Capitolo 11 - Unicorns and Beds: the end of the party

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Capitolo 11 —  Unicorns and Beds: the end of the party


Mentre Kyungsoo e Jongin tenevano impegnate le proprie labbra in attività ricreative sotto un cielo privo di stelle che a guardarlo pareva infinitamente vuoto e profondo, sul dondolo di una veranda così deliziosamente romantica che sembrava essere stata benedetta da Cupido in persona, Baekhyun anche era in una situazione simile.

La sua bocca era impegnata e il water gli sembrava davvero profondo. Probabilmente Dionisio aveva benedetto anche il water a Sacro Trono delle Bevute andate Male.
E molto probabilmente, i primi due erano quelli che si stavano divertendo di più; su questo non c’erano affatto dubbi.

Dopo il terzo dialogo a tu per tu con il wc che faceva, Baekhyun si sentì vuoto. Pensò fosse un buon segno: tutto l’alcool era uscito da dove era entrato (non con lo stesso sapore, purtroppo): l’alcool insieme al cenone del Natale precedente erano finiti in quel trono di porcellana che era stato il suo migliore amico per quel quarto d’ora infernale. 
Si alzò da terra e si sistemò i vestiti. Fortunatamente era riuscito a non sporcarsi gli abiti e dopo un’ultima controllatina alla camicia si piazzò davanti allo specchio del bagno per controllare in quale stato versava il suo visto (e il suo trucco).

Aveva la faccia di uno che aveva passato una nottata a rimettere, l’eyeliner sbavato ai lati degli occhi e un colorito ancora a metà tra il cadavere e il vampiro centenario.
Si diede una sciacquata alla faccia. Quando l’acqua gelata lo colpì in pieno volto si sentì subito meglio, come rigenerato. Si asciugò e noto con piacere che, sebbene il trucco fosse andato via, aveva sicuramente un aspetto più sano. O perlomeno, più vivo di prima. Un vampiro cinquantenne, ecco.

Si sciacquò la bocca almeno dieci volte, per togliere il sapore acre della bile e nauseante dell’alcool rimesso e dopo essersi sistemato le ciocche rosa come meglio poté, uscì dal bagno.
Ad aspettarlo dritto davanti a sé, appoggiato al muro del grazioso corridoio di casa Kim, trovò Chanyeol, in evidente stato di apprensione, con la faccia contorta in una smorfia di preoccupazione.

“Baekhyun, come stai? Va tutto bene?” gli chiese, sinceramente allarmato. Era grato di vederlo in piedi sulle proprie gambe e a giudicare dal suo aspetto si era sicuramente svuotato e quindi stava meglio, ma si sentì ugualmente colpevole per quel che era capitato. La loro prima festa insieme ed uno dei due passa più tempo nel bagno che con l’altro: di certo non era ciò che Chanyeol si era aspettato dalla serata, ma ciò che era più importante in quel momento era la salute del suo Baekhyun.

“Va molto meglio, io e il water abbiamo avuto qualche divergenza, ma ce la siamo cavata benone. Sto bene, tranquillo.” minimizzò l’altro, facendo spallucce e sorridendo.

Vide l’espressione di Chanyeol tranquillizzarsi e i suoi muscoli rilassarsi e, forse perché era sotto l’influenza dell’alcool (ma non l’aveva rimesso tutto?), si sentì meglio a sua volta a vederlo nuovamente sorridente e solare. Non seppe mai il perché, ma il sorriso che Chanyeol gli riservò gli scaldò l’iceberg che aveva al posto del cuore. Ovviamente diede la colpa all’alcool, al vomito e a quant’altro e non gli passò nemmeno per la mente che magari, dico magari, si stesse innamorando o perlomeno affezionando al gigante.

Con quel poco di lucidità che gli era rimasta in corpo, si sedette vicino a Luhan. Quest’ultimo lo guardò di sottecchi e, guardandosi intorno con fare circospetto e teatrale, gli si avvicinò ulteriormente.

“Baek… A me puoi dirlo…” sussurrò il ramato, lanciando occhiate attorno a loro, nemmeno si stessero passando della droga. Luhan come narcotrafficante non avrebbe fatto di certo strada, su questo c’era da star certi.

three cheers for sweet revenge ; chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora