D8 - Goldstein's

607 83 123
                                    

Gennaio 2027

I raggi appena tiepidi del sole di mezzogiorno accarezzavano la neve ammassata sul ciglio della strada, quando un'Audi blu notte svoltò nel parcheggio di una piccola tavola calda sotto il ponte dell'autostrada.

Dave aveva guidato tutta la mattina per raggiungere il luogo indicatogli da Rebecca, la segretaria del Dott. Marcellus Mareani, l'uomo che gli era stato consigliato nella misteriosa lettera comparsa nella buca della posta la vigilia di Natale; l'uomo che doveva risolvere un problema impossibile e che ora lo attendeva in quella modesta e spartana tavola calda di nome Goldstein's; lo stesso uomo per il quale aveva mentito a sua moglie, inventandosi un impegno di lavoro urgente ed imprevisto che necessitava della sua attenzione.

Non amava mentire, ancora peggio quando si trattava di farlo con Ellen, ma le disposizioni erano state chiare ed incontestabili.

Spense il motore ed infilò i guanti prima di scendere, nonostante l'orario e la giornata piuttosto buona la temperatura era molto bassa, tanto da farlo rabbrividire dalla punta del naso fino al fondo della cartellina porta documenti che aveva con sé.

Dave si strinse nel lungo cappotto grigio e si schiacciò in testa il pesante cappello di lana, dirigendosi a passi decisi verso la breve scalinata che portava alla tavola calda, proprio sotto la grande insegna luminosa al neon dall'aspetto alquanto vintage.

Il suo ingresso venne annunciato dalla campanella posta sulla porta a vetri, ma giusto un anziano signore seduto ad uno degli sgabelli del lungo bancone rosso si prese il disturbo di voltarsi per osservare il nuovo avventore.

Ad accoglierlo invece, furono i rumori ovattati provenienti dalla cucina, il chiacchiericcio distratto dei pochi clienti ed il piacevole calore proveniente dal bruciatore a colonna al centro del corridoio.

Dave si tolse i guanti ed il cappello, provando ad aggiustarsi i capelli ammaccati mentre cercava con lo sguardo la persona che doveva incontrare. Aveva visto una sua foto sul sito, quindi era abbastanza sicuro di riuscire a riconoscerlo subito.

Quarto tavolo dall'ingresso, quello con i divanetti di pelle, il posto davanti al grande finestrone che dava sul parcheggio.

«Buongiorno» salutò avvicinandosi dov'era seduto un uomo in giacca e cravatta che aveva sicuramente superato la cinquantina.

La barba ed i capelli erano perlopiù grigi con qualche macchia di nero che tenacemente rifiutava di darsi per vinta; il viso largo piuttosto squadrato e la fronte spaziosa facevano da cornice ad uno sguardo arguto che sembrava studiarlo con attenzione.

L'uomo gli strinse la mano con una presa energica e decisa. «Lei dev'essere il sig. Dunst, piacere. Io sono il Dott. Marcellus Mareani, prego si sieda» esordì, indicando il posto davanti a lui.

Dave lasciò la cartellina sul bordo del tavolo e si spogliò del lungo cappotto grigio invernale.
«Posso?» chiese il Dott. Mareani accennando al porta documenti di plastica.
«Certo, li prenda pure» rispose un po' in soggezione il giovane uomo appena messosi comodo.

«Non sia così teso giovanotto, mentre do un'occhiata a questi potremmo ordinare il pranzo, se per lei non è un problema» disse estraendo il plico di fogli dalla cartellina. «Spero abbia appetito, la cucina qui è davvero deliziosa.»

Una ventina di minuti dopo una donna di nome Norma, la proprietaria del Goldstein's, portò quanto ordinato dai due uomini.
«Ecco a voi signori, spero sia di vostro gradimento» sorrise adagiando i piatti e le posate al centro del tavolo.
«Grazie, Norma» disse Marcellus, mettendo momentaneamente via i documenti per fare spazio alle pietanze.

THE SMS GAME (Romanzo Social)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora