Capitolo 19 - All that's left for me is your deepscars and they'll neverfade.

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Capitolo 19All that’s left for me is your deepscars

and they’ll neverfade.

Il tavolo del soggiorno già pieno di bicchieri, alcuni vuoti, alcuni no. Le luci spente, sostituite da strane lampade dai colori dell’arcobaleno che emanavano luci da discoteca, psichedeliche. La musica altissima, battente, ritmica. Una folla di persone intente a ballare, parlare, bere e chissà cos’altro.
Non sapeva bene come ci fosse finito lì, essendo l’ultima persona in quella città (e probabilmente al mondo) che avesse il diritto di partecipare a quella festa. Ora, con la mente offuscata e tempestata di luci colorate, le orecchie ripiene di musica dance che non aveva mai sentito in vita sua, nel naso un misto di odore di alcool, patatine e Lay, si dirigeva verso il divano blu di casa Kim, completamente disarmato da ciò che stava accadendo.

Quando Baekhyun aveva insistito per “portarlo ad una festa” non pensava si sarebbe ritrovato alla festa di compleanno di Kim Jongin. Lo aveva preso in contropiede, dato che il suo compleanno era stato quel lunedì; perciò, chi mai organizzerebbe una festa di compleanno di venerdì?

“Chen.” fu la risposta logica alla domanda che si pose nella sua testa. Si guardò intorno ancora una volta, tenendosi vicino a Baekhyun. Come aveva potuto portarlo lì? Ma che razza di amico era diventato? Guardò il soggetto in questione: capelli rosa sistematiproprio come faceva spesso Park Chanyeol con i suoi, riga da una parte e via dalla fronte; camicia nera, proprio il taglio che piaceva tanto a Park Chanyeol; i jeans che gli aveva regalato Park Chanyeol; e le vans. Sì, insomma, quelle le avrebbe portate anche se Chanyeol le avesse odiate. “Perché non ammette che è fottutamente innamorato di lui e basta?” Perché è Byun Baekhyun di cui stiamo parlando. E Byun Baekhyun non ammette mai di aver fallito.
A parte la piccola digressione, il succo della questione era che Byun Baekhyun, il suo migliore amico, lo aveva trasportato alla festa di compleanno del ragazzo sapeva essere la sua rovina da qualche anno a quella parte. E nel farlo, lo aveva ingannato.

“Perché non mi hai detto che sarebbe stata la festa di compleanno di Jongin, Baekhyun? Sei impazzito? Vuoi che ti uccida prima dei tuoi diciotto anni?” lo confrontò Kyungsoo, la voce piena di rabbia e una punta di paura.

Baekhyun si girò, sorridendo. “Ho soloomesso la parte del compleanno di Kim Jongin. E in ogni caso sono sicuro che ti divertirai. Starai con me e Chanyeol!”

“Ah, certo, sai che divertimento vedervi pomiciare.”

Il rosa arrossì e si voltò, in cerca del suo gigante. Kyungsoo non aveva tutti i torti: da quella sera, dal compleanno di Chanyeol, molte cose erano cambiate, evolute… maturate sarebbe la parola esatta.
Lui e Chanyeol alle solite sessioni diBaekhyun è freddo e Chanyeol è abbastanza caldo ora facevano anche altro. Tipo spogliarsi. Toccarsi. Mordersi.
Le dinamiche di questo cambiamento non erano chiare nemmeno a lui; non ricordava quando fare una sega a Chanyeol o ricevere un pompino dal moro erano diventate attività normali e accettabili per Baekhyun. E nemmeno quando chiamare queste cose con il proprio nome non lo faceva più arrossire. Beh, perlomeno non quanto prima.
Fatto sta che la prospettiva di un’intimità assieme a Chanyeol non era poi così terrificante o orrida come aveva sempre pensato; avendo anche capito di più sui suoi gusti sessuali, la sua vita sentimentale con Chanyeol andava benone su quel frangente. Già, perché Baekhyun non era sicuro di quale ruolo avere tra le lenzuola fino a due mesi prima e la cosa lo rendeva nervoso. Ora ne era abbastanza sicuro. Non ci si vedeva proprio ad arrampicarsi sopra a quel metro e ottantacinque di ragazzo… Nah, Baekhyun era passivo, anche se era stato l’ultimo a capirlo.

three cheers for sweet revenge ; chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora