Cap 2

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"E' una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. E' una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio."-Il Piccolo Principe-

<< Pronto?>> il telefono che ti suona alle 6.50 del mattino, un altro dei miei nemici.
<< Dylan, sono papà. Lo so che odi che ti chiami la mattina presto, ma volevo dirti che devo prolungare il mio soggiorno a Chicago... mi dispiace tesoro di non essere a casa per il week end>>, sento che gli dispiace, ma fin da quando ero piccola, dopo che mia madre se ne andò, mi aveva promesso che non avremmo più passato tanto tempo separati.
<< No, non ti preoccupare. Ci vediamo quando torni. Ora scusa ma devo prepararmi per la scuola>> cerco di dire senza piangere.
<< Fai la brava. Te quiero, mi hija>> lo spagnolo, la nostra lingua. L'unica che usa quando cerca di tirarmi su il morale.
<< Yo también te quiero, papá.>>.
E cosi, per la seconda volta nella mia vita, mi sento davvero sola.
A:Kari
"Ciao Kari, volevo  farti sapere che non verrò oggi a scuola. Male alla  pancia improvviso. Non ti preoccupare. Ti voglio bene. Saluta Noah e Aidan "
Non aspetto neanche la risposta e me ne torno a letto, non voglio vedere nessuno. Il mio papà è l'unico uomo che mi amerà nonostante tutto e tutti e non averlo vicino, anche se so' che è per lavoro, mi lascia una tristezza infinita.
<< Joker... andiamo a letto tesoro >>, il mio cucciolo sa già cosa deve fare, e appena mi sdraio sul mio lettone, adagia la sua testa sulla mia pancia. Sa che quando piango, questa è una delle poche cose che mi dà veramente conforto.
Da:Kari
"Dylan... ti conosco troppo bene, e so che non mi stai dicendo la verità. Ma comunque sai che non ti assillerò. Dopo scuola passo, che ne dici di film, the e pettegolezzi tra ragazze?
Ovviamente Noah verrà con noi, che pettegolezzi sarebbero senza il nostro elemento gay? :D. Te quiero, baby!"
Lei!  La donna più spettacolare che possa esistere. Come si fa a essere tristi con delle persone così meravigliose accanto?
Non lo so, e per questo non posso non accettare.
A: Kari
"Grazie. A dopo Tesoro mio, yo también te quiero.
Ps. Noah è sempre invitato :D"
Adesso cerco solo di distrarmi in attesa dei miei amici.
Così dopo aver dormito fino alle 12.30, decido di prendere una boccata d' aria, portando Joker a fare una passeggiata. Il fatto di poter uscire con un cane lupo, mi dà una certa sicurezza.

Mentre sono per strada mi accorgo di avere voglia di gelato, così mi dirigo al negozio di alimentari vicino a casa.
Dove sarà il gelato alla fragola?
Bingo.
<< Ma che bisogno c'è di mettere il gelato sul quarto scaffale?! Se un nano lo volesse?>> comincio a lamentarmi io
<< Me lo sono sempre chiesto anche io>> mi dice una voce alla mie spalle, non vi dico il salto che ho fatto, mi giro rossa come un pomodoro
<< Ehehe... io vo.. c'è.. Ciao, mi chiamo Dylan, Dylan Torres>> allungando la mano al bellissimo ragazzo che ho davanti agli occhi: alto, rosso di capelli, occhi chiari.
<< Austin Gallagher, piacere di conoscerti Dylan>> dice sorridendomi... e intanto allunga il braccio per prendermi il gelato << Ecco fatto..>> continuando a fissarmi
<< Lavori qui? Perché mi sembri giovane, quanto hai 18 anni?>>
<< 17, in realtà. E no, non lavoro qui. Sono venuto a prendere dei surgelati, il mio ragazzo voleva cucinare sta sera.>> E siamo a tre.
<< Ottimo, vivete insieme? O avete solo la casetta libera?>> gli chiedo per niente scandalizzata, ma vedo che lui è rimasto. Probabilmente si aspettava che gli dessi del malato, beh ha trovato la persona sbagliata.
Prima che possa rispondere, ci raggiunge un ragazzo leggermente più basso di Austin( comunque più alto di me. Dannata bassezza), con due meravigliosi occhi blu, dei capelli neri come la pece, e un sorriso che illuminerebbe un cimitero.
<< Austin, li hai trovati?... Oh ciao>> sempre sorridendo, ha una voce troppo sexy
<< Ciao, sono Dylan Torres. Tu devi essere il ragazzo di Austin>>
<< Si, sono Jamie Milkovich>> allungandomi la mano
<< E per rispondere alla tua domanda, non viviamo ancora insieme, Jamie a casa libera, domani, è il nostro primo giorno di scuola. Andremo alla... aspetta ti faccio vedere la foto>> mi dice Austin
<< Anche io vado lì, ci vedremo spesso>> conquistando due sorrisi smaglianti dalla coppietta.
Due piccioni con una fava, la giornata sta prendendo la giusta piega, direi!
<< Probabilmente mi darete della pazza, ma.. vi dispiace se vi faccio alcune domande? Sapete ho un amico, si chiama Noah, anche lui è gay. Vorrei tanto trovargli qualcuno e quindi, avere degli amici che, diciamo, preghino nella sua stessa parrocchia.. sarebbe utile>> sono sfacciata come una volpe prima di cacciare, e faccio similitudini che non stanno in piedi.
<< Solo perché sei simpatica>> mi dice Jamie
Tombola.
<< Il mio numero. Se volete conoscermi meglio, e conoscere la mia ''banda">> allungando un bigliettino con scritto il numero.
13.40. Cazzo, Karina e Noah arriveranno tra poco.
<< Ora devo andare, è stato un piacere. >> baciando le guance di uno e poi dell' altro.
Dopo aver pagato il gelato, afferrato Joker, corro a casa. Appena arrivo noto una moto parcheggiata davanti al vialetto. Un momento, verde e nera.. questa è la moto di...
<< Dylan>>
Oh merda..
<< Prof, che piacere vederla>> rispondo con finta non curanza, ignorando il mio cuore che gioca a fare il ginnasta sulle parallele.
<< Kari mi aveva detto che eri a casa malata, con un forte mal di pancia. A quanto pare non cosi forte, visto che ti mangi...>> afferrando il mio sacchetto, << Gelato alla fragola>>.
<< E lei è venuto qui, solo per assicurarsi che non stessi mentendo?>> chiedo con scetticismo.
<< Volevo solo vedere come stavi...>>
<< E lo fa con tutte le studentesse? Siamo molto fortunate ad averla>>
<< In effetti... no>>
<< E quindi?... Perché è venuto? Non manco da una settimana, ne da un mese. Non c'era motivo di venire>> lo so, sono una stronza. Ma so' che non potrà mai accadere niente tra di noi, e non vedo perché starci male.
<< Me ne vado, allora>> girandosi e salendo sulla moto. Cosi, io mi avvio verso la porta.
<< Dylan, so' che forse è sbagliato dirtelo, ma...anche se non ti conosco, sento un legame tra di noi. Quindi mi sono preoccupato, quando non ti ho vista>>.
Perché deve essere tutto cosi sbagliato?
<< E questo che cosa vorrebbe dire? Lei non mi conosce, è vero. È un professore, perciò so che tra di noi non succederà mai niente. Perché soffrire, allora?>> ti prego, ti prego va via. Non cercare di convincermi. Ti scongiuro, mandalo via.
<< Dylan, ti prego.. lasciami almeno la possibilità di parlarne>>
<< No, se ne vada. Le assicuro che domani tornerò a scuola>> e con questo chiudo definitivamente la conversazione.
Appena sento la moto andare via, mi accascio sulla porta lasciandomi andare a un pianto liberatorio.
Possibile, è la seconda volta oggi.
Quando la mia migliore amica e Noah aprono, mi trovano in lacrime. Basta uno sguardo e capisco che finalmente posso sfogarmi.
Non penso niente di quello che ho detto ad Adam, ma non voglio affezionarmi a qualcuno, senza avere la certezza  che non lo perderò.
Quando finisco di raccontare quello che è successo con Adam, informo i miei "psicologi" dell' incontro avuto con Austin e Jamie. L' unica nota positiva della giornata.
Noah è al settimo cielo, e io cerco di stare meglio per lui. È difficile, ma ci provo almeno. Alle 20.00 Noah torna a casa, e sento di dover parlare con la mia migliore amica, ho bisogno di sapere cosa ne pensa.
<< Perciò... è venuto qui?>> incomincia lei
<< Si>>
<< Tesoro immagino come ti sei sentita, e come stai adesso>> e mi dà un abbraccio e un bacio sulla guancia
<< Io.. è solo che...>> evviva, non c'è due senza tre.
<< Ti prego non piangere. So che ti senti giù per questo, ma devi reagire?>> porgendomi la tazza di thè fumante.
<< E' solo che, io non penso sul serio quello che gli ho detto. Insomma, si penso che sia difficile stare con un professore, o comunque avere un qualche tipo di rapporto, al di fuori di quello scolastico. Ma non mi sono mai fermata, non davanti agli ostacoli. Che cosa può significare?>> bevendo il mio thè
<< Può significare due cose. La prima: non ti interessa veramente>>
<< E la seconda?>>
<< La seconda?...ti piace cosi tanto, che il pensiero di poterlo perdere, ti fa venire voglia di piangere per mesi interi>> mi dice con un sguardo deciso
<< Ma non lo conosco nemmeno>>
<< E allora fa quello che farebbe qualsiasi persona>>
<< Sarebbe?...>> chiedo allibita, insomma vuole parlare o no?
<< CONOSCILO, Dylan. Fallo nel modo più sincero e ottimista che puoi. Sempre se pensi che ne valga la pena>>. E con questo, la mia migliore amica, se ne va, lasciandomi con mille pensieri.
Tutta la sera la passo a pensare alla mia giornata. Vorrei capire davvero cosa mi succede, e forse Kari ha ragione, forse dovrei solo essere ottimista. Ma cosa faccio se per caso tutta questa storia va male? Non posso permettermi di soffrire di nuovo.
21.00-
Da: 3342631987
"So che è tardi, e probabilmente ti starai chiedendo chi sono. Anche perché non ti ho lasciato il mio numero. Comunque sono Austin Gallagher, il rosso  che hai conosciuto oggi al negozio. Io e Jamie volevamo chiederti una cosa. Si, ci chiedevamo s e domani, visto che andiamo nella stessa scuola, potresti dedicarci qualche minuto :D.  Facci sapere.
Un bacio. "
A quanto pare, qualcuno mi ha letto nella mente, e non ci penso un minuto a chiamarlo. Non prima di aver memorizzato il numero.
Bip,bip, bip... al terzo squillo sento la sua voce
"Ehi, scusa se ti abbiamo svegliato." In sotto fondo sento la risata di Jamie
" Non stavo dormendo. Comunque sono felice che mi abbiate scritto, perché pensavo proprio a voi"
"A cosa dobbiamo l'onore?" facendo ridere anche me
" Ho una proposta da farvi".
Mentre spiego ai due nuovi membri della mia terribile 'banda' (ok è patetico chiamarla così, comunque nessuno si potrà lamentare, voi esistete solo nella mia testa, e questo dopo tutto è il mio diario, non il vostro), tutto ciò che devono sapere, mi accorgo della cosa fondamentale. Io non so niente di loro, e cosi tra una chiacchera e l' altra, vengo a sapere una marea di cose.
Senza accorgermene si fanno le 23.30, e saluto i miei due nuovi amici, con la promessa di rivederli domani. Sono felice di aver trovato loro, per la prima volta mi sento una vera teenager, con una solida cotta, degli amici, e un padre assente a causa del lavoro.
La notte peggiore della mia vita. Piena di pensieri, che mi fanno esaurire le forze, ma la mattina so' esattamente quello che devo fare. Ci vorrà del tempo, ma ne vale la pena.
Appena arrivo a scuola, intravedo il mio pel di carota, e lo trascino di forza vicino al mio gruppo
<< Austin Gallagher, Jamie  Milkovich sono lieta di presentarvi, Karina Evans, la mia migliore amica>>
<< Piacere ragazzi>> stringendo la mano alla coppia.
<< Lui, invece è Aidan Harvey>>
<< Come butta?>>
<< Butta bene, fratello>> ottimo già fatto amicizia con Jamie. Almeno qualcosa va per il verso giusto
<< E ultimo, ma non per importanza. Lui è Noah Harvey>>
<< Ciao>>
Fatte le presentazioni, ci dirigiamo subito in classe. A fine lezione siamo già uniti, forse è cosi. Le cose migliori sono semplici e basta, oppure ti devi solo impegnare, per fare in modo che vadano bene.

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