Capitolo 4: "Doppia personalità"

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Non riesco a dormire. Cambio posizione del letto ogni cinque minuti. Sbadiglio, perché ho sonno, ma non riesco a dormire. Provo a vedere se 45 è sveglia, il suo letto è... vuoto.
Penso che sia andata in bagno, ma, passati già dieci minuti, decido di andarla a cercare.
I corridoi sono così bui, prendo una torcia e comincio la ricerca.
Passo per l'atrio, e c'è un silenzio inquietante. Sale l'angoscia, mi sento seguita.
Inizio ad accelerare il passo e il mio battito cardiaco accelera. Sento quei passi provenire da dietro di me ed io inizio a correre.
"Aspetta!" Urla il mio inseguitore "Sei in pericolo!".
Io riconosco subito la voce, e proprio quando sto per salire le scale verso il secondo piano, mi volto esclamando il suo nome:
"Numero 3! C-che ci fai qui?"
Lo illumino con la torcia, e oltre che notare i suoi capelli color smeraldo tutti spettinati, guardo il suo pigiamone che avrà due o tre taglie in più della sua stazza.
"Eccoti!" Mi dice "Torniamo in stanza, ho un brutto presentimento... perché sei uscita?"
"E tu come sai che io sono uscita dal dormitorio nel bel mezzo della notte?"
"Era una sensazione, sapevo che stavi per incontrare il pericolo"
"Il... pericolo...?"
Non capisco quel che mi sta dicendo. Alzo gli occhi al cielo e continuo a parlare "... ma numero 3, la mia compagna di stanza non la trovo più! Sono uscita solo per cercarla, poi questo è un luogo più che sicuro!"
"No..."
Numero 3 mi afferra la mano, con una forte presa e mi trascina verso la mia stanza, ma un qualcosa, che viene lanciato, sfiora i miei capelli, e poi il viso del mio amico, fino a crepare il muro che si trova di fronte a noi. Illumino quella parete, e vedo incastrate un paio di forbici dalle lunghe lame. Forbici di ferro, a mio parere minacciose.
"Dove pensate di andare?!" Grida una voce cupa e femminile.
Io e 3 facciamo per voltarci, ma in un millesimo di secondo ritroviamo una ragazza dietro di noi, vicina al muro, pronta a prendere le sue forbici che aveva lanciato.
Punto di nuovo la torcia verso la strana tipa e vedo davanti a me Numero 45.
Io grido il suo "nome", ma lei, voltandosi, non sembra la tipa timida e impacciata di prima, è diversa. Occhi rossi come il sangue, vestiti strappati, capelli più spettinati di prima e una lunga lingua che esce dalla bocca. Una giovane e spaventosa donna con in entrambe le mani due forbici.
"E chi cazzo sarebbe questa numero 45? Mi stai prendendo per il culo?" Mi chiede sbraitando la ragazza.
"N-no!"
Si avvicina velocemente a me e mi punta una delle due forbici facendomi diverse domande: "Dove sono? Chi siete voi? Faresti meglio a dirmelo entro cinque secondi, o ti taglio a fettine KYHAHAHAHAHAHAHHA!"
Le rispondo immediatamente, e la ragazza inizia a credermi.
"Dunque l'altra me è diventata un numero, ahahah! E io che pensavo che sarebbe rimasta nella Future Foundation!"
"Future... Foundation? L' Altra me?" Ripete numero 3 "Aspetta, allora se sei la doppia personalità di numero 45, vuol dire che non condividete gli stessi ricordi, e vuol dire che magari qualcosa del passato ti è rimasto impresso nella mente!".
"Beh... può darsi..." Dice la nemesi di 45 mentre dondola col bacino.
"Allora" le chiedo speranzosa "Ricordi i nostri visi? Ci hai mai visti prima?"
"Mh... no" Risponde seccata "C-comunque il mio nome è Genoicider Jack" Dice con aria di superiorità.
Poi le parte uno starnuto talmente forte da crollare a terra.
"Genoicider, tutto bene?" Accorro da lei e cerco di svegliarla, ma una volta aperti gli occhi, capisco che non è più la ragazza di prima, ma è tornata la solita maldestra e riservata.
"Oh..."
"Numero 45! Tutto bene?"
"S-sì, credo... ma perché non sono nella mia stanza?"
Io e numero 3 ci fissiamo un'attimo, come per dire "Ah se non lo sai tu, non capisco perché tu non lo debba sapere"
Io aiuto 45 ad alzarsi e la riporto in stanza, con 3 che ci segue. Una volta averla messa a letto, esausta e confusa, faccio per chiudere la porta, ma sulla soglia c'è l'altro che mi aspetta.
Io lo guardo e capisco che c'è qualcosa che non va: "Hey, tutto bene?" Gli chiedo.
"No" risponde con le braccia conserte "Future Foundation... non mi è nuovo questo termine..."
"Sai" dico "Penso che Genoicider abbia dei ricordi legati al passato di numero 45, magari ci potrebbe essere d'aiuto".
"Hmpf... quella pazza non deve farsi più rivedere"
Io mi avvicino a lui di qualche passo "E perché? Lei ci sarà d'aiuto! Sa tutto quel che per noi sono ricordi bui e sfocati!"
"Ho timore..."
"Timore di che cosa?" Gli chiedo a bassa voce per non svegliare numero 45.
Lui si avvicina e mi ritrovo con la mia testa appoggiata sulla sua spalla, e il mio busto circondato e stretto dalle sue braccia.
Io inizio ad arrossire e a tremare. Qualche secondo di silenzio e poi riprende a parlare: "Non voglio che tu sia in pericolo".

-WHO ARE YOU?- An Italian Danganronpa fanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora