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Avvicinai il mio viso al suo e lo baciai.

"Dio, pensavo rifiutassi" disse contro le mie labbra.

Urli di gioia si sentirono dietro la porta e noi ridemmo.

...

"Bea..." l'avevo presa da parte mentre gli altri continuavano a festeggiare "ti ho visto mentre versavi l'alcolico dentro al tuo bicchiere nei vasi delle piante, devi dirglielo" dissi "non puoi continuare a tenerglielo nascosto"

"Ho paura Evy, lo sai anche tu com'è fatto tuo fratello " disse lei "ho paura che, appena glielo dirò, non vorrà più stare con me"

"Lo sai che..."

"Cosa fanno le ragazze più belle" disse Caleb mettendo un braccio intorno alle mie spalle e l'altro intorno a quelle della sua ragazza "di che parlate?"

"È meglio che vada dagli altri" dissi ma Bea mi bloccò afferrandomi un braccio.

"Tu stai qua" disse lei "e lo farò"

"Fare cosa?" Domandò mio fratello.

Lei lo fissò "amore..." iniziò "devo dirti una cosa... ecco... io..."

"Lo so" disse lui, lo guardammo entrambe con gli occhi spalancati "pensi che non abbia visto che mangi tantissime cose strane? Come patatine fritte e marmellata" fece una smorfia di disgusto "le ho provate, volevo vedere cosa ci trovavi di buono in dolce e salato messi insieme; poi del fatto che mangi il doppio di quanto mangi di solito?"

"Oh... e a te va bene?" Domandò lei.

Staccò il braccio dalle mie spalle e si voltò completamente verso di lei "Amore, anche dopo tutto quello che mangerai, certo ingrasserai, ma io continuerò ad amarti"

"Oh dio, grazie al cielo" sospirò lei "quindi domani verrai con me dal ginecologo?"

Caleb fece un passo indietro con aria confusa "cosa devi farci?" Domandò.

Bea mi guardò, allora capimmo che non lo sapeva.

"Caleb..." intervenni io "usa un attimo il tuo cervello" gli toccai la testa.

Mi osservò, ci pensò un attimo e poi spalancò gli occhi. Si voltò di nuovo verso la sua ragazza e poi verso di me per poi tornare alla sua ragazza.

"Dimmi che non è quello che penso..." sussurrò chiudendo gli occhi "devo essermi addormentato e questo è solo un sogno, non può essere vero"

Bea mi guardò impaurita.

"Cazzo Bea, dimmi che non è quello penso" urlò.

Ad un tratto la musica si fermò e tutti si voltarono verso di noi.

Bea era terrorizzata, continuava a guardarsi per la casa per evitare lo sguardo di Caleb, o forse anche perché cercava di trovare una risposta senza che lui faccia qualche cazzata.

"Beatriz" disse mio fratello prendendole il viso tra le mani voltandoglielo verso di lui, affinché i loro occhi fossero in contatto.
Lei non riuscì a parlare, aveva gli occhi lucidi e in un attimo tante lacrime le rigarono il viso.
Caleb si allontanò "dio mio" si prese la testa fra le mani continuando a camminare "da quando?" Domandò lui tornando con lo sguardo su Bea.

"Lo sono da tre settimane, ma l'ho scoperto una settimana fa" disse tra un singhiozzo e l'altro, lentamente si avvicinò a lui "volevo dirtelo, ma sapevo che avresti reagito così..."

Lui si allontanò di nuovo "quindi era meglio nascondermelo" la guardò, poi si voltò, prese le chiavi della macchina e uscì.

"Caleb!" Urlò lei correndogli dietro, ma appena aprì la porta, lui eragià andato via.
Cadde sulle ginocchia, mentre continuava a singhiozzare e le lacrime le rigavano il viso. Mi avvicinai a lei e dopo essermi messa alla sua altezza, la avvolsi tra le mie braccia.

Qualcuno ci passò accanto, alzai lo sguardo e vidi che Brandon, Sebi, Alan, Chris e altri ragazzi salirono sulle auto per seguire Caleb.

Kris e Jess si unirono al nostro abbraccio.

"Andrà tutto bene" disse Jess.

"Vedrai, ha solo bisogno di metabolizzare la cosa" dissi io.

Bea si voltò verso di me " grazie per avermi fatto capire che glielo dovevo dire..." disse "se avessi aspettato ancora, penso che si sarebbe incazzato molto di più..."

The best part of me after him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora