Capitolo 22 - Look what you made me do

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Capitolo 22Look what you made me do


Baekhyun si risvegliò il giorno dopo con il cuore leggero. Era tra le braccia di Chanyeol, che lo stringeva da dietro e russava in una maniera quasi adorabile (sì, Baekhyun era innamorato, perché fino al giorno prima odiava il fatto che Chanyeol russasse). Sentiva il suo mento sulla testa, poiché si era rannicchiato praticamente tra le braccia del gigante. Il braccio forte di Chanyeol gli cingeva la vita, tenendolo stretto a sé. Aprì gli occhi, insicuro di quello che avrebbe trovato al suo risveglio; la paura che si sarebbe pentito di aver fatto sesso con Chanyeol lo aveva tormentato per tutta la notte. La sera prima, dopo essere arrivato alla conclusione che lui amava Chanyeol (che il suo cuore aveva raggiunto molto prima di lui) e dopo aver fatto l’amore con il ragazzo, aveva avuto paura di sé stesso. Del fatto che magari, risvegliatosi il giorno dopo, l’amore che gli aveva riempito il cuore la sera prima non fosse davvero reale. Che magari si fosse immaginato tutto; che, nel profondo, lui Chanyeol non lo amasse affatto.
I suoi dubbi furono spazzati via dai flash della sera prima. Il modo in cui Chanyeol gli aveva accarezzato i capelli, la cura che aveva riposto nelle spinte per non fargli male, la sua espressione piena di amore quando Baekhyun gli aveva detto di amarlo, le parole dolci che gli aveva sussurrato subito dopo aver consumato il loro amore. Era tutto così vivido, così chiaro che non ebbe più alcun dubbio. Byun Baekhyun era innamorato di Park Chanyeol. Lo amava e poteva dire con gran disinvoltura che il suo amore per Chanyeol era puro e vero. Era passato dall’odiarlo, odiare qualunque piccola cosa di lui, ad abituarsi alla sua presenza e passare sopra a tutti i suoi difetti. L’amore non è quando non vedi i difetti dell’altro, ma quando li accetti completamente, senza remore. E Baekhyun i difetti di Chanyeol li aveva visti tutti, troppo impegnato a trovargliene (anche di falsi) solo per trovare ulteriori motivi per odiarlo. Li aveva visti, li conosceva e li accettava, finalmente, come parte integrante della persona più bella che avesse mai incontrato.
Park Chanyeol era ingenuo, dolce, romantico, spiritoso, socievole. E Baekhyun non pensava di poter amare tutte queste cose. Era innamorato di Taeyeon perché sembrava bella, graziosa. Ma non la conosceva quanto invece era riuscito a conoscere Chanyeol; e questo era un dato di fatto.
All’inizio della sua vendetta, era innamorato di Kim Taeyeon e pensava solamente al momento in cui l’avrebbefinalmente avuta tra le sue braccia. Più la sua relazione con Chanyeol andava avanti, più si ritrovava a pensare meno alla ragazza e più al dover odiare il gigante. Era arrivato a quel punto in cui non ricordava nemmeno perché stesse facendo tutto questo la maggior parte delle volte.
Era tra le braccia del ragazzo che più lo aveva amato in tutta la sua vita. Si sentiva protetto, amato, voluto. Si sentì un idiota. Un idiota, perché voleva spezzargli il cuore fino a dodici ore prima. Un idiota, perché se non avesse capito i suoi veri sentimenti, avrebbe compiuto la sua vendetta e di cuori spezzati ce ne sarebbero stati due invece che uno. Non sarebbe mai riuscito a guardarsi allo specchio di nuovo se avesse fatto una cosa del genere a Chanyeol.
Certo, era stato malissimo quando lo aveva visto baciare Taeyeon sul tetto della scuola; ma era acqua passata. Gli sarebbe piaciuto sapere perché Chanyeol si fosse ritrovato a baciarla, dato che il gigante gli aveva spesso confessato di essere innamorato di lui da molto, molto tempo. Prima del ballo sicuramente. E allora perché aveva baciato Taeyeon? Era una domanda che Baekhyun si stava ponendo, ma alla quale non voleva avere risposta. Smise di pensarci e si girò verso Chanyeol, raggomitolandosi accanto a lui e assaporando a piene narici il suo odore. Erano entrambi nudi poiché nessuno dei due aveva avuto la forza (e la voglia) di andare a ripescare anche solo le mutande dal pavimento. Grazie al cielo casa sua era molto calda per via dei riscaldamenti accesi, così i due si erano infilati sotto le coperte e avevano dormito senza sentire un minimo di freddo. Non era più imbarazzato come un tempo; era quasi felice di stare nudo davanti a Chanyeol. Aveva notato come gli occhi dell’altro scrutavano ogni piccola parte del suo corpo; come lo mangiavano con gli occhi. La cosa lo faceva sentire fiero, orgoglioso, felice. Pensava sempre di non essere abbastanza a livello di fisico: aveva i fianchi un po’ larghi e le cosce un po’ troppo femminili per i suoi gusti. Una volta aveva annunciato che si sarebbe iscritto in palestra per dimagrire e Chanyeol lo aveva guardato male per tutta la giornata. Stufo di quello sguardo da cucciolo ferito, gli aveva chiesto perché mai quell’atteggiamento. Chanyeol era sbottato quasi a piangere, pregandolo di non perdere nemmeno un chilo, perché lui era perfetto in quel modo. Il vecchio Baekhyun avrebbe mandato a quel paese tutto e avrebbe passato settimane intere chiuso in palestra, solo perché Chanyeol lo aveva pregato di non farlo. Invece acconsentì, non iscrivendosi. Baekhyun capì solo in quel momento che quella piccola resa era già uno dei segni del suo amore per Chanyeol. E, oltretutto, Chanyeol aveva ragione: era davvero figo con quei fianchetti.

three cheers for sweet revenge ; chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora