three cheers for sweet revenge ; chanbaek

Capitolo 10 - First kisses, beer-pong and parties

Capitolo 10 — First kisses, beer-pong and parties

Per i giorni seguenti Baekhyun evitò accuratamente Chanyeol.
Lo evitò per vari motivi. Il loro ultimo incontro lo aveva lasciato abbastanza turbato. Doveva fare chiarezza nella sua testa e un altro confronto con Chanyeol non avrebbe di certo giovato; semmai avrebbe aumentato la confusione e il groviglio di cose che animavano quella massa informe di pensieri che era nella testa di Baekhyun.
La consapevolezza che, prima o poi, avrebbero dovuto andare in giro mano per mano e perciò far sapere al mondo intero (concetto abbastanza astratto per Baekhyun dove mondo intero stava per scuola e famiglia) della loro relazione, lo aveva colpito in pieno nel bel mezzo del loro ultimo incontro. Non sapeva ancora bene come fare e cosa stesse facendo, ma sapeva che aveva iniziato il tutto per uno scopo ben preciso e quel pensiero lo aiutò a perpetuare il suo piano.
Piano che aveva già appurato avere più buchi della trama di Harry Potter, ma su questo poteva passarci sopra (come era passato sopra a quelli di Harry Potter, dopotutto).

Quel lunedì, pur di non incontrarlo in sala mensa, pranzò solitario sulle scale che portavano al tetto. Vedere quella porta di ferro gli riportò alla mente brutti ricordi, oltretutto legati al gigante. Un moto di rabbia gli riempiva l’anima quando ripensava al ballo del terzo anno. Ma il pensiero che, prima o poi, avrebbe avuto la sua vendetta riuscì a calmarlo almeno un po’.

Se evitarlo di lunedì fu abbastanza facile, Baekhyun non seppe mai come riuscì a scampargli i giorni successivi.

Il martedì andò liscio come l’olio, in realtà.
Avendo due compiti in classe, fece sapere alsuo amato gigante che non avrebbero potuto vedersi causa ripasso in vista delle verifiche e che quindi avrebbe gradito rimanere da solo per prepararsi al meglio e non avere distrazioni.
Chanyeol non obiettò, conscio che per uno come Baekhyun la scuola e lo studio in generale dovevano essere davvero una cosa importante.

Il mercoledì fu già un po’ più difficile.
Baekhyun sgattaiolò e corse innumerevoli volte, spaventato di potersi ritrovare Chanyeol davanti. Prese l’autobus mezz’ora prima per potersi nascondere dentro l’istituto scolastico (essere il presidente del consiglio scolastico aveva alcuni vantaggi) e quindi evitare accuratamente l’incontro con l’altro.
A pranzo disse a Luhan di avere una riunione ufficiosa con alcuni membri del consiglio e che quindi, per quel giorno, non sarebbe venuto in mensa.
La notizia che Chanyeol sarebbe rimasto a scuola per gli allenamenti della squadra di basket gli facilitarono l’uscita dalla scuola.

Il giovedì, invece, fu il giorno più arduo poiché i due avevano lezione insieme.
Prese il bus prima, si nascose in un’aula, ma ciò non bastò ovviamente.
Anche con le dovute precauzioni, Baekhyun si imbatté in quello che, alla fine dei conti, era il ragazzo che stava attualmente frequentando.
Lo evitò accuratamente per tutta l’ora di inglese e, quando si alzarono per cambiare aula, andò dritto a sbattere contro di lui.
“Il karma è proprio una troia” pensò molto finemente Baekhyun in quel momento.
Chanyeol, sorpreso e sinceramente felice di vederlo e di potergli finalmente parlare (visto che l’altro non accennava a guardarlo o a rispondere ai suoi lanci di palline di carta), non fece in tempo ad aprire la bocca che Baekhyun scappò via, gridando di avere troppe cose da fare e poco tempo per farle e che non c’era tempo da perdere. Un comportamento che si addiceva più al Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie che a Byun Baekhyun. Chanyeol se lo immaginò con due orecchie lunghe e bianche che spuntavano dalla testa rosa, un orologio da taschino e un portamento saltellante e per un millesimo di secondo lo trovò quasi carino.
E per un altro millesimo di secondo, a causa dell’associazione di pensieri Baekhyun econiglietto, fece un pensiero poco casto in relazione a Baekhyun e a quelle dannate orecchie da coniglio, ma questo è un dettaglio minore.
Poi ricordò che quel coniglietto sfuggente lo stava facendo dannare, che quella testa rosa sembrava quasi evitarlo da quando era successa quella cosa. E ciò lo intristì.