Capitolo 15 — Love songs are extremely underrated, right?
Kim Jongin non poteva di certo essere annoverato tra le persone più intelligenti e razionali del mondo, su questo vi si poteva mettere una pietra sopra. Non era il primo della classe in nessuna delle materie; non aveva mai preso voti più alti della sufficienza; nei lavori di gruppo non era di grande aiuto se non per produrre plastici. Insomma, era uno studente che rasentava il mediocre, forse anche un po’ di meno. Questo lo aveva sempre fatto arrabbiare, addirittura vergognare. Non si sentiva adatto a nessun tipo di attività scolastica.
Tutto questo fu finché non conobbe l’arte. Non aveva mai studiato pittori, scultori e architetti e quando gli capitò di leggere qualcosa al riguardo rimase strabiliato. Era un mondo inesplorato, un mondo che sembrava addirittura capirlo. Riusciva a sentirsi in quel modo solo quando ballava. Si iscrisse ad un corso pomeridiano di pittura e disegno all’età di undici anni. Fu ciò che lo spinse a continuare ad andare a scuola: i suoi voti non migliorarono affatto (anzi, in matematica peggiorarono), ma non si sentiva più inadatto. Ora aveva uno scopo, un sogno.
Come una volta la sua insegnante di arte gli aveva confessato, la genialità e l’intelligenza di una persona non potevano essere misurate tramite dei test di pura logica o attraverso i voti che gli venivano assegnati; non potevano essere valutate con delle domande di storia o geografia. Quindi sì, poteva non andare bene in matematica e non capire un accidente della fisica; ma con un pennello in mano e una tela davanti, Kim Jongin riusciva a dare il meglio di sé. Per non parlare della danza: sembrava volare invece che ballare. Aveva semplicemente un’intelligenza dall’estro artistico.Kim Jongin era anche una personaestremamente ingenua. Si fidava ciecamente di quelli che, a suo dire, erano i suoi amici. Credeva nei valori dell’amicizia e avrebbe fatto di tutto per aiutare un suo amico in difficoltà. Non avrebbe mai pensato che uno di loro potesse mentirgli, se non per una buona causa; non gli passava minimamente per la testa che Taemin, il suo migliore amico dai tempi delle elementari, potesse dargli informazioni sbagliate di proposito. Era fantascienza per lui. E non gli era mia piaciuta la fantascienza.
Quindi Kim Jongin non si era nemmeno preso la briga di sentire la versione di Kyungsoo; non perché non la reputasse valida, ma perché Taemin era il suo migliore amico e non gli avrebbe mai fatto del male. Sapeva perfettamente quanto egli amasse Kyungsoo, quanto ne fosse profondamente innamorato.
Quando quella mattina, il giorno dopo la festa di settembre, si risvegliò da solo nel letto dove lui e Kyungsoo avevano consumato la loro prima volta, non si era fatto prendere dal panico. Sapeva perfettamente che Kyungsoo non poteva essere andato così lontano e soprattutto, non lo avrebbe mai fatto. Eranodecisamente, follemente, stupidamenteinnamorati l’uno dell’altro, quindi non c’era da preoccuparsi. Probabilmente era andato a prendere qualcosa da bere o da mangiare, o più semplicemente al bagno.
Cercò il suo cellulare ma non lo trovò da nessuna parte. Fece vagare lo sguardo per la stanza e vide i suoi jeans abbandonati in un angolo lontano della camera. No, non si sarebbe decisamente alzato solo per sapere che ora fosse. Vide il cellulare di Kyungsoo sul comodino di fianco al letto e gioì. Perlomeno avrebbe l’ora.
Prese il telefono del moro e accese lo schermo.
Ora, Jongin non era affatto un tipo curioso o impiccione.
Ma lo sguardo gli cadde in automatico sull’anteprima di un messaggio non letto.E il suo cuore si spezzò. Sbloccò il telefono e cliccò sul messaggio, leggendolo. Ogni parola era una coltellata inflitta nello stomaco. Fino all’ultimo punto, che lo trafisse dritto nel cuore.
“Allora Kyungie, te lo sei fatto o no? Non posso credere
che quel coglione ci sia cascato! Se è così, considera
vinta la nostra scommessa. Idiota di un Jongin ahahah!
Passa a casa mia appena puoi, abbiamo molto da fare ;)”
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three cheers for sweet revenge ; chanbaek
FanficByun Baekhyun, capelli rosa, voce angelica e personalità tagliente, vuole vendetta nei confronti di Park Chanyeol per diversi e più o meno validi motivi. Park Chanyeol, capitano della squadra di basket, primo della classe in matematica e un metro e...