Cap 4

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Difficile. Ecco l'unico aggettivo che mi viene in mente, se penso alla mia situazione attuale. Due settimane fa, dopo essere "uscita" con il mio professore, ho ricevuto una chiamata di gruppo. Pensavo che fosse una chiamata sciocca, come tutte quelle facciamo la sera, ma purtroppo, non fu così.
Dovete sapere che il padre di Jamie, l'uomo che la messo al mondo, è un maniaco, ubriacone e, all'occorrenza, spacciatore. Più di una volta, nell'arco di queste settimane, ho dovuto curare Jamie, quando arrivava a casa mia pieno di lividi. Fin da quando lui era piccolo, suo padre ha fatto avanti e indietro dalla prigione, violando  più volte la condizionale.
Ma quel giorno, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Quando ho accettato la telefonata, la prima cosa che mi ricordo è il chiasso che sentivo, e poi un gemito, come se qualcuno avesse appena preso un pugno in faccia. Poi, il silenzio.
Quando arrivammo  a casa di Jamie, vidi subito la macchine della polizia. Io e Kari, con sua madre, Noah e Aidan, non ci preoccupammo neanche un secondo del resto.
Ricordo la preoccupazione.
Fortunatamente, lo trovammo subito, con solo qualche livido.
Austin gli stringeva le spalle con un braccio, mentre il mio secondo migliore amico, vedeva suo padre che veniva trascinato via dalla polizia, per l'ultima volta.
Appena mi guardò negli occhi, capi tutto.
Chiamai mio padre, che prese il primo volo per tornare. I ragazzi passarono la notte da me. Non c'è bisogno di dire che nessuno dormì.
Il giorno dopo, quando arrivò mio padre, decidemmo di fare ricorso in appello. Dato che Jamie  non aveva nessun parente che potesse prendersi cura di lui, mio padre chiese di diventare il suo tutore legale. Lui si trasferì subito da noi.
Così, da una settimana a questa parte, ho dovuto aprire la mia casa al mio nuovo "fratello". Non credo che ci sia bisogno di dire, che è una fortuna, io e lui stiamo quasi sempre insieme. Mangiamo insieme, dormiamo insieme, guardiamo film, e scherziamo.
Tutta questa nuova situazione, ha leggermente incrinato, la mia attuale situazione con Adam. Ovviamente lui ha capito, anche perché a scuola Jamie ha cambiato residenza, che ora combacia con la mia, e numero di telefono. Senza contare che ora i voti li firma papà, e cosi il mio secondo migliore amico è costretto ad impegnarsi sul serio.
Ma sta sera, visto che papà è tornato al lavoro, ho concesso a Jamie di avere la casa libera per lui e Austin, a patto che non consumassero sul "nostro" letto.
Così io, mi ritrovo senza un tetto , per le prossime 12 ore, e quale modo migliore per impiegare tutto quel tempo, se non passarlo con un certo professore di mia conoscenza?
Appena arrivo in classe, con ben 20 minuti di anticipo, lo vedo intento a correggere dei compiti. << Se quello è il mio, voglio un 10!>> urlo.
Lui fa un salto dallo spavento, e io scoppio irrimediabilmente a ridere.
<< Ehi, io sono vecchietto, attenta a farmi prendere certi spaventi.>>
<< Hai 28 anni Adam, non 82>> spiego io con ritrovato equilibrio.
<< Sempre più vecchio di te sono... Comunque, deduco che non sei qui, con largo anticipo tra parentesi, solo per parlare della mia età>>
<< Esatto>> correndo verso la cattedra, e sedendomi su essa.
<< Quindi, a cosa devo la, più che gradita, visita?>> mi chiede con un filo di ansia nella voce.
<< Sai, dopo la gita nel parco, non ci siamo più visti, al di fuori dell' orario scolastico. Con il casino di Jamie e il resto. Cosi, siccome Jamie mi ha fatto promettere di lasciarmi la casa, per lui e Austin, ho pensato di approfittarne. Ti va di vederci sta sera, professore?>> chiedo con un' ansia che è tipica di me.
<< Sarà un' onore>> accarezzandomi un guancia. Ringrazio che la scuola si vuota.
Se devo essere sincera, il fatto che lui mi tratti così dolcemente mi piace, parecchio anche, ma non vorrei che la nostra diventasse un' amicizia. Cosi, mentre lui continua a guardami, io mi chiedo come fare per mettere in chiaro le cose. Ovviamente, dopo poco tempo, mi riporta alla realtà.
<< Ehi, a cosa stai pensando?>>
Io arrossisco. << A niente...>>
<< Lo sai, è scientificamente provato, che la gente non può non pensare a niente?>> mi dice sorridendo, poi mi solleva dalla cattedra e mi fa sedere sulle sue gambe
<< E poi sono curioso di saperlo, ora!.>>
<< Okay... stavo pensando a come farti capire una cosa...>> sussurro, in tremendo imbarazzo, per il fatto che sono seduta sulle sue ginocchia. Lui mi fa girare verso la cattedra, cosi che possa appoggiare la schiena al suo petto. Poi avvicina la bocca al mio orecchio.
<< E cosa dovrei sapere?>> con una nota di felicità nella voce.
<< Io non voglio essere tua amica>> gli dico con decisione.
<< Oh.. beh, grazie davvero>> scoppiando a ridere.
<< Ma che hai capito, volevo dire  che tu mi interessi molto di più di quanto mi possa mai interessare un' amico. Vorrei di più...>>
<< Tranquilla, anche tu mi interessi in modo più maturo>>, avvolgendo le braccia al mio ventre.
Mi sento al sicuro, ma il suo della campanella ci risveglia da quella situazione di tranquillità in cui ci siamo rifugiati. Cosi mi alzo dalla sue ginocchia e mi presto a sedermi al mio posto, quando Kari arriva, mi lancia uno sguardo eloquente. E io ricambio, soprattutto quando vedo che è mano nella mano con Aidan.
Speriamo che le cose si stiano aggiustando.
<< Bene Ragazzi, mettetevi seduti. Oggi guarderete un video>>, trovando l' approvazione di tutta la classe. << Prof, lei è un genio. Ci capisce sempre>> le urla un mio compagno.
<<  Eh già, sono ancora giovane. Io>> lanciandomi uno sguardo eloquente.
Stronzo, io gli ho suggerito, due giorni fa, di fare vedere un video. La pagherà, molto cara.
<< Ehi Dy... oggi sei libera? Dovrei parlarti di una cosa..>> mi sussurra Kari a metà lezione.
<< Certo, ma fino alle 19.30, poi devo lasciare la casa a Jamie... e mi vedo con... lui>> sicura che abbia capito.
Lei sorride, e poi annuisce.
È strana oggi, ma forse è solo una mia impressione. Ultimamente, con la storia di Adam, di Jamie  e tutto il resto, sento che io e la mia migliore amica siamo distanti, e questa è il problema che devo risolvere per primo.
Finita la lezione, ci dirigiamo a ginnastica, una delle mie materie preferite. Un'ora intera a giocare solo a pallavolo, si può chiedere di meglio?!.
***
Quando arrivo in classe, tutta sudata, noto che sul mio banco c'è un bigliettino. Corro subito ad aprirlo. Quello che vedo mi fa perdere due o tre battiti. Con una calligrafia a dir poco perfetta, trovo un messaggio di Adam.
"Ci parliamo di nascosto da settimane, e mi sono accorto solo ora, che tu non hai il mio numero di cellulare. Eccolo: 3367064936.
Passa una bella giornata, ti passo a prendere a casa tua alle 20.00 in punto, per rispettare il volere del tuo coinquilino :D.
Ps: Si so fare delle faccine.
Adam."
Arrossisco, e mi sbrigo subito a mettere via il biglietto incriminato. Le ultime due ore passano in un baleno, e appena suona la campanella, trascino il mio gruppo fuori da scuola, e ci dirigiamo ognuno alle proprie case.
Una volta arrivata a casa, ignoro completamente il povero Joker, che si consola facendo le feste a Jamie, e mi fiondo in camera, a incorniciare il biglietto. Sembra poco, ma per me vale più di mille diamanti. È scritto da lui, e mi fa battere il cuore come niente al mondo.
Un lieve picchiettare sulla finestra, mi riporta alla realtà.
Vedo la mia migliore amica che mi aspetta vicino alla finestra, così apro e mi siedo affianco a lei sul tetto.
<< Sento che qualcosa sta cambiando, Dy>> rompendo il silenzio.
<< Vuoi dire che finalmente stiamo crescendo?>> scherzo io. Ma non vendendola ridere mi preoccupo,<< Kari va tutto bene? Pensavo che fossi felice ora che stai con Aidan...>>
<< Si, sono felice. Finalmente ho un fidanzato, mia mamma sta con tuo papà. E abbiamo la nostra compagnia...>>
<< Ma? So che c'è un "ma"..>> mi sta spaventando. Quando il mio "raggio di sole" è triste, lo divento automaticamente anche io.
<< Ora ho tutto quello che desidero. Questo significa che ho qualcosa da perdere..>>scoppiando in lacrime.
Ricordate quando ho detto che Karina è la persona più forte che conosco? A volte, anche lei, crolla.
Questo mi fa stare male, è mio il compito di farla stare meglio.
<< Karina>> le dico afferrandola per le spalle, << Adesso tu mi ascolti. Noi, e non parlo solo di te e me, ma di tutti noi. Io, te, papà, tua mamma, Aidan, Noah, Austin e Jamie, possiamo farcela a rimanere uniti. Siamo forti! Noi possiamo farcela, Kari>> le dico con tutta la convinzione che ho in corpo,<< Ci vogliamo bene, ci conosciamo, perché mai dovremmo separarci?!.>>
Cavolo, se la mia roccia vacilla, come farò io?!
<< Va bene, Dy. Ma non piangere>>
<< Non sto piangendo>> le dico, convinta.
<< E allora perché ti escono le lacrime?>> mi informa la mia migliore amica sogghignando.
<< È il vento>> scoppiando a ridere definitivamente, << A parte gli scherzi. Andrà tutto bene, Karina. Te lo prometto.>>
<< Mi fido di te, Dylan>>
<< Allora che fai di bello stasera?>> le chiedo dopo un po'.
<< Ehm... che ore sono?>>, guardo l'orologio, << ehm.. le 16.00>> le dico con calma.
<< Allora tra quattro ore viene Aidan, a mangiare da me. Mamma è andata da tuo padre per fargli una sorpresa>>
<< Io tra quattro ore sarò a mangiare da Adam..>>
L' urlo che tira Karina, mi fa quasi cadere dal tetto, e allarma a morte il mio coinquilino.
<< Dylan, stai bene?>> mi chiede Jamie allarmato.
<< Sì, sta deficiente urla senza motivo>>
<< Senza motivo?! Stasera Dy dormirà da Adam>>
Secondo urlo. Sta volta da parte de mio secondo migliore amico.
<< Ma siete completamente suonati?!?!>>, dio il manicomio è una vacanza per loro,<< Che poi, chi ha parlato di dormire?>>
<< Scusa, se io e Austin siamo qui...>> dice uno
<< E da me, c'è Aidan...>> continua l' altra
<< Tu dove pensi di andare?>> chiedono all' unisono,<< ...Cazzo...>>.
Dopo una mezz'ora rientriamo e io preparo una borsa con un cambio e i libri per domani. Dopo l' appuntamento, chiederò ad Adam di accompagnarmi da mia zia, sempre che non sia partita, per chissà quale viaggio.
Non è proprio mia zia, è la zia di mio padre. Ha tipo 70 anni, o giù di lì. È molto anziana, m questo non le impedisce di partire, ogni tre mesi, per un viaggio in un posto esotico.
<< Dylan... posso parlarti?>> mi chiede Jamie, dopo essersi seduto sul letto
<< Certo... c'è qualcosa che non va?>> sento che è agitato, lo conosco ormai
<< No, no va tutto bene... volevo solo ringraziarti per questa bellissima casa. Grazie a te, ora è diventata anche casa mia. Tu mi hai donato una famiglia, e così mi sono scervellato tanto per trovare un regalo, per sdebitarmi>>
<< No, non voglio un reg...>> ma prima di finire la frase, lui mi interrompe.
<< Sh... dopo ore e ore passate a pensarci, ho deciso che il regalo migliore sono proprio io, non nel modo che credi tu. Voglio che ti sappia che da ora, per me sei una sorella>> asciugandosi le lacrime,<< insomma tu mi hai dato una famiglia, è giusto che io te ne restituisca un pezzetto>> tirando su con il naso.
<< Oh Jamie...>>scoppiando a piangere, correndogli in braccio, e stringendomi a lui. Stiamo così per un po', e finalmente mi godo il calore di un abbraccio con il mio nuovo fratello.
<< Ora prepariamoci, tra 3 ore arriva il mio ragazzo, e io puzzo ancora>>
<< Ok, fratellone... andiamo>>.
Finita la "valigia", scelgo i vestiti. Jeans scuri, modello sigaretta, una maglia a maniche corte della mia band preferita, i 30 seconds to Mars, felpa nera e giacca di pelle. Per le scarpe, opto, per uno stivaletto nero, con il tacco non molto alto. Collana argento, con scritto "Dreamers". Poi mi fiondo in doccia, e mi lavo i capelli, scegliendo poi, di farmi i boccoli.
Dopo essermi vestita e sistemato i capelli, mi trucco: una linea di eyeliner azzurro e lucidalabbra rosa pelle, e uno spruzzo di profumo.
Quando scendo, trovo i miei migliori amici in una posizione più che compromettente. Jamie è seduto sul divano, mentre Austin è a cavalcioni su di lui, si stanno baciando appassionatamente. Il primo ha le mani sul sedere del rosso, mentre quest'ultimo le adagia sul collo del fidanzato. È più forte di me, così gli scatto una foto, e poi mi schiarisco la gola.
<< Io sono pronta... come sto?>>
<< Molto bene, piccola>> mi dice Austin, per niente in imbarazzo, poi si avvicina e mi scocca un bacio.
<< Sei bellissima Sorellina>>
Loro sanno che con me possono farsi trovare in queste posizioni, perché li trovo dolcissimi.
Da: Adam
"Ehi, sono qui fuori. Ti aspetto :-*"
A: Adam
"Arrivo, prof <3"

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