2

122 7 0
                                    

Presi i soldi dalle mani del ragazzo di fronte a me e li consegnai a Caleb che iniziò a contarli.

"Cos'è? Non vi fidate di me?" Domandò.

"Lo facciamo anche con i nostri clienti abituali" risposi.

Mi voltai verso Caleb che mi fece senno che i soldi erano giusti, allora consegnai il pacchetto al ragazzo.

"Che ne dici di darmi anche il tuo numero?" Mi domandò facendo una smorfia che, penso, dovesse significare che stava già facendo filmini mentali su cose perverse.

"No" risposi e me ne andai seguita da mio fratello.

Dopo quattro ore a fare consegne di ogni tipo in ogni parte di Manhattan, e anche fuori, tornammo a casa.

Caleb aprì la porta e dopo esser entrati la chiusi.

"È andato tutto apposto?" Domandò Jess, appena entrammo in salotto.

Caleb buttò la borsa con il malloppo sul tavolo del salotto e si sedette sul divano accanto a Bea.

"Oh, i big money" esclamò Kris mentre si avvicinava ai soldi.

"Charlie dorme?" Domandai.

"L'ultima volta che sono andata a controllare stava guardando fuori dalla finestra" rispose Bea "È stato tutto il giorno in camera dicendo che le maestre gli avevano assegnato dei compiti, e non è uscito da la se non per andare in bagno o mangiare i miei biscotti" continuò triste.

"Questa vita non va bene per lui..." dissi "ma appena finiremo con la vendetta, cambierà tutto"

Tutti annuirono. 

"Se hai fame, è rimasta ancora un po' di lasagna nel forno. Abbiamo dovuto tenere sotto controllo Chris che voleva mangiare anche la tua parte" disse Jess per poi voltarsi verso Chris che subito alzò le mani in segno di resta.

Iniziammo tutti a ridere.

"Mi sa che sta volta passo, puoi finirla tu Chris" dissi sorridendo, e dopo la mia affermazione corse subito in cucina.

Mi voltai e stavo per raggiungere le scale quando la voce di Caleb mi fermò.

"Dovresti mangiare" disse "Non puoi rimanere sempre a digiuno"

Mi voltai verso di lui che mi guardava con severità, ma in fondo mi capiva. Molto in fondo.

"Mangerò più tardi"

Salii le scale e andai nella mia stanza, dove trovai mio figlio seduto sulla sedia, di fronte alla finestra, addormentato.

Mi avvicinai a lui e lentamente gli accarezzai i capelli. Assomigliava moltissimo a suo padre. Aveva la bocca mezza socchiusa e alcuni ricci gli ricadevano sul viso, le sue piccole braccia gli facevano da cuscino. Era tutto suo padre.

Lo presi in braccio e lo stesi sul letto matrimoniale. Lentamente gli tolsi i jeans mostrando i boxer blu di Spider-Man, al loro posto misi i pantaloni del pigiama. Dopodiché gli tolsi la maglietta di Batman e al suo posto gli misi la maglietta dei Power Rangers.

Spostai le coperte e dopo averlo posizionato sul letto, lo coprii.

Gli accarezzai di nuovo i capelli ricci e gli diedi un bacio sulla fronte.

In quel momento i suoi occhi si aprirono lentamente.

"Mamma..." sussurrò con la voce assonnata.

"Dormi piccolo mio, ti devi riposare" dissi continuando ad accarezzargli i capelli e in poco tempo si riaddormentò.

Il telefono mi vibrò nella tasca, lo presi e lessi.

The best part of me after him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora