IX. Cosette

59 5 13
                                    

Teoricamente Adèle, dato che non era ufficialmente iscritta al collegio, avrebbe dovuto uscire per la cena, ma Cosette e Marius avevano deciso di rimanere in camera con lei e preparare qualche verdura con la microscopica cucina di cui disponevano.

Così, mentre preparavano la tavola, ebbero anche modo di scambiarsi due parole.

-Allora, Adèle, come stanno andando i primi giorni di superiori?- le chiese allegro Marius.

-Dio sia lodato! Finalmente qualcuno che me lo chieda!

-Vuoi dire che né Enjolras né Grantaire ti hanno mai chiesto come tu abbia trascorso la giornata?

-No, mai.

-Appena Grantaire viene a riprenderti se ne sente quattro- ribatté Cosette in tono di sfida.

-Ehm... Stai calma, okay? Vedrai che sarà solo una questione di tempo. Ricordati che Enjolras tiene molto alla sua privacy e già dover ospitare qualcuno è di per sè molto stressante per lui, è normale che all'inizio non sia proprio attento verso l'altro- cercò di calmarla il ragazzo, ovviamente senza risultato.

-Non essere proprio attenti verso l'altro è una cosa, fregarsene totalmente di qualcuno che vive con te un'altra. Io la chiamo maleducazione!- sbottò la ragazza sbattendo la brocca che stava riempiendo sul tavolo.

-Non penso che rovesciando l'acqua tu risolva qualcosa, Cosette- intervenne Adèle -comunque è normale che facciano così. Non mi hanno mai voluto minimamente bene e mai me ne vorranno, ormai sono rassegnata. Forse litigare è stata la cosa migliore, così si renderanno definitivamente conto di stare meglio senza di me e mi affideranno al primo orfanotrofio sulla strada.

-Non dire così! Sono solo lenti ad affezionarsi... Ma quando lo fanno è impossibile schiodarli dal loro amore. E poi Enjolras ha sempre desiderato avere un bambin..

Cosette non riuscì a finire la frase, in quanto la sua ultima affermazione era stata come un attentatore suicida per Marius al quale era andato di traverso l'intero bicchiere d'acqua che stava bevendo e aveva iniziato a tossire come un malato di tubercolosi... Okay, non esageriamo.
Si avvicinò a lui e prese a colpirgli la schiena.

-Oddio! Ti prego dimmi che stai bene!!!

-Sì, Cosette, sì- rispose lui appena si fu ripreso, anche se era ancora molto pallido -sto bene, solo un secondo di stupore.

-Sei seria??? Enjolras che vuole essere padre?- riuscì finalmente ad esclamare scoppiando a ridere.

-Ti dico di sì.

-E tu come lo sai?- intervenne curiosa Adèle.

-Beh... Lunghe chiacchierate con Courfeyrac.

-Siete tanto amici?

-Bah... Tengo a lui quanto a tutti gli altri... Ovviamente a Marius di più- il ragazzo non riuscì a fare a meno di sorridere -ma quando ancora lui, Combeferre ed Enjolras frequentavano l'Università eravamo nella stessa barca. Insomma: i suoi due compagni di stanza studiavano ininterrottamente come se non ci fosse altro nel mondo e Marius non era da meno. Così le serate ogni tanto le passavamo insieme per farci compagnia.

-Quello che Cosette ha omesso- spiegò Marius -è che Courfeyrac aveva le serate libere perché non studiava, lei perché studiava con una velocità impressionante. Bastava che leggesse una volta una pagina per saperla a memoria.

-Ehi! Non esageriamo! Comunque è vero, ero abbastanza veloce.

-Beh, allora dimmi... Cosa hai saputo di interessante da Courfeyrac?- chiese la ragazzina.

RIVOLUZIONARI IN MISSIONE BABYSITTER (In Revisione;))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora