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Le sue labbra.
Sono ancora più belle di quanto pensassi.
Ancora più belle di quando le sognai.
Sono come aria, ossigeno, sono come ciliege pronte per essere gustate in tutto il loro estremo sapore.

Sono morbide, sono calde, sono piene.. Ed in questo momento, sono mie.
Potrei impazzire in questo momento.
Cosa mi sta succedendo?
In tutto questo silenzio riesco a sentire soltanto gli schiocchi dei nostri baci, le orecchie che pulsano e il cuore che batte all'impazzata.
Davvero ho detto questo?
Non era mai successo prima d'ora.
Prima di Claudio Sona.
Mai.

Claudio risponde ai miei baci con passione, desiderio e voglia di farmi suo.
Ed io glielo lascio fare, perché non desidero altro, perché non desideriamo altro.

Io ancora contro il muro in accappatoio con i capelli bagnati e qualche goccia che scorre sul mio viso fino a scendere sulle mie labbra.
E Claudio non ci pensa due volte prima di succhiarmele via.

Le mani di Claudio che scivolano perfettamente sui miei capelli bagnati, le mie che nel frattempo si sono staccate dal suo viso per finire nelle tasche retrostanti dei suoi jeans.

-"I capelli bagnati..Mario.."
Claudio stacca per un momento le sue labbra dalle mie, lasciando me in sospeso e lui col fiato corto.

-"E tu pensi che solo i capelli siano bagnati in questo momento?"
Gli sussurro io sulle labbra maliziosamente.

-"Cosa sto facendo?"
Dice Claudio, sembrando improvvisamente smarrito.

-"Cosa stiamo facendo?"
Ripeto io. Perché so che non dovremmo fare ciò che stiamo facendo.

-"Dobbiamo fermarci.."
Dice Claudio, baciandomi subito dopo.
Parole al vento.

-"Aspetta. Ancora.."
Rispondo io, insaziabile del sapore delle sue labbra.
Ne voglio ancora. E ancora. E ancora.

Le labbra di Claudio che dalla mia bocca passano al mio orecchio e al mio collo, baciandoli e mordicchiandoli alternativamente.
E lascio andare un gemito, mordendomi le labbra per cercare di non avere un orgasmo in questo momento.
Io intanto palpo i glutei di Claudio all'interno dei suoi pantaloni, ricavandone altrettanti gemiti di piacere.

-"Mario..."
Mi chiama Claudio, con la testa ancora nel mio collo.

-"Mhh.."
Non riesco a parlare, è tutto così surreale in questo momento.

-"Per te questo è soltanto un divertimento. È solo sesso. Vero?"
Mi domanda Claudio a voce bassa.

E cosa posso rispondere? Non posso dirgli che mi piace sul serio. Non posso dirgli che mi sto innamorando di lui.
Per cui gli do una risposta affermativa, sussurrando un "Sì" che in realtà avrei voluto fosse un "No Claudio, non è affatto un divertimento per me."

-"E allora perché ti batte forte il cuore?"
Domanda ancora Claudio.
Perché deve fare tutte queste domande proprio ora? Perché non sta zitto?

-"Scopami e poi ti spiego, Claudio."
E Claudio si stacca dal mio collo e mi guarda negli occhi.
Silenzio.
Ancora noi.
Ancora le sue mani nei miei capelli umidi e le mie nelle sue tasche.
Non c'è bisogno di parole, io semplicemente salto sopra di lui e attorciglio le mie gambe intorno ai suoi fianchi.
Sposto le mie mani dalle sue tasche per portarle sul suo collo e ricominciamo a baciarci mentre filiamo dritti nella mia camera da letto.

Una volta entrati, Claudio mi appoggia dolcemente sul letto e lui fa la stessa cosa distendendosi su di me.
Slaccia il mio accappatoio cosicché io ora sia completamente nudo.

Ed io, guardandolo negli occhi, gli sussurro la frase del mio sogno:
-"Senza fretta, ma senza tregua."

E Claudio comincia a baciare lentamente quei pochi addominali che mi ritrovo, i muscoli nascenti delle mie braccia.
Ed io gemo ancora, con la testa all'indietro, occhi chiusi e bocca aperta, tirandogli leggermente il ciuffo.

Salvami, ti salverò •Clario•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora