Bea era in lacrime. La mano di Caleb sanguinava.
Presi Bea e ci allontanammo così da tranquillizzarla e chiedere il motivo della loro discussione.
Simon aveva portato Caleb dentro il locale, quasi sicuramente gli stava medicando la ferita.
"Ei, tranquilla" dissi e la accolsi tra le mie braccia in un caloroso abbraccio.
Strinse il mio corpo con le sue braccia mentre continuava a singhiozzare sulla mia spalla. Jess ci raggiunse.
"Che è successo?" Le domandai dopo che si tranquillizzò.
"L'ho tradito..." disse sottovoce.
"Cosa?!" Urlò Jess.
"Non nel modo che pensate voi. Non volevo nemmeno farlo" urlò lei.
"E allora cos..." iniziò Jess ma la bloccai.
"Cos'è successo?" Domandai tranquilla.
Non ero poi così tranquilla dato che una delle mie migliori amiche mi aveva appena detto che aveva tradito mio fratello.
In quel preciso istante vidi Caleb uscire dal locale, completamente rosso dalla rabbia, seguito da Simon, entrambi salirono in macchina e Caleb partì a tutto gas.
"Ero nel mio ufficio che stavo lavorando... mi sembrava ancora strano che il mio capo mi avesse dato una promozione e che avesse licenziato il suo miglior dipendente..." l'ultima frase la sussurrò solamente "era entrato nel mio ufficio, aveva chiuso la porta e ha iniziato a parlare con me... era carino, dolce e simpatico con me, stranamente... Non era mai stato così" aveva gli occhi pieni di lacrime mentre ci guardava "ad un certo punto ha iniziato a flirtare con me, all'inizio ho detto sarà solo una mia impressine, Ma dopo... Ha iniziato a toccarmi, e io ogni volta gli toglievo le mani di dosso... poi, questione di secondi, non so nemmeno come sia successo, mi ha sbattuto al muro e ha iniziato a baciarmi..." in quel momento scoppiò di nuovo in lacrime "ho provato a toglierlo in tutti i modi" continuò tra un singhiozzo e l'altro "ma non riuscivo proprio, era più forte di me... Poi gli ho tirato un calcio nelle palle, penso di avergli fatto veramente male, perché è caduto a terra e non si riusciva più ad alzare... e sono scappata via..."
Non ci credo. Non può essere l'uomo che ha sempre aiutato Bea. È sempre stato dolce e gentile. L'abbiamo pure invitato a cena a casa nostra, ci eravamo divertiti quella sera. E lui dopo cosa fa?! Ci prova con la mia migliore amica pur sapendo che era fidanzata con Caleb, il suo migliore amico!
Bastardo.
"E mi ha pure detto che Caleb non mi merita" continuò tra un singhiozzo e l'altro.
"Caleb lo ucciderà" entrammo subito nel locale, presi le chiavi della macchina e iniziai a correre verso la mia macchina.
Entrai dentro e partii a tutto gas.
Dopo qualche minuto arrivai davanti al palazzo dove lavorava Bea, lasciai la macchina dietro a quella di Caleb e corsi dentro.
Iniziai subito a sentire Caleb che urlava "che razza di amico sei!?" E poi uno sparo.
Merda.
Corsi più veloce della luce, entrai nell'ufficio del capo di Bea e presi velocemente la pistola dalle mani di mio fratello.
"Evy, togliti di mezzo! Lo voglio uccidere!" Urlò.
"Lo so" risposi "E ti aiuterò ad ucciderlo" continuai e poi abbassai la voce "Caleb, sta arrivando la polizia, perché devi sporcare ancora di più la tua fedina penale?" Non era vero che stava arrivando la polizia, almeno non credo, ma solo così di solito riuscivo a calmarlo. Ma non questa volta.
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The best part of me after him
ChickLit"Credi nel destino?" gli domandai guardando l'orizzonte. Amavo il contrasto che c'era tra il mare e il cielo con sfumature arancioni a causa del tramonto. "No, io penso che le cose che accadono sono solo grazie a noi" rispose, mi voltai verso di l...