È sempre la solita storia.
Un minuto sei felice e il minuto dopo ti ritrovi ad essere incazzata con il mondo intero.
Cos'è successo? Ora ve lo spiego.
Eravamo alla solita corsa clandestina settimanale, dopo che un coglione di merda (che appena scoprirò chi è, lo ammazzerò) mi è passato accanto alla macchina rigandomela, è arrivata la polizia e sono riusciti a prendere diverse persone tra cui: Caleb, Kris, Sebi e Matthew.
"Come facciamo a tirarli fuori?" Domandò Bea.
"Non lo so" risposi con le mani tra i capelli.
"Neanche Alfred ci può aiutare, in questo mese non è in servizio" disse Chris.
"Per averli beccati la, staranno dentro come minimo cinque anni" dissi "Non possiamo pagare la cauzione"
"Perché no? Non avete dei soldi messi da parte?" Domandò Alan "solo per tirare fuori Caleb e Kris, a Sebi e Matthew ci pensiamo noi"
"Abbiamo dei soldi messi da parte, ma avevamo già deciso che quei soldi non li usavamo per pagare le cauzioni, se mai ci fosse stato il problema di essere stati beccati. Quei soldi ci servono per poi andarcene da qua non appena avremmo fatto la vendetta" dissi.
"Cerchiamo un modo per farli uscire da la" disse un altro ragazzo "dato che non possiamo usare ne soldi, e ne il vostro amico"
Pensa Evy, pensa.
Idea.
"Chris, quanti agenti ci saranno in quel carcere?" Domandai.
"Da quel che ricordo" chiuse gli occhi e iniziò a gesticolare con le mani, faceva sempre così quindi per noi era normale "Ce ne saranno cinque, massimo dieci all'entrata. Altri cinque o sei che girano tra una cella e l'altra. E altri tre o quattro che stanno a fare i cavoli loro" disse "poi ce ne sono altri sei sopra" aprì gli occhi e mi guardò "che hai in mente?"
"Ho bisogno che tu trova dove sono le loro celle" dissi a Chris, e lui si mise subito al lavoro.
"Alan" lo guardai e lui puntò tutta la sua attenzione su di me "Ho bisogno di una spider del 66, una ford f100, e una macchina della polizia" dissi.
"Va bene" disse e si mise al lavoro con alcuni suoi uomini.
"Elizabeth, Stephany, voi mi avete detto che siete brave con i costumi, giusto?" Domandai e loro annuirono "bene, ho bisogno che mi facciate due divise da poliziotti, uno da donna e uno da uomo, Chris vi dirà dettagliatamente come sono fatte. Poi ho bisogno di vestiti da cowgirl e cowboy. Per il trucco e parrucco ci pensiamo dopo" dissi.
"Va bene" disse Stephany.
"Vi aiuto anch'io" disse Bea.
"Cos'hai in mente?" Mi domandò Nathan.
"Ho bisogno di armi" dissi ad un tratto.
"Ci penso io" rispose Filiph.
Mi voltai verso Nathan e risposi "attaccheremo"
...
"Siete tutti in posizione?" Si sentì dal walkie talkie.
"Si" risposi "fate attenzione"
Chris parcheggiò la macchina della polizia davanti all'edificio.
"Pronta?" Mi domandò, annuii.
Scendemmo dalla macchina e ci avviammo verso l'interno.
"Buongiorno" disse Chris alle persone che c'erano la.
"Buongiorno" rispose uno.
"Agente Skyler e Matthews" disse Chris "siamo qua per un controllo"
L'uomo difronte a noi, ma protetto da una lastra di vetro, iniziò a scrivere qualcosa sul computer e poi ci guardò.
"Christian, accompagna i due agenti a fare un giro turistico" disse.
Un altro ragazzo, che aveva all'incirca la nostra età, uscì da quella stanza e iniziò a camminare. Lo seguimmo.
Il ragazzo iniziò a raccontarci i diversi motivi per cui le persone erano la, ogni volta che passavamo davanti ad una cella. E ci disse anche il numero delle telecamere che c'erano e dove erano posizionate.
Arrivammo di fronte a dove c'erano Caleb, Sebi e Matthew, e il ragazzo che ci ha sempre raccontato gli avvenimenti che le persone avevano fatto per arrivare a finire in carcere, ci disse che invece loro erano la per corse clandestine.
Io e Caleb ci guardammo, e ci capimmo al volo.
Sebi iniziò a fischiare per poi dire "che schianto di agente"Il ragazzo si voltò e andò avanti, io sorrisi a Sebi e scossi la testa per poi proseguire.
Continuammo il giro turistico. Non mi interessava molto delle altre persone, ma dovevamo avere chiaro di quanti agenti c'erano in quell'edificio e ogni quanto passavano da una cella all'altra.
Poi entrammo in una stanza, dove c'erano diverse armi.
Chris mi guardò e io annuii.
In poco tempo fece fuori il ragazzo, senza neanche fare sforzo.
"Attrezzati di armi" dissi "veloce"
Presi il walkie talkie e dissi "Siete pronti?"
Sentii un "si" per cinque volte.
"Attaccate" dissi.
Dopo aver preso le chiavi delle celle dal ragazzo che avevamo ucciso, ce ne andammo da quella stanza e chiudemmo a chiave.
Un rumore assurdo iniziò a suonare. La sirena. Dovevamo muoverci.
Iniziammo a correre, tutti gli agenti erano all'entrata centrale. Avevamo tempo per prendere i nostri prigionieri.
Arrivammo davanti alla loro cella e subito iniziammo a cercare la chiave.
"Veloci veloci" disse Caleb.
Dopo averli liberati demmo un'arma ad ognuno di loro.
"Sparpagliamoci e cerchiamo Kris" disse Chris.
"L'hanno portata dall'altra parte" disse Matthew indicando dove l'avessero portata.
Iniziammo a correre, ma ad un tratto ci bloccammo, ritrovandoci dieci agenti difronte a noi con le pistole puntate su di noi.
La sirena si era spenta.
Iniziammo a puntare anche noi le pistole contro di loro.
"Abbassate le armi" urlò uno.
"Rissa! Rissa! Rissa!" Si sentì urlare da alcune celle la vicine.
Oppure "liberate anche noi"
Abbassai l'arma e alzai le mani.
"Ragazzi, ci hanno presi" dissi affinché mi sentissero anche gli agenti.
Lentamente mi avvicinai a loro e tesi le mie braccia verso uno di loro.
"Mi ammanetti, forza" dissi.
Questo, mise apposto la pistola e prese le manette.
"Brava ragazza" disse.
Stava per appoggiare le manette intorno ai miei polsi, ma io fui più veloce e gliele misi a lui pre poi prenderlo e scaraventarlo a terra.
Gli altri agenti iniziarono a cercarmi e ad attaccarmi, e in quel momento i miei amici mi raggiunsero correndo e iniziarono ad attaccare.Ad un tratto venni presa, sbattuta al muro e una mano mi stringeva il collo alzandomi da terra e soffocandomi.
"Provo un odio profondo verso le persone come voi" disse con voce arrabbiata, continuando a stringere.
Le mie mani erano intorno al suo polso mentre cercavo di toglierla dal mio collo. Con le gambe cercavo di colpirlo, ma niente da fare.
Iniziai a vedere a macchie. Cercavo continuamente a trovare un po' d'aria, ma niente.
Portò la sua pistola sulla mia testa.
"È arrivata la tua fine" disse.
Sparo.
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The best part of me after him
ChickLit"Credi nel destino?" gli domandai guardando l'orizzonte. Amavo il contrasto che c'era tra il mare e il cielo con sfumature arancioni a causa del tramonto. "No, io penso che le cose che accadono sono solo grazie a noi" rispose, mi voltai verso di l...