Cap 13

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<< E quindi sua madre è già qui? Non doveva arrivare la settimana di Natale?>>

<< Si, ma credo che sia lecito fare una sorpresa al proprio figlio, o no? E poi io e Adam troveremo un altro modo per vederci, non è così grave?>>

<< NON E' COSI GRAVE?>> scatta lei, tirandomi un coppino, << tu e lui siete nella fase luna di miele, dove dovreste solo baciarvi e rotolarvi nel letto per fare porcherie di ogni genere>>

<<Fare porcherie? Rotolarci nel letto? Kari! Adam ha 28 anni, non è un ninfomane. In più il nostro rapporto è basato su altre cose, come parlare e conoscerci>>

<< Certo.. dillo al succhiotto che hai sul collo>> commenta lei, con un ghigno.

<< Tu ne hai uno identico! O vuoi farmi credere che sei rimasta a dormire da sola questo weekend, quando tua madre non c'era?!>>

<< Touché>>

Appena arrivate a casa, pranziamo con un bel piatto di pasta, e poi ci mettiamo sotto con lo studio. In tutta onesta, era un bel po' che non passavamo del tempo da sole, io e lei. Tra Adam, Aidan, i nostri genitori, la scuola e i nuovi amici, non troviamo mai il tempo.

<< Dylan, la seconda è B?>>

<< Eh?.. Ah sisi... Senti, sei i nostri genitori si sposassero... noi da chi dovremmo andare a vivere?>>

<< E mentre fai matematica, tu ti metti a fantasticare così? Sei unica!>> mi dice, ridendo, << Comunque non so darti una risposta>>

<< Sono una ragazza piena di sorprese!... Tu preferiresti rimanere a casa tua? Perché se devo essere onesta, io già divido la stanza con Jamie...In tre potremmo morire >>

<< Saremo una vera famiglia, alla fine>>

Una vera famiglia? Il desiderio che esprimo ogni giorno.  Quando era bambina, poco dopo la partenza di mia madre, mio padre mi aveva portato una giornata al parco, e ovunque mi girassi, trovavo famiglie felici e sorridenti. Erano tutto ciò che io avevo perso. Una madre, una sorella era tutto ciò che desideravo in quel momento.

Adesso, però, sono a un passo da ottenerla, e so finalmente come ci si sente ad avere tutto ciò che si desidera.

<< Stasera torna tuo padre? >> mi chiede Adrien, risvegliandomi dai miei pensieri.

<< Si, dovrebbe arrivare per cena. Adesso che ci penso, devo chiamare Jamie e chiedergli di fare la spesa, appena torna da casa di Austin>>

<< Io stasera ceno con i genitori di Aidan>>

<< Buona fortuna>> rispondo, scoppiando a ridere, fino alle lacrime.

<< Magari sono delle brave persone... Felici che il loro figlio sia innamorato>>

<< Oh... ma non lo metto in dubbio. Io mi riferivo all'imbarazzo che proverai>>

<< Guarda che dovresti fare poco la simpatica, visto che tra poco toccherà anche a te>> mi punzecchia lei.

<< Touché>>

Non so come mi sentirò, nel momento che conoscerò la mamma di Adam, ma se fosse davvero come la descrive lei, allora sarò davvero in difficoltà. La cosa che mi agita di più è la sua possibile reazione, davanti alla mia età.

<< Ora è meglio che vada, ci vediamo domani mattina. Andiamo a scuola tutti insieme?>>

<< Sisi, avvisa tu gli altri. Buona cena, tesoro>>

A: Jamie

"Jamie ricordati di fare la spesa, oggi torna Papà <3 Ci vediamo a casa, e saluta il MIO Austin"

Dopo aver mandato il messaggio, riordino la cucina, e pulisco il bagno. Tenermi occupata è il modo migliore per non pensare a Adam, o meglio, alla madre di Adam.

Da: Jamie

"Sarà fatto! A dopo Sista <3 ( Austin è MIO)"

A: Jamie

" Chiamami ancora Sista, e ti spezzo le braccia xD"

***

<< Dylan, sono le 6.40. E' ora di alzarsi>>

Finalmente, dopo molto tempo, mio padre mi sveglia per andare a scuola.

Vestita e truccata, corro in cucina per fare colazione.

<< Papà mi devi firmare l'8 in Storia>> gli dico, mentre mangio i miei cereali.

<< Avete ancora il libretto dei voti? Pensavo non ci fosse più>> risponde, continuando a sorseggiare il suo caffè.

<< Sisi, ora sbrigati... devo andare a scuola>> gli dico, dandogli un colpo sul braccio, per fare in modo che sia dia una mossa. << Jamie? E' in bagno da 20 minuti>>

<< Si starà facendo bello per Austin>> mi dice, firmando il mio voto.

<< Grazie, ci vediamo dopo>> lo saluto, dandogli un bacio, << JAMIE DATTI UNA MOSSA!>>

<< Arrivo! Ciao Leo.. Papà>>

Quando, finalmente, mio fratello si degna di arrivare, usciamo di casa e troviamo i nostri amici già pronti ad andare.

Durante il tragitto ci mettiamo a raccontare le nostre serate, ridendo e scherzando. Devo dire che senza verifiche che incombono, il clima si è notevolmente rilassato, e dopo tanto ci godiamo la nostra compagnia.

<< Ragazzi, perché sono tutti fuori?>> ci chiede Karina.

<< Vado a vedere, aspettate qui>> risponde Jamie, avvicinandosi alla folla.

Dopo pochi minuti veniamo a sapere che un tubo si è rotto, allagando tutta la scuola, e che le vacanze di Natale cominceranno con una settimana di anticipo!

Magari succedesse tutti gli anni.

<< OMG!>> urla a un certo punto Noah, << io mi sono svegliato presto, per niente?>>

<< Non disperarti, avrai una settimana per recuperare>> comunica Austin.

Da: Adam

"UN TUBO ROTTO! Non avrei mai pensato che sarai stato tanto felice, per una cavolata del genere. Tra 10 minuti fatti trovare all'inizio della via, voglio passare una giornata soli!"

Sento il cuore uscirmi dal petto... Ed è così tutte le volte che lo vedo, o lo sento. Se penso a una giornata solo con lui, rischio di cominciare a saltare dalla gioia.

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