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"Ti amo Evelin Mohnro" disse Brandon.

"Anch'io ti amo Brandon White" dissi e ci baciammo "fai attenzione, sai benissimo com'è fatto Marcus"

"Lo so, tesoro, ma puoi stare tranquilla" disse "non mi succederà nulla"

Ricordo il giorno del suo funerale. Ero morta anch'io, insieme a lui. Tutti continuavano a dirmi che ero pallida, avevo delle occhiaie che sicuramente le avranno viste anche in Cina, non mangiavo da giorni e giorni. Charlie piangeva, era piccolo e di sicuro non piangeva per la morte di suo padre.

Ricordo che in quel giorno c'era un aria gelida, sembrava che anche il tempo sapesse cosa era successo.

...

"Quindi" iniziai "lentamente farò credere a Marcus che lo sposerò, così abbiamo delle novità sui suoi viaggi. Quando lui non sarà presente alla base, insieme ai suoi scanniozzi, noi attaccheremo. Faremo fuori tutti, dar primo all'ultimo. Quando lui arriverà alla base, lo uccideremo. Ma voglio avere io la possibilità di ucciderlo" dissi.

"La squadra di Sebi staccherà dal retro, Bea verrà con voi" disse Caleb.

Guardai Bea, ancora non aveva detto niente a Caleb e io non volevo metterla in pericolo.

"No, Kris andrà con loro. Bea non ci sarà, rimarrà a casa con Charlie" intervenni.

Tutti si votarono verso di me confusi.

"Sappiamo tutti che Bea è brava con i bambini" dissi.

"Va bene, comunque..." disse Caleb "quindi Kris accompagnerà il gruppo di Sebi per attaccare dal retro della base. Il gruppo di Alan, invece, starà con noi, ma attaccherete quando noi saremo entrati dentro, dopo il nostro segnale"

"E da li potete uccidere chi volete" dissi.

Mi soffermai a guardare Nathan, e lui fece la stessa cosa. Ci guardavamo dritti negli occhi, mentre gli altri continuavano a parlare.

"Mamma..." mi voltai verso mio figlio, che era appoggiato all'uscio della porta, assonnato e con gli occhi pieni di lacrime.

Mi avvicinai a lui e lo presi in braccio.

"Che è successo?" Domandai mentre cercavo di tranquillizzarlo.

"Ho fatto un brutto sogno... e ho visto un'ombra vicino alla finestra..." sussurrò.

"Un'ombra?" Domandai confusa.

"Un'ombra?" Domandò Caleb "dove?"

"Alla finestra della mia stanza" risposi.

Caleb e Nathan andarono nella mia stanza a controllare. Mi sedetti al posto di Caleb, vicino a Bea, mentre tranquillizzavo mio figlio.

"Ti va se la zia ti porta dei biscotti?" Domandò Bea a Charlie, lui annuì.

Poco dopo tornarono i due saliti nella mia stanza.

"Sicuro di aver visto qualcosa?" Domandò Caleb e Charlie annuì.

"Non c'era niente. Siamo saliti anche sul tetto, ma non c'era nessuno" disse Nathan.

Bea era tornata e aveva dato un biscotto a Charlie.

Mi alzai con mio figlio in braccio e lo riportai in camera, aspettai con lui finché non si addormentò di nuovo.

Mi avvicinai alla finestra, ma fuori era tutto buio, non si riusciva nemmeno a distinguere un cespuglio da una macchina.

"Probabilmente l'avrà sognato, tranquilla" disse Nathan dietro alle mie spalle "e poi, ci siamo tutti noi, quindi siete al sicuro" avvolse le braccia intorno alla mia vita e appoggiò il mento sulla mia spalla.

"Mi chiedo solo chi possa essere lo sconosciuto che mi scrive" dissi "se sia o no la stessa persona che ha visto Charlie"

"Lo scopriremo presto, te lo prometto" disse.

Mi voltai verso di lui, i nostri visi erano a pochi millimetri di distanza. Sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra.

Notai il suo sguardo che cambiava sembre direzione, prima gli occhi, poi le labbra.

Si avvicinò ancora di più a me, e i nostri nasi ora si toccavano.

Feci la cosa che mai mi sarei aspettata da me. Lo baciai. 

Mi voltai completamente verso di lui, affinché i nostri petti fossero uno di fronte all'altro.

Le sue mani prima si posarono sui miei fianchi, poi sul mio sedere.

Continuava il bacio, come se non lo facesse da fin troppo tempo.

Le mie braccia andarono dietro il suo collo, avvicinai di più il suo viso verso di me.

Iniziai a sentire un vuoto dentro lo stomaco, lo stesso vuoto che sentivo quando non mangiavo da giorni. Lo stesso vuoto che sentivo quando baciavo Brandon.

Mi staccai dal bacio e lo guardai. Sorrisi vedendo il mio rossetto sulle sue labbra, e lui fece lo stesso probabilmente vedendo le mie labbra con tutto il rossetto sparso.

Questa volta lui fece incontrare le nostre labbra, ma io le feci staccare di nuovo.

"Dovremmo tornare dagli altri" sussurrai ad un palmo dal suo viso.

"Vuoi tornare dagli altri?" Domandò.

"No" dissi "preferisco stare qua con te"  sorrisi e lo baciai di nuovo.

The best part of me after him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora