Cap 20

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L'ambulanza ci mette poco ad arrivare.

In ospedale viene subito intubata, mentre un infermiere mi chiede i dettagli.

<< Stavamo parlando, quando ha iniziato ad agitarsi. Ho visto che le mancava il respiro, così mi sono allungata per prenderle l'inalatore, ma lo aveva dimenticato a casa. Un attimo ed era svenuta. Ho subito chiamato voi>> racconto, cercando di rimanere calma.

Mentre attendo che mi dicano qualcosa, chiamo gli altri, che si precipitano in ospedale. Ancora in pigiama!

<< Che diavolo è successo?>> mi chiede Austin, mentre tiene tra le braccia un Jamie particolarmente angosciato.

Racconto tutto quello che mi ha detto Dylan, fino allo svenimento. Vedo la rabbia attraversare gli occhi di Austin, ma nessuno di loro mi sembra particolarmente scioccato dalla storia di Adam.

<< Perché nessuno di voi mi sembra sorpreso?>> chiedo furiosa. Li vedo sbiancare in un attimo.

<< Lo sapevamo>> risponde Austin, con rancore.

<< Cosa? E non lo avete detto a Dylan?>> mi trattengo dall'urlare, perché siamo in ospedale.

<< Amore... cerca di capire. Avevamo promesso>> spiega Aidan

<< Con la promessa che le avrebbe detto tutto!>> continua Austin, sempre più in collera. Fortunatamente ci pensa Jamie a calmarlo, stringendogli la mano.

E subito vedo le spalle del rosso rilassarsi.

<< Gli mando un messaggio. Non mi importa che abbia sbagliato, Adam deve saperlo>> commenta Austin

<< Qualcuno ha avvisato Leon?>> chiede Noah

<< Appena è arrivata l' ambulanza>> informa Jamie.

<< Vado a prendere un caffé.. Vi porto qualcosa?>> chiede Noah, dolcemente.

<< No, ti ringrazio. Andate a prendere un po' d'aria. Vi vengo a chiamare, appena so qualcosa>>

<< Non capisco cosa stiano aspettando>> sbotta Jamie, sempre più preoccupato.

<< Amore, devi stare calmo. Andiamo a prendere un po' d'aria>> detto questo, Austin trascina il moro fuori.

Austin è un ragazzo meraviglioso, ma solo con Jamie e i loro amici. Fuori dal nostro gruppo, tutti hanno paura di lui, è freddo, dà risposte taglienti, e non si sbilancia più di troppo. Ma, appena i suoi occhi si posano su Jamie, tutto cambia, addolcisce lo sguardo, abbassa il tono di voce, e si rende subito disponibile.

Non molto tempo dopo, arriva il medico. Ci dice che Dylan si è svegliata, e che vorrebbe vederci, ma possiamo entrare solo un alla volta.

Il primo a entrare è Jamie, visto che sembra il più agitato.

Noah e Aidan escono a fumare con Austin, mentre io aspetto il mio turno. Con la coda dell'occhio, vedo Adam entrare. E la furia si fa strada in me.

<< TU!>> esclamo, vendendolo sbiancare. << Che diavolo sei venuto a fare?!>>

<< Voglio vederla>> esclama

<< Non credo proprio, hai già fatto abbastanza! >> continuo, fuori di me. << Le hai mentito spudoratamente...dopo averle fatto credere di essere un ragazzo sincero. Ma guardati, hai 28 anni, ma sei più infantile di qualsiasi ragazzo di 12>>

<< Kari, è una storia lunga... che devo raccontare prima a Dylan. Non di certo a te>>

<< Non sperare di avvicinarti a lei!>> rispondo io, << Tradisci la mia fiducia, e te la faccio passare. Tradisci quella della mia migliore amica, e ti spezzo le gambe. E tu lo hai appena fatto!>> detto questo, me ne vado.

Raggiungo Aidan e Noah.

***

POV ADAM

Vedo Kari andarsene, e crollo sulle sedie. E' stata un serata di merda!!

<< Sei venuto>> mi dice una voce, che riconosco essere di Austin.

<< Ciao Austin>> saluto io, sconsolato. << Sei qui per urlarmi addosso, anche tu.>>

<< No. Io sonopiù tipo da frasi glaciali e concise>>

<< Spara>>

<< Adam. Fattelo dire, sei stato un coglione! Te lo avevo detto, questa situazione ti sarebbe sfuggita dalle mani. Ma tu hai voluto fare il furbo>>

<< Non ho voluto fare il furbo>>

<< Andiamo! Allora perché non le hai detto tutto subito>> mi chiede, senza scomporsi. << Tu non sei stato sincero. Ora affronta le conseguenze, con TUTTO ciò che ne comporta>>

<< Kari mi odia, e anche Dylan. E tu... mi odi?>>

<< No, io ti rispetto troppo... Oh meglio, rispetto l'uomo che penso tu sia. Fa la cosa giusta!>>

<< Ci sto provando>>

E poi succede una cosa che non avrei mai immaginato, Austin passa un braccio oltre le mie spalle e mi stringe.

<< Sei una bella persona Adam. Sei riuscito a farti volere bene da tutti, da me sopra gli altri. Dopo Dylan, ovvio- riesce anche a strapparmi un sorriso- quindi confido in te. Dylan è la mia migliore amica, io voglio proteggerla, esattamente come faccio con gli altri del gruppo, e con Jamie. Non permetterò a nessuno di minare alla felicità di coloro che amo. Non deludermi>>

E poi se ne va, lasciandomi ai miei pensieri.

Devo trovare un modo per farmi perdonare, non posso assolutamente perderla.

Quando io e Angelika ci siamo lasciati, non sapevo come andare avanti. Per due anni mi sono concentrato sul lavoro, a mala pena parlavo con Lukas.

A giugno mi hanno chiamato per venire a insegnare qui, e ho accettato senza riserve. Volevo cambiare aria.

Improvissamente sento tutta la stanchezza accumulata, e in poco mi addormento sulle sedie.

Vengo svegliato da qualcuno che mi accarezza il braccio.

<< Ti sei svegliato, finalmente >> sussurra Leon.

<< Leon, l'hai vista? Ti giuro, non volevo che andasse così...>> sono una macchinetta. Voglio spiegargli tutto, ma lui mi interrompe.

<< Ho già visto Dylan, mi ha detto tutto. Ora ci sono Melinda e Austin con lei.

Io volevo parlare con te, hai la faccia di uno che ha bisogno di parlare con un amico >> mi spiega. Sembra calmo, per niente arrabbiato, e senza pensarci comincio a raccontare.

Gli racconto dell'incontro con Angelika, e del viaggio di ritorno, del messaggio di Austin, e della mia conversazione con lui e Karina.

Non so perchè, ma alla fine mi sento più leggero.

<< Non avrei mai voluto che stesse male >>

<< Dylan non è stata male per te. Lei ha dimenticato l'inalatore, e si è semplicemente agitata. Non è colpa tua, a differenza di quello che ti ha detto Kari >> mi tranquilliza lui.

<< Perchè non sei arrabbiato? >> chiedo sconvolto.

<< Adam, sono un adulto. Dylan è stata esagerata. Tu hai un passato; Cosa pretende? Che tu cancelli tutto quello che hai fatto prima di conoscerla? >> mi dice, scherzando << E' stata esagerata, e non credo che tu abbia fatto male ad aspettare. Sarebbe stato meglio se l'avesse saputo in un altro modo, ma non poteva costringerti a parlarne. Sai, ho avuto altre donne, dopo la mamma di Dylan. Tutte interessate al perhé avessi divorziato, ma non volevo di parlarne, essendo una cosa privata. L'avrei raccontato con i miei tempi>>

<< Ma le ho mentito>> sospiro.

<< Hai omesso una parte dolorosa della tua vita, è normale>>

<< Ora lei non  si fida più di me>>

<< Allora portala a farlo di nuovo>>

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