Capitolo 6 - Pools and sun lotions: they produce love and... other emotions.

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Capitolo 6 — Pools and sun lotions: they produce love and... other emotions.

Il cielo era limpido, celeste e privo di nuvole. Quelle poche che c’erano non accennavano a scurirsi e caricarsi di pioggia. Il tempo era decisamente perfetto. Faceva addirittura caldo, un caldo asfissiante e innaturale. Baekhyun pregò tutti gli dei che conosceva quella notte. Anche quelli che non conosceva in realtà: cercò sul web i culti pagani, satanici e chi più ne ha più ne metta. Qualunque cosa, avrebbe pregato qualunque cosa per far sì che piovesse l’indomani. E ovviamente nulla aveva funzionato, perché al suo risveglio trovò un sole che spaccava le pietre e una giornata serena. Avrebbe volentieri venduto il suo primogenito o la sua collezione di album delle Girls’ Generation (che valevano più del suo primogenito, sua modesta opinione) pur di avere un accenno di pioggia o un freddo tale da non poter andare in piscina con Park Chanyeol.
Ma a quanto pare qualcuno in alto lo odiava. Non era molto sicuro dell’esistenza di un’entità superiore, ma dopo quel giorno era certo di essere ateo. Ateo e molto ma molto sfortunato.

Si svegliò presto quella mattina: alle sei era già in piedi e non sapeva come occupare il suo tempo. Chanyeol lo sarebbe venuto a prendere verso le nove, perciò aveva tre ore di tempo per prepararsi.
Prepararsi mentalmente, più che altro.
Acchiappò il telefono, scocciato. Controllò i messaggi che si erano scambiati lui e quell’idiota la sera prima. Quante faccine usava? Perlomeno non scriveva come uno scemo, era già qualcosa…
Notò la sua immagine del profilo e l’aprì. Una foto di Chanyeol con una chitarra tra le braccia. Impallidì. Ricordò le parole di Luhan: Chanyeol faceva parte del club di musica. Avrebbe dovuto cantare davanti a Park Chanyeol.
La giornata era partita di male in peggio.

Dopo essersi disperato per un buon quarto d’ora, decise che era arrivato il momento cruciale della giornata: scegliere un costume che non lo facesse sembrare troppo attraente e sexy.
Ed era davvero un’ardua sfida.

Baekhyun aveva solo costumi strani. Strani forse non era la parola più adatta…
Alla fin fine erano dei normali pantaloncini, non andava di certo in giro mezzo nudo. Che gli fasciassero il di dietro magnificamente era tutta un’altra storia.
La stranezza era riferita ad altro…
“Luhan dice che sono di dubbio gusto, orridi e pacchiani. Ma cosa c’è di più bello di un costume rosa con le ciambelline americane sopra? Quel ragazzo non ha proprio gusto! Un giorno dovrò impartirgli qualche lezione di stile.”si disse tra sé e sé.

Tutto d’un tratto però capì le parole di Luhan. Non poteva presentarsi davanti a Park Chanyeol con un costume del genere. Si sarebbe reso ridicolo. Incredibilmente eccitante e sexy, ma ridicolo. Andò nel panico e iniziò a frugare nel suo armadio alla ricerca di qualcosa di poco appariscente. “Poco appariscente? Ho solo roba catarifrangente! Mannaggia a me e quando ho troppo stile.”

Dopo mezz’ora in cui smontò il suo intero armadio (e quello di suo fratello, svegliandolo e facendosi mandare a quel paese più e più volte) capì di essere fritto. 
Tornò in camera sua a testa bassa e si sedette sul letto.
Dopo aver guardato il vuoto per almeno un’altra mezz’oretta buona, scelse il costume meno peggio: celeste e con dei piccoli ananas stampati sopra.
“A volte il mio stile è proprio di intralcio”commentò nella sua mente.

Dopotutto non gli stava nemmeno tanto male. Anzi, forse gli stava così bene che avrebbe dovuto scegliere qualcos’altro, ma tra questo e quello giallo con le banane era sicuro della sua scelta.
Si preparò e guardò l’ora: era ancora molto presto, con tutto che aveva sprecato una miriade di tempo nella scelta del costume. Decise di scrivere a Luhan, anche se sicuramente non gli avrebbe risposto per via dell’ora.

three cheers for sweet revenge ; chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora