiaceri.
Ed io che lo guardo disgustato.
Troppo tardi, Claudio.
Troppo tardi per ricordarti che sei stato bene.
Troppo tardi per ricordarti che non possiamo essere amici.
Troppo tardi per ricordarti che mi hai fatto davvero male.
Troppo tardi per tutto.

-"Mario.."
Sussurra Claudio, con una mano sulla sua guancia che è stata toccata brutalmente dalla mia due minuti prima.

-"Non... ti... azzardare... a... dire... una... parola..."
Dico con voce tremante, indietreggiando di qualche passo mentre lui cerca di avvicinarsi.

-"Ma tu hai idea di quello che hai appena detto Claudio? Hai la minima idea?"
Dico alzando il tono di voce, quasi urlando.

-"Mi hai fatto male. Mi hai usato. Mi hai buttato. Mi hai scopato. Mi hai mandato via. Dici di voler mantenere un rapporto di amicizia e appena si presenta l'opportunità mi urli contro che sono egoista. Ma cosa pensi? Che io sia un giocattolo? Non hai idea di quante batoste abbia avuto nella mia vita. Non voglio essere più la puttana di tutti. È per colpa di gente come te se oggi ho un carattere di merda, come dici tu. È per colpa di gente come te se ho paura di sentire le farfalle allo stomaco, di amare e di pensare a qualcuno che potrebbe aggiustarmi. Ho passato dei mesi infernali anche a causa tua, perchè tu non hai mai pensato che potessi stare male. Ebbene si Claudio. A causa tua, sono stato da schifo. Non dormivo la notte, non lavoravo come si deve ed ho cominciato a fumare due pacchetti di sigarette al giorno, perchè non potevo avere te. Le tue labbra, il tuo corpo, i tuoi occhi che mi guardano come si guarda un cielo pieno di stelle, con la luna piena. Ti vedevo al locale con Francesco, vedevo che non eri mio, che non potevo averti, che non potevi appartenermi. Poi c'è stata quella maledetta scopata di merda, che mannaggia la puttana tornassi indietro non rifarei, a dirla tutta anche insignificante. E tu, ora vieni qui, a dirmi tutte queste belle parole, a fare il coglione di quindici anni dicendo che se non sto con te, non devo stare con nessuno e magari speri anche che io ti dica altrettante belle parole? Ma vaffanculo Claudio, basta. Io mi sono rotto i coglioni. Penso di meritarla anche io la felicità, per una volta nella mia vita. Ma non funziona così, non voglio stare ancora male. Io voglio un amore che mi faccia tremare le gambe, un amore che mi faccia incazzare perchè la mattina ti alzi e non rifai il letto, perchè quando vai al bagno non alzi la tavoletta del cesso, perchè dopo aver fatto la doccia lasci il bagno in disordine. Un amore che mi completi. Quell'amore che ti sussurra all'orecchio che andrà tutto bene anche se va tutto di merda e che ti tiene abbracciato stretto a sè, e ti culla con i baci sulla fronte. Un amore talmente grande da occupare il mondo intero, troppo grande solo per noi due e troppo piccolo per le altre persone che sono al di fuori. Io al mio fanco voglio un uomo. Un uomo pazzo, pazzo di me."
E piango, ancora una volta.
Distrutto, amareggiato, per aver fatto ancora più male a me stesso e anche lui.
E a lui non importa che sia stato ferito, piuttosto viene vicino e mi abbraccia, senza paura.
Affonda le sue braccia intorno al mio collo e mi stringe forte.
E sento qualcosa di umido sulle mie guance.
Il suo pianto.
Le sue lacrime.
Il suo dolore che si mischia col mio.

-"Mario, io...io voglio stare con te. Ti prego..."
Mi sussurra all'orecchio.
Ed io singhiozzo ancora di più.
Questa notte è magica.
In tutte le sue imperfezioni, nel buio, con la luna, tra le sue braccia.
Noi.
Siamo noi.
Noi siamo.

Salvami, ti salverò •Clario•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora