1

7.7K 276 18
                                    

Claudio

"Clà muoviti! È tardi!" Paolo bussa prepotentemente alla sua porta da dieci minuti e urla esasperato, mentre Luca ride di fronte alla scena che si ripete ormai ogni sera.
"Arrivo Pà!" Urla Claudio in risposta, sbuffando sonoramente e aprendo la porta con forza, non riflettendo però sul fatto che Paolo è proprio lì dietro e riceve una botta in faccia non indifferente.
"Ahi, cazzo!" Esclama Paolo, massaggiandosi il naso dolorante. Ora Luca ride ancora più forte. Claudio non può fare a meno di trattenere un sorriso soddisfatto.
"Così magari impari a non rompere il cazzo ogni sera Pini!" Sbotta contento, aggiustando per l'ennesima volta il ciuffo perfetto e spruzzandosi addosso quintali di profumo.
"Claudio ha ragione Pà! Lascialo in pace, lo sai che deve farsi bello per rimorchiare il migliore del locale anche questa sera." Dice Luca tra una risata e l'altra, guadagnandosi una pacca sulla spalla da Claudio e un'occhiataccia da Paolo.
Loro tre sono così, sono sempre stati così. Sono amici dalla prima elementare, da quando avevano praticamente sei anni. Hanno subito stretto quel legame fraterno e indissolubile, quello che chiunque gli invidia. Sono diventati fondamentali l'uno per l'altro. Paolo, il ragazzo pazzo e altruista, quello che sogna ad occhi aperti, che si innamora di un ragazzo diverso al mese, quello che ogni mese pensa di aver trovato l'amore della sua vita. Claudio e la sua forza, la sua vitalità, la sua voglia di vivere, di non impegnarsi in niente che non sia lo studio. Claudio e la sua bellezza, i suoi occhi verdi e limpidi che incantano chiunque li guardi. A Claudio non piace impegnarsi nelle relazioni, a lui piace cambiare. Andare in discoteca, scegliere il ragazzo più bello in circolazione, portarselo a casa o nel bagno del locale. Ha vent'anni, dopotutto. Per il resto c'è tempo. O almeno così crede. E Luca. Luca è l'unico etero del gruppo, è fidanzato da quando aveva quindici anni con Silvia. È quello tranquillo, quello che riesce sempre a mantenere la calma, che conosce sempre la cosa giusta da fare. Quello che dà consigli preziosi, quello che risolve tutto. Quello che fa in modo che i suoi due amici non litighino continuamente per l'ultimo pezzo di torta, per decidere chi deve fare la doccia prima, per un ragazzo. Perché Claudio e Paolo sono così. Si vogliono bene alla follia. Ma basta un niente per metterli l'uno contro l'altro. Luca è fondamentale, lo è sempre stato. È lui che li tiene uniti, è lui che equilibra tutto, che si occupa di loro. Quei tre hanno fatto sempre tutto insieme. La scuola, le prime sbornie, le prime esperienze, la prima sigaretta, il primo giro in macchina. Tutto. Dopo la scuola hanno lasciato Verona, la città in cui sono nati e cresciuti, per trasferirsi nella capitale e realizzare i propri sogni. Si sono iscritti all'università. E ovviamente hanno preso casa insieme. Uniti ancora come il primo giorno, dopo quattordici anni di amicizia. Claudio e Paolo, inutile dirlo, si sono subito abituati alla vita universitaria, alle feste, all'alcool, alle scopate di una sera. L'unico a soffrire la mancanza di casa è Luca. Silvia, la sua fidanzata, è rimasta a lavorare a Verona e lui soffre ogni giorno di più la lontananza. Però ha i suoi amici. Con loro si sente sempre un po' a casa.
"Se tocchi ancora quel ciuffo penso che potrebbe esploderti in testa Sona!" Esclama Paolo esasperato, spingendo l'amico verso la porta di casa e chiudendola a chiave, prima che Claudio cambi idea e decida di tornare dentro e spruzzarsi un altro po' di profumo. È quando stanno per salire in auto che qualcuno afferra con forza il polso di Paolo. Tutti si voltano sorpresi, per poi alzare gli occhi al cielo. Tutti tranne Paolo, che ovviamente osserva il ragazzo di fronte a lui con gli occhi che brillano. È Mattia, l'ennesimo grande amore di Paolo, che si fa rivedere dopo una brutta lite. Luca e Claudio sono abbastanza sorpresi, non pensavano si sarebbe fatto più vedere.
"Paolo, possiamo parlare?" Il ragazzo si apre ad un sorriso spontaneo, mentre liquida gli amici.
"Ragazzi, mi sa che per questa sera dovrete fare a meno di me." Afferma, scomparendo poco dopo mano nella mano con Mattia. I due non sono per niente sorpresi. Questa è una cosa che succede quasi ogni sera. Paolo che li abbandona per seguire i suoi grandi amori. Si limitano a scrollare le spalle, prima di salire in macchina. La loro serata li aspetta.
Soffia un vento forte quella sera, di quelli freddi, quelli che lasciano presagire un brutto temporale. Claudio si stringe nel giubbotto pesante, mentre si dirige all'interno del locale con Luca. Una brutta sensazione lo assale. Quella di quando da un momento all'altro potrebbe capitare qualcosa che cambierà per sempre la tua vita. Che la rovinerà. Cerca di scacciarla, sfoderando il suo miglior sorriso. Quello che utilizza per fare colpo. Quella è la serata di benvenuto alle matricole e di sicuro ci saranno un sacco di ragazzi nuovi pronti a divertirsi. Prende posto con l'amico al bancone, ordinando una birra.
"Allora Sona, hai già adocchiato la prossima preda?" Gli chiede curioso Luca, sorseggiando il suo cocktail. Claudio si guarda intorno. C'è davvero tanta gente. Ma nessuno lo colpisce veramente.
"Non ancora Lù." Alza le spalle, tornando alla sua birra.
"Mi dai una corona?" Una voce che proviene dalla sua destra. Bassa, profonda. A Claudio basta quella per capire che accanto a lui troverà il ragazzo che gli renderà la serata migliore. Si volta curioso. La prima cosa che nota sono due pozzi neri e profondi. Non ha mai visto degli occhi del genere in vita sua. Potrebbe affogarci dentro. È davvero uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto, se non il più bello. Con quella pelle scura e perfetta, la barba nera e folta, il profilo e le labbra che sembrano disegnate. Resta a fissarlo forse per troppo tempo, perché il ragazzo sembra perplesso.
"Che c'hai da guardare?" Gli chiede per nulla imbarazzato, con un forte accento romano.
"Te la posso offrire io la birra?" Risponde Claudio, consapevole di aver risposto a una domanda con un'altra domanda e sentendosi un perfetto idiota subito dopo.
"Mi vuoi offrire la birra perché vuoi conquistarmi per ottenere la scopata della serata?" Gli chiede serio l'altro. Claudio quasi si strozza, arrossendo vistosamente e cominciando a balbettare parole sconnesse e senza senso.
La risata di Luca interrompe quel momento anche troppo imbarazzante. Claudio non si è mai sentito tanto nudo e in difficoltà in vita sua.
"Mi sa che hai trovato pane per i tuoi denti, Sona!" Esclama l'amico, dandogli una pacca sulla spalla e alzandosi dallo sgabello su cui è seduto.
"Dove vai?" Gli sussurra Claudio, in difficoltà.
"Mi vado a fare un giro, tranquillo! Tanto vedo che tu hai trovato di meglio da fare!" Gli dice, strizzando l'occhio e allontanandosi compiaciuto. Claudio lo vede scomparire in mezzo alla folla. E di nuovo quella sensazione. Quel vuoto alla bocca dello stomaco, che scaccia immediatamente.
"Allora?" Il ragazzo accanto a lui interrompe i suoi pensieri, risvegliandolo all'improvviso.
"Che?" Chiede stupidamente Claudio, non capendo perché da quando ce l'ha di fronte sia un perfetto coglione che non riesce a dire una frase di senso compiuto.
"Me la offri questa birra o andiamo subito al sodo?" Gli chiede il ragazzo divertito, alzando gli occhi al cielo.
"Sì certo, cioè volevo dire... non al sodo però si certo, ti offro una birra." Ora il ragazzo scoppia a ridere, mostrando il sorriso più bello che Claudio abbia mai visto. Gli si formano delle fossette agli angoli della bocca e gli occhi gli diventano ancora più belli e luminosi. Quel ragazzo rende luminoso anche il nero. Claudio si ritrova senza fiato.
"Rilassati, stavo solo scherzando! Ti fai mettere in difficoltà molto facilmente tu eh? Comunque io sono Mario. Mario Serpa." Esclama l'altro, porgendogli la mano, che Claudio afferra prontamente, prima di dire la prima frase di senso compiuto della serata.
"Io sono Claudio Sona."
Soffia un vento freddo la sera in cui Claudio vede Mario per la prima volta. Eppure in quel momento l'unica cosa che sente è un tepore che parte dalle loro mani intrecciate e si diffonde in tutto il suo corpo. Ed è una delle sensazioni più belle e sconvolgenti che abbia mai provato in vita sua.

Sarò quel vento che ti porti dentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora