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Ancora Caleb

Il viso di mia sorella cadde in avanti. Ma il proiettile non era andato su di lei, ma sui due uomini che mi tenevano.

Non avevo guardato neanche per un secondo Alan, quando Sebi si stava avvicinando a mia sorella, che aveva sparato all'uomo alla mia sinistra e Sebi quello alla mia destra; entrambi caddero come sacchi di patate ai miei piedi.

Marcus rimase di stucco e si voltò verso i gemelli.

"Nessuno si mette contro la nostra famiglia" dissero all'unisono con le pistole puntate su di lui.

Dopo essermi ripreso dalla situazione, mi precipitai da mia sorella e subito la liberai dalle corde.

Iniziai a scuoterla e a continuare a chiamare il suo nome.

"Puoi perdere la speranza, Caleb" disse sorridendo "l'ho avvelenata. Se me ne vado io, lei verra con me"

Cazzo. Cazzo. Cazzo.

Chiamai subito Chris e gli dissi di portare una cura, affinché la tenesse in vita finché fossimo arrivati in ospedale.

Poi mi alzai e mi diressi verso Marcus,  ordinai a Sebi e Alan di abbassare le pistole. Era tutto mio.

Chris arrivò in fretta, seguito dagli altri, e si precipitò da Evelin. La prese in braccio e se ne andò, dopo avergli dato qualcosa dentro una siringa.

"Non puoi salvarla, il veleno fa subito effetto" rise.

"Nessuno può salvare te" dissi "anch'io faccio subito effetto"

Iniziai tirandogli un destro, facebdogli girare la testa. Ma lui non era uno di quelli che accettava la sconfitta, quindi iniziò a ricambiare. La cosa continuò per qualche minuto finche non riuscì a bloccarmi, con entrambe le mani intorno al mio collo disse "morirai anche tu, Caleb"

"Okay, facciamola finita con tutta questa falsa" Alan si avvicinò, puntò la pistola sulla tempia di Marcus e senza doppi ripensamenti sparò, che cadde a terra privo di sensi "dobbiamo occuparci di tua sorella" mi porse la mano aiutandomi ad alzarmi. Una volta in piedi prese il mio braccio e se lo mise intorno alle spalle, aiutandomi a camminare. Sebi ci raggiunse e fece la stessa cosa con l'altro mio braccio.

"Figli di puttana, eh?" Rise Sebi ripetendo le mie parole.

"Pensavo ci aveste ingannati tutto questo tempo" mi difesi.

Ma poi rimanemmo tutti e tre in silenzio mentre ci avviammo all'ospedale. Ne avremmo parlato dopo.

...

Eravamo all'ospedale da un'ora. Mi avevano medicato e cucito il buco provocato dallo sparo sulla mia gamba.

Bea immediatamente entrò nella stanza con le lacrime agli occhi e mi abbraccio. Mi diede un bacio casto sulle labbra e poi mi domandò "stai bene?" Allontanandosi leggermente da me per squadrarmi.

E solo in quel momento mi accorsi di un cambiamento sulla sua guancia "che cazzo è successo? Perché hai un taglio sulla faccia?" Domandai.

Lei spostò i suoi occhi sui miei, poi rispose "ci hanno attaccato a casa, ma stiamo tutti bene"

Poco dopo entrò anche Brandon con un occhio nero e il labbro gonfio.
"Stai bene fratello?" Mi domandò e io annuii.

"Avete notizie di Evy?" Domandai guardando entrambi.

"No, è ancorain terapia intensiva" sussurrò Bea "dicono che chi gli ha fatto ingerire il veleno si sbagliava, non ammazza subito, ma la prima cosa che colpisce sono i polmoni, quindi ha una bassissima probabilità di farcela..." le lacrime subito si fece strada sul suo viso, lei si coprì e si sedette.

"Sapevo che non dovevo lasciarla sola con Marcus" dissi sbattendo la testa sul cuscino.

"Lei voleva proteggerti" disse Brandon guardando nel vuoto "vi voleva proteggere tutti, per questo si è sacrificata. L'ho letto nei suoi occhi" spostò lo sguardo su di me "non so quanto lotterà per continuare a vivere, non so quanto il veleno l'abbia colpita... so solo che ha preferito mettere in palio la sua vita se questo significasse salvare quelladi tutti noi. So solo che voglio che continui a vivere, sono stato lontano da lei per quattro fottuti anni e non voglio continuare ad esserle lontano. Neanche Charlie riuscirà a condurre una vita felice senza la sua mamma, l'ha detto poco dopo che ve ne siete andati" continuò "e, dio, io non so come si cresce un bambino" si sedette e si prese la testa tra le  mani.

"Caleb..?" Entrò il medico guardando i fogli che aveva in mano, era un vecchio amico della gang "mi dispiace ma..." alzò lo sguardo fissandolo al mio.

Ma... cosa?

The best part of me after him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora