Capitolo 24: "La studentessa modella"

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"Numero 2! Numero 2!"

Mi sveglio, inizio a vedere offuscato, poi le immagini che si trovano davanti a me diventano più nitide.

Mi trovo in camera di Numero 3.
Ci fissiamo un attimo. Riesco a vedere il suo viso in penombra. Una tenue luce bianca, proveniente dal corridoio, illumina di poco la stanza.

Poi inizio a riconnettere la mia mente alla situazione in cui mi sono ritrovata.
"Numero uno..." dico sottovoce.
Al ragazzo di fronte a me scende qualche lacrima, sussurrandomi "Non c'è più".
Inizio a vedere sfocato, poi sento le mie guance lentamente bagnarsi.
Io non muovo ciglio. Ormai più la mia vita va avanti, più sono convinta del fatto che tutto ciò quel che sta accadendo è solo un sogno, un pessimo sogno.
"Numero 2..." mi dice dispiaciuto lui, asciugandomi le lacrime con il suo pollice. Avvicina lentamente il suo viso al mio.
Io finalmente dico qualcosa di sensato a Numero 3.
"Che ore sono?" Chiedo sempre con un filo di voce.
"Quasi le otto del mattino" mi risponde.
Un lieve odore di bruciato si espande per la scuola, raggiungendo anche la sua stanza.
"I corpi... Numero 1..." sussurro "Stanno tutti ardendo"...


...


Numero 45...


Ragazzi...

Dopo essermi preparata, scendo giù con i sopravvissuti in palestra e noi tutti ci riuniamo lì.
Siamo io, Numero 3, 3421, 279, 786, 437 e altri quattro ragazzi.

Scendere le scale non è mai stato così faticoso, dopo tutto quel che è successo. Ogni passo che faccio è sempre più pesante.
"Numero 2... " mi dice lui accarezzandomi la testa "Andrà tutto bene".
Cos'altro doveva dire in fondo?

Ed eccoli lì, i nostri amici e qualche volto nuovo.

Una ragazza dai capelli biondi e vestita elegantemente guarda in basso terrorizzata.

Una ragazza si copre gli occhi con la sua frangia e, guardando in basso, continua a sistemarsi i suoi lunghissimi capelli neri.

Un ragazzo, vestito in modo casual, estrae la pistola che aveva raccolto tra le armi ieri.

Una ragazza, dai capelli spettinati e un seno abnorme ci fissa.

Un minuto di silenzio.
Ci fissiamo tutti a vicenda.
Il clima è più freddo del solito...
Ecco arrivare la preside e quell'Izuru...

Lei ci sorride.
"Eccoli! Hai visto Izuru?" Chiede lei al ragazzo "Guardali come sono felici! Felicemente disperati! Era poi ovvio che tra questi ci fossero anche i sopravvissuti di alcuni killing games! Non è fantastico?"

Kamukura non risponde. Ci fissa con quello sguardo gelido e poi dice sottovoce: "Noioso..."

"Ahah! Come sei simpatico! Vabbe' lasciatemi presentare! Il mio nome è Junko Enoshima, la ragazza più bella e più stilosa di tutto il mondo, ovvero la creatrice di tutto ciò! Upupupupu, non è stato divertente?"

Junko Enoshima...
Tutti a sentire quel nome ci turbiamo.

Junko Enoshima, già sentito questo nome...

Lei inizia a ridere, ridere di gusto, a crepapelle, per la nostra disperazione.
Questa volta non cascano lacrime dai miei occhi, ma anche agli altri.

"Allora!" Ci dice bella contenta "Volete ora scoprire la verità?"
Numero 3421 ruggisce: "Sì, e falla finita!"

Non posso ancora immaginare che in soli cinque mesi questa scuola sia diventata un incubo.

"Come avevo detto, il mio nome è Junko Enoshima, sono la Super Highschool Level Gal Student! In poche parole una modella! Ahah! Divertente no?"

"Perché fare tutto questo?" Grida la ragazza dai capelli biondi piangendo e mettendosi in ginocchio.

"Perché voglio ottenere da questa esperienza la vostra disperazione!"

E in cinque mesi ci è benissimo riuscita.

"Pensate seriamente che siano passati cinque mesi?"

"INVECE DI FARCI DOMANDE, RACCONTACI TUTTO DALLA A ALLA Z! PUTTANA!" Urla con la sua voce di un ragazzo straziato quello con i capelli quasi rasati.

"Okay... " Risponde con un espressione neutra Junko.

(Un capitolo molto corto giusto per creare suspence)

-WHO ARE YOU?- An Italian Danganronpa fanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora