Capitolo 20 - Snowy but hot January

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Capitolo 20 — Snowy but hot January

E con la fine della faida amorosa tra Kyungsoo e Jongin arrivò la neve. Seoul fu coperta da una coltre bianca per giorni, costringendo la loro scuola a chiudere i battenti finché il tempo non fosse migliorato. Baekhyun pensò che fosse quasi un segno del destino: quei due avevano finalmente seppellito l’ascia di guerra sotto un metro di neve. Non era propriamente pronto a vederli fare i piccioncini, scambiarsi baci o camminare fianco a fianco tenendosi per mano, ma se Kyungsoo finalmente sorrideva ed era felice non sarebbe stato di certo lui a dirgli di darci un taglio. Magari l’avrebbe fatto fare a Luhan, ecco.

Osservò i fiocchi di neve cadere lentamente fuori dalla finestra. Non amava particolarmente la neve, anzi, sarebbe stato più giusto dire che la detestava; ma ogni qualvolta in inverno iniziasse a nevicare, Baekhyun si piazzava ore ed ore davanti alla finestra della sua cameretta a fissare la neve scendere dal cielo e posarsi sul suo giardino, sul suo albero preferito e sui cespugli spogli di more. Le trame nere dei rami degli alberi intorno a casa sua si stagliavano sul cielo bianco perlato in un modo che l’aveva sempre affascinato; e vedere nevicare lo rilassava. Camminare sulla neve era un’altra storia: la neve era fredda e bagnata ed entrambi gli aggettivi non andavano affatto a genio a Baekhyun. Unendo il fatto che non fosse esattamente la creatura più leggiadra del mondo, era caduto non poche volte a causa della neve o della strada ghiacciata. E avere il sedere congelato non piace a nessuno.
L’amore per la neve di Baekhyun era segreto, nascosto dal vetro della sua finestra, tra le tende bianche della sua camera.

Dovrei chiamare Chanyeol. Non lo sento da ieri pomeriggio.” pensò Baekhyun, distogliendo a malincuore lo sguardo dalla finestra e posandolo sul suo cellulare, sulla scrivania. Si alzò e lo prese, ciabattando, e controllò le notifiche. Nulla da Chanyeol. Strano. Ieri sera non si erano sentiti perché aveva una partita di basket. “Appena si sveglia mi manda sempre un messaggio.”
Erano solo le nove di mattina, magari stava ancora dormendo, perciò decise di non rischiare di svegliarlo.

Avvolto nel suo pigiama celeste scese le scale e si diresse in cucina. A causa della neve suo fratello non aveva potuto portargli la colazione come suo solito; era già un miracolo se fosse riuscito ad arrivare a lavoro sano e salvo. Suo padre e sua madre erano in viaggio; probabilmente gli avevano detto almeno cinque volte dove erano diretti, ma in quel momento proprio non riusciva a ricordare. Sapeva solo che erano partiti per affari e che quindi era sotto la giurisdizione di Baekbom. In pratica, se la doveva cavare da solo.
Aprì il frigo in cerca di qualcosa da mangiare quando sentì bussare alla porta. La prima cosa che gli passò per la mente fu che suo fratello non avesse chiuso il cancello; la seconda fu che probabilmente quello alla porta era un serial killer pronto ad ucciderlo. Perché si sa, i serial killer ti suonano al portone di casa, no?

Non esattamente pronto a scoprire se ciò fosse veritiero o meno, si buttò a terra, nel panico più totale, e strisciò fino alla finestra del salone, così da sbirciare dietro le tende chi ci fosse alla porta. Mosse di poco la tenda e tirò un sospiro di sollievo appena riconobbe la figura vestita di nero sul suo zerbino. Andò ad aprire con il cuore che ancora non ne voleva sapere di tornare ad un ritmo accettabile e un’espressione alquanto spaventata in viso. Una corrente d’aria fredda lo travolse, facendolo rabbrividire.

«Buongiorno Baekhyun! Ehi, sembra quasi tu abbia visto un fantasma…» trillò Chanyeol, la voce calda che riempì subito le orecchie di Baekhyun, causando al suo cuore la perdita di un battito (tanto ne avrà avuti 100 al minuto, sai che perdita).

Ma se il cuore di Baekhyun sussultò, non fu lo stesso per il resto del corpo del rosa. «Potevi avvisarmi che saresti venuto a trovarmi. E come ti viene in mente di uscire di casa con questo tempo? Ma sei stupido? Magari hai anche guidato fino a qui!» lo sgridò Baekhyun, sporgendosi appena per vedere l’auto del suo ragazzo parcheggiata al suo solito posto, a conferma dei suoi sospetti. La rabbia gli montò tutta insieme. «Hai appena preso la patente, non sei così pratico! E se fossi andato a sbattere? La strada è ghiacciata, è pericolosissimo uscire con la neve, secondo te perché la scuola è chiusa, eh?! Per essere il più bravo della classe a matematica sei proprio un deficiente Chanyeol! Non ti affiderei nemmeno un biglietto dell’autobus!»

three cheers for sweet revenge ; chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora