prologo

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  Camminare. Lo facciamo tutti i giorni, camminiamo per andare a scuola, per andare al bagno, insomma è l'attività che all'incirca compiamo più spesso nell'arco della giornata, è anche piacevole sotto certi punti, io cammino tutti i giorni, per andare a scuola. Mi piace, odio invece quando si trasforma in una corsa della madonna, per riuscire a prendere quell'autobus che non ti farà fare tardi alla prima ora di scuola, del tuo primo giorno, del tuo terzo anno.
Sono pronta per iniziare di nuovo la scuola, un altro anno pieno di compiti a sorpresa, pieno di pettegolezzi con Karina ( la ragazza che da quando ho cinque anni è più che una migliore amica, è una sorella), pronta a discutere con mio padre per i brutti voti. L'unica cosa a cui non riesco proprio ad abituarmi, sembra essere quella di non fare tardi.
Sono sempre stata così, una ragazza con sempre qualcosa fuori posto, mi chiamo Dylan Torres, ho 17 anni, disordinata cronica e inguaribile romantica. E sì, questa è una cosa che devo per forza premettere, io riesco a innamorarmi di tutto. All'età di 6 anni credevo di amare un bambino conosciuto al parco. Spero solo di riuscire a scoprire, cosa significa veramente amare qualcuno.
Sono figlia unica, e vivo con mio padre, Leon Torres. Siamo messicani, abitiamo in periferia e la mia camera si trova in soffitta, forse perché sono un tipo abbastanza solitario. Karina è l'unica che considero veramente mia amica, la cosa che più mi piace è che siamo anche vicine di casa. L'anno della nostra terza media, ho convinto sua madre a trasformare la loro soffitta nella camera di Karina, e ora ogni volta che vogliamo, ci troviamo una sul tetto dell'altra.
Io e Karina frequentiamo il terzo anno di Amministrazione Finanza e Marketing, e il mio sogno è di diventare un avvocato penalista, infatti Diritto è la mia materia preferita, ma il karma vuole che non riusciamo a tenerci per più di un anno lo stesso professore.
Conto che quest'anno arrivi qualcuno di definitivo, ma la scuola non è certo il mio chiodo fisso, adoro ballare, lo faccio da sempre, il mio pastore tedesco Joker apprezza tutti i miei balletti inventati.
Ho ricevuto Joker un anno fa, per Natale, è ancora un cucciolo ma sto già provvedendo ad addestrarlo. Ma siccome sono una ragazza timida, e di uscire da sola con il mio cane, non se parla, per il compleanno di Karina le ho regalato un cucciolo di Labrador. Lucky e Joker sono contenti di uscire a fare i loro bisogni, e io di avere compagnia.
Sembra perfetta come vita, ma non lo è affatto, mi manca ancora qualcosa. Spero di scoprire presto di cosa si tratta.
8.05. Mi ritrovo a correre per il corridoio della mia scuola, e sento che l'anno è cominciato nel modo peggiore.
"Signorina Torres, vedo che lei non è cambiata di una virgola. Si sieda vicino alla sua gemella"  mi dice quella di Italiano.
"Scusi, ho perso l'autobus" cerco di spiegare.
"Sinceramente non le ho chiesto il motivo, ho solo constatato che lei e la scuola non sarete mai sulla stessa lunghezza d'onda"
Mi siedo vicino a Karina, prima di poterla mandare beatamente al quel paese, non vorrei finire dal preside il primo giorno di scuola.
"Come mai sei in ritardo?"sogghigna quella babbea di Karina.
"Qualcuno, senza fare nomi doveva svegliarmi, visto che papà è a Chicago per lavoro, ma non l'ha fatto. Meno male che Joker mi ha svegliato, perchè voleva uscire, era il mio piano C"
"la B cos'era?" chiede lei, curiosa.
"la sveglia" rispondo io,scoppiando a ridere, beccandomi il secondo rimprovero dell'anno.

angolo autrici

Ciao!  Questa è la nostra
prima storia :D

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