Cigarettes, Liquor, Sweet as Sugar (yoonkook)

No Answers

[Pov Jungkook]

Arrivai alla conclusione che Suga era un bugiardo patologico. Gli credetti, all'inizio, quando mi disse di lavorare in quell'hotel. O almeno fino a che non ci ebbi riflettuto. Voglio dire, avrebbe avuto senso se non mi fossi fatto delle domande a riguardo. Ma comunque nessuna di queste domande ricevette una risposta.

Non sapevo quanti anni avesse, ma non sembrava essere poi tanto più grande di me. Onestamente, sarebbe potuto senza alcun problema sembrare più giovane, per quanto era minuto. Se non mi avesse sempre chiamato 'ragazzino' e non si fosse comportato come se avesse avuto trent'anni, avrei pensato avessimo la stessa età. Comunque, anche lui era giovane, e voleva farmi credere che fosse il manager di un hotel?

Forse se avesse detto corcierge o qualcosa di simile, ma manager? Seppure lo fosse stato, come poteva non sapere di quei moduli da compilare? Perché ci aveva messo così tanto solo per firmare dei fogli? Era stato lì dentro per poco più di un'ora. E poi perché aveva guidato così veloce per andarci? Sarebbe potuto andare più lentamente, non ci sarebbe stato alcun bisogno di correre. Non credo che la scadenza fosse così rigida che a mezzanotte non sarebbero più stati validi. Ed era anche ben lontano dall'essere mezzanotte. Perché gli dava così fastidio che ci fossi anch'io? Mi ha addirittura minacciato per farmi rimanere in macchina.

Prima aveva detto che a parte sé stesso, solo un'altra persona conosceva il suo vero nome. Seppure fosse vero, qual era il nome che conoscevano i suoi colleghi? 'Suga' non è il modo in cui chiameresti il tuo capo, a meno che non lavori in uno strip club. A loro ha dato un altro soprannome? Qual era, e perché?

Tra l'altro, c'era ancora un'altra cosa che mi preoccupava. La chiamata. Quella era la cosa che mi incuriosiva di più. Quando il telefono squillò, lo guardò disgustato. Non fastidio, ma puro disgusto. Dopo aver risposto non ci fu nessun tipo di saluto, nemmeno un ciao. La chiamata durò meno di un minuto, e prima di riagganciare la sua risposta fu 'Sì signore'. Non capivo. Perché lo aveva detto? Ci ha almeno pensato quando mi ha raccontato quella bugia? Ci pensava alle bugie che diceva? Qual era la verità?

C'erano molte cose che volevo sapere di Suga. Chi era realmente? Che cosa faceva davvero per vivere? Era uno studente forse? Perché se ne era andato da Daegu per venire a Seoul? Perché era così riservato anche con i suoi amici? Chi era l'unica persona che conosceva il suo nome, e perché? Era un genitore forse? Cos'era successo all'altro? Era sua madre o suo padre? Oppure non era un genitore? Perché portava con sé delle rocce, e perché le gettava nel lago? Dove ha trovato il nome Suga, e perché? Perché era quello il nome che diceva a tutti?

Troppe domande... e nessuna risposta.

Pensavo a lui così tanto che diventò una distrazione. Ignoravo completamente le lezioni e le altre persone in generale. Più di una volta Hoseok passò le lezioni a parlarmi, ma non capivo nemmeno ciò che mi stesse dicendo. Taehyung e Jimin ovviamente lo notarono, e subito iniziarono a prendermi in giro. Poi la smisero quando videro che non li stavo nemmeno ascoltando.

Addirittura Hyojeong notò il mio strano comportamento. Lo catalogò come stress e si offrì di aiutarmi a rilassarmi. Di solito era quello il motivo per cui ci vedevamo. Per la prima volta rifiutai. Forse la prossima volta... forse no.

Cominciai anche a distrarmi a lavoro. Di solito ero abbastanza bravo. Ricevevo molti complimenti, e avevo anche dei clienti regolari che richiedevano me specificatamente per prendere le loro ordinazioni. Sebbene alcuni di loro lo facessero solo perché pensavano fossi attraente. Ma non c'era nessuno con cui mi sarebbe piaciuto andare.

I miei errori non erano poi così gravi. Magari dimenticavo di mettere i tovaglioli o che avevano ordinato un contorno extra. Un paio di volte mi dissero di tenermi il resto, e io glielo diedi comunque. Solo una volta mi dimenticai di farli pagare. Non realizzai quanto fosse grave la situazione finché quasi non mi schiantai con lo scooter per la terza volta questa settimana.