Cap. 18

130 15 10
                                    

Un brivido mi percorre la schiena, partendo dal collo.
Sta dicendo sul serio?
Farò veramente parte della spedizione?
Come gli è venuta in mente questa idea?
« Ma James, come puoi pensare una cosa simile? Non sono per nulla preparata. »
Non ho le tecniche necessarie per questo tipo di incarico, non posso accettare.
« Lo diventerai, con della pratica. »
Non so più cosa dire, è inaccettabile.
E perché me?
« James, ci sono tanti altri individui più addestrati di me, più sicuri e forti. Perché ti affidi completamente a me? Insomma, sono appena arrivata e... non sono niente in confronto a loro... »
A dire queste parole quasi mi scendono le lacrime dagli occhi. Non avrei mai pensato di sentirmi così tanto inferiore, alla base della piramide, con così tanto distacco da loro. Perché non ci riesco? Perché non riesco ad abbattere quelle barriere che mi separano dalla luce?
« È ciò che pensi tu, è solo frutto dei tuoi pensieri. »
James, con il palmo della mano, mi alza il viso e mi costringe e guardarlo negli occhi, nonostante l'oscurità.
« Sei speciale Allison, credimi. »
Improvvisamente le lacrime iniziano a scivolare sulle mie guance, incontrollate.

***

Stanotte non ho chiuso occhio, non riuscivo a farlo dopo aver ricevuto una notizia del genere. Ancora non capisco. Io? Nel corpo di spedizione? Perché me? Non mi ritrovo per niente in ciò che ha detto James, le sue parole non appartengono a me.
Ora non so che fare, se seguire il mio ruolo e dirigermi in scuderia o se stare qui, su due piedi, a sperare che il leader venga a dirmi qualcosa, come "Ho cambiato idea.", mi rassicurerebbe moltissimo.
Nel frattempo decido di raccontare tutto a Logan, forse potrà capirmi e aiutarmi a sopportare il peso. Ho bisogno di sentire la sua opinione.
Non appena pronunciata la fatidica frase, il ragazzo rimane senza fiato. Ci crede meno lui di me, probabilmente. Mai si sarebbe aspettato una decisione simile, come me d'altronde...
« Wow Allison! » È tutto ciò che riesce a dire.
Mentre io rimango sempre più sorpresa.
« È fantastico! »
« No Logan. Non lo è per niente, non per me. » Può andare qualcosa per il verso giusto una volta!? Percepisco la mia voce alzarsi, forse provocata dal nervoso che pervade la mia mente in questo momento.
« Non l'ho chiesto io! Non sono d'accordo. » Continuo svelta, cercando di mantenere sotto controllo il tono.
« Allison, è un ruolo molto importante. È un' occasione perfetta per entrare effettivamente a far parte del villaggio. Preferisci continuare a faticare inutilmente in scuderia? »
« Si, piuttosto di rischiare la vita con quelli. » Sbotto. La mia risposta appare più secca del previsto e ciò fa scattare Logan sulla difensiva. Non è una bella situazione...
« Pensi che ti stiano spingendo in trappola? Pensi sul serio che vogliano sbarazzarsi di te? » Il tono della sua voce muta radicalmente in pochi secondi. Le sue sopracciglia da morbide divengono aggrottate ed i suoi occhi mi squadrano diversamente dal solito.
« Ti rendi conto di ciò che stai dicendo? È totalmente insensato. » Prosegue poco dopo avermi fissata attentamente. « James e Martijn sono le persone più fidate che ci siano qui. Nonostante abbiano un carattere più forte del tuo, non significa che debbano essere pericolosi. Se ti fidi di me, perché non dovresti fidarti di loro? »
« Credi che stia dicendo questo? Sei convinto che io non abbia fiducia in James? Vuoi la verità? Ho paura. »
Urlo letteralmente le ultime due parole. Logan cambia per l'ennesima volta espressione, quasi in uno stato di comprensione.
« Anche io avevo paura del deserto la prima volta. »
I ricordi, il terrore, il dolore si fanno spazio in me, cancellando quasi del tutto i pensieri riguardanti la spedizione. Ero così indifesa, priva di forze, stanca, incosciente... eppure ce l'ho fatta. Da sola. Senza nessun tipo di aiuto. Forse è questo che sta cercando di farmi capire Logan.
Crede che possa affrontare tutto ciò? Crede che sia forte? Crede in me?
Forse è vero che non mi fido di nessuno... e lui lo sa, riesce a comprenderlo.
« Quello che devi fare è affidarti a noi, a James, ma soprattutto a te stessa. »
Nel frattempo siamo rimasti soli, appena fuori dalla capanna. Tutti gli altri hanno lasciato la struttura per dedicarsi ad altro.
I miei pensieri sono presenti ovunque mi volti. Mi sto immaginando con un' arma in mano, a cavallo, nel bel mezzo di quella foresta. Arriverà il momento in cui dovrò uccidere il mio primo animale per il bene del villaggio. Arriverà presto quel momento in cui verrò onorata da tutti. Verranno anche i momenti in cui fallirò mettendo a rischio la vita dei miei compagni. E saranno molti. È una grande responsabilità...
« Allison » Mi richiama all' attenzione Logan.
« Si? » Rispondo
« La paura è solo nella tua mente. Non esiste. »

***

Sono già passate delle ore, eppure mi sembra impossibile, come se il tempo di fosse fermato per me, per farmi del male. Ho parlato con Megan. La sua gamba è messa peggio di quanto immaginassi, ma lei è la stessa di tutti giorni, nonostante l'accaduto.
Inoltre, il leader mi ha chiamata, deve parlarmi. Non so cosa aspettarmi ormai... non mi sorprenderebbe più nulla.
Percorro il piccolo e stretto sentiero fino ai piedi di un grande albero, la meta stabilita da James per il nostro "incontro".
Non c'è ancora nessuno, solo io ed il silenzio, il mio compagno di avventure.
Decido di mettermi comoda, appoggio la schiena al tronco e con le braccia conserte, attendo l'arrivo di qualcuno.
Non sono agitata, neppure pensierosa. Per una volta non sono né agitata né pensierosa...
Pochi minuti dopo, appaiono davanti a me, James e quello strano ragazzo col cappuccio. Lo osservo attentamente mentre cammina con fare tranquillo verso di me. Ad ogni passo, appaiono più nitide le cicatrici sotto il suo occhio. Un' immagine che mi è rimasta impressa nella mente fin dal primo giorno che l'ho visto. Successivamente James mi incita ad ascoltarlo, posto a pochi passi da me.
« Il ruolo è gravoso, lo sai benissimo. È impensabile che affronti la foresta senza una preparazione. »
Vuole addestrarmi. Come mi aveva anticipato la notte scorsa. Ma come?
Continua a parlare, spiegando ogni minimo particolare che possa servirmi come idea per ciò al quale sto andando incontro. Stranamente non cita pericoli, danni o altro. Meglio così, decido di credere alle sue parole.
Il ragazzo affianco a lui non apre bocca per tutta la durata della conversazione. Come una pietra, rimane stabile e come il ghiaccio, freddo ed insensibile. A volte mi concentro più su di lui che su ciò che ha da dirmi James e questo mi turba, perché non sono io a volerlo. Non mi interessa per niente analizzare il comportamento di quello.
« Dovrai impegnarti Allison. » Conclude James con un piccolo sorriso in volto. Il suo sguardo divertito non mi piace. Sembra quasi che si stia prendendo gioco di me, del mio animo insicuro ed instabile. O forse sta solo tentando di migliorarlo, di abbatterlo...
Nel frattempo, il leader ordina qualcosa all' individuo alla sua destra.
Non riesco a capire, le sue frasi risultano spezzate. Riesco solo a vedere il ragazzo incamminarsi verso un luogo sconosciuto, lasciando me e James soli sotto quell' albero.
Lo scruto con sguardo interrogativo, incapace di capire.
« Affido a Martijn il compito di istruirti. »
Cosa? Sta scherzando vero?
Rimango sorpresa.
« Andrà bene, non preoccuparti. »
« Ma perché proprio lui? Io pensavo fossi tu stesso ad insegnarmi. »
Non segue risposta da parte sua. Solo quel dannato sorriso di ogni volta.
Mi sta nascondendo qualcosa, ne sono più che sicura. È tutto ciò che riesco ad elaborare mentre lo seguo silenziosa lungo il sentiero.
Poi mi interrompe. La sua voce bassa e leggermente spezzata arresta i miei pensieri.
« Ti ho vista. Mentre lo guardavi. »
Rimango sorpresa, nonostante non abbia fatto alcun nome. Ma ormai, il fulcro della conversazione e dei miei pensieri è mutato.
« Chi scusa? » Decido di fare finta di niente, tentando di fargli capire il suo sbaglio.
« Lui. Martijn. Ti ho vista, Allison. »
Mi sorprende come non gli sfugga niente. In questo preciso istante ripercorro tutto il tempo passato qua.
Eppure non mi sono accorta di niente. Mi ha spiata? Spero di no.
« Cosa significa? » Rispondo, cercando di mascherare ciò che si chiama "imbarazzo".
« Significa che è un ottimo motivo per conoscerlo. In fondo, è un tuo compagno di ruolo. »
« Ma, insomma... io non voglio... »
Il leader non mi permette nemmeno di proseguire e concludere la frase. Si volta e continuando a camminare, mi guarda negli occhi.
« Ne sei proprio sicura? »
Sussulto, colpita dalla sua sicurezza.
Infine abbasso la testa verso il terreno, incapace di controbattere.
Parlare con James è come intraprendere una discussione con Megan. Lo stesso carattere forte, dominante, sicuro. Esattamente il contrario del mio. Non avrò mai la meglio se andrò avanti così.
A questo punto comprendo appieno la realtà.
A quanto pare dovrò veramente lavorare quello. Martijn. Il ragazzo con le cicatrici.

|| SPAZIO AUTRICE ||

Ehii, scusate per l'attesa.
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia, c'è suspense... lo so, non odiatemi.
Aspettate il prossimo aggiornamento :)
Grazie tante per le visualizzazioni, stiamo arrivando ai 4k. Io veramente, vi amo.
~ Valeee

VirusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora