IV. Adèle

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Copertina n'4.

Quando finalmente i due uomini uscirono dalla loro stanza tenendosi per mano trovarono un'Adèle piuttosto seccata appoggiata allo stipite della porta del soggiorno.

-Alla buon'ora!- commentò facendo cenno di sedersi.

Quando poi le passarono davanti però non riuscì dal trattenersi e sussurrare: -Siete vomitevoli.

-Mmmm?

-Hai capito, Enjolras, non fare il finto tonto.

-Ma...

-Enj! Cerca di essere un padrone di casa minimamente ospitale- lo sgridò Grantaire.

Il Leader alzò gli occhi dal piatto e lo spostò sulla ragazzina, incrociando il suo sguardo. Ella trasalì: non solo aveva sempre avuto timore per le persone con le iridi chiare (le parevano inespressive), ma l'occhiata del biondo era fredda come il ghiaccio. Seriamente avrebbe potuto uccidere solo con gli occhi.

Si alzò immediatamente in piedi. -Non sei obbligato ad accettarmi in casa tua- biascicò, prima di richiedersi nella sua stanza.

***

I giorni successivi trascorsero più o meno tranquillamente. Adèle trascorreva la mattinata a scuola, e il pomeriggio chiusa in camera a studiare. Se ogni tanto le capitava di incrociare Grantaire si fermava per scambiare due chiacchiere, ma evitava meticolosamente di capitare nella stessa stanza di Enjolras.

All'inizio il cugino aveva provato a farla ragionare, ma quando era stato allontanato con un: -Se voi provate amore per quella cosa, non sono mica obbligata a provarne anche io!

Ma ovviamente non avrebbe potuto continuare così per sempre, anche perché mercoledì ricorreva l'incontro settimanale al Musain.

-Mon cousin- aveva sussurrato dolcemente l'artista bussando alla sua porta -oggi vieni con noi a conoscere gli Amis. Preparati, partiamo tra dieci minuti.

-Io non vengo- si era sentito rispondere.

-Allora sfondo la porta e ti porto là di peso. Hai solo queste due opzioni. Ti aspetto fra dieci minuti sul giroscale.

E inaspettatamente cinque minuti dopo la ragazzina attendeva appoggiata allo stipite (aveva certamente una passione).

-Così Enjolras lei è il Leader di questo... Ehm... Gruppetto?- chiese, giusto per non cadere in un silenzio imbarazzato.

-No, scusami, dai del voi a Grantaire e del lei a me? Guarda che puoi usare il tu, siamo in una Repubblica!

-Mon cher, scusa se mi intrometto. Ma la scelta del voi è stata approvata direttamente dal sottoscritto. Ha detto di amare i romanzi dell'Ottocento, e quella è la forma usata. Ma direi che adesso possiamo farla finita, che ne dici?

-Va bene- sorrise lei, prima di dare le spalle ad Enjolras e scendere le scale.

-Ma si può sapere cosa le ho fatto?- bofonchiò il biondo.

-Giuro che se continuate così vi metto a vivere in strada tutti e due...- ribatté il moro prima di rubargli un bacio.

-Mmmm...- ma sembrava più occupato a rispondere al tocco delle labbra dell'altro piuttosto che formulare un'accusa.

RIVOLUZIONARI IN MISSIONE BABYSITTER (In Revisione;))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora