The Dating Game

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[Pov Yoongi]

Esistono molti motivi per i quali una persona dovrebbe rispondere 'sì' quando qualcuno gli chiede di uscire. Ma io non mi sono mai considerato una persona normale. Onestamente, non avevo idea del perché avessi accettato. Non vedevo Junhong da un anno, ed era principalmente per colpa mia.

Incontrai Yongguk nello stesso modo in cui incontrai Namjoon. Provai a vendergli una traccia e finii per ascoltare alcune delle sue. Mi chiese di lavorare insieme, complimentandosi per il mio sorriso contagioso. Solo la seconda volta che ci incontrammo decisi che non sarebbe stata una cattiva idea. Namjoon mi portò ad uno dei suoi spettacoli, e anche Yongguk si esibiva lì, insieme ad uno smilzo ragazzino che si faceva chiamare Zelo.

Poi iniziammo a lavorare un po' insieme, 'Zelo' iniziò a frequentarci, e dietro le quinte era Junhong. Di solito non faceva niente se non guardarci comporre, anche se a volte ci aiutava con i testi. Era sempre pronto a tirarla per le lunghe quando volevamo ascoltare ciò che già stavamo immaginando. A parte Seokjin, era l'unica persona abbastanza persistente da fare domande sul mio strano comportamento. O almeno, fino a che non è arrivato Jungkook.

Decisi di smettere di parlare con Junhong quando mi venne in mente che forse, solo forse, potevo sopportare le sue domande. Non fu una cosa improvvisa. Gradualmente iniziai a dire a Yongguk che non potevo uscire per qualunque motivo mi venisse in mente sul momento. Dopo un po' smise di chiedermelo. L'ultima volta che parlai con entrambi fu lo scorso luglio, durante una chiamata di Yongguk. Mi disse che sapeva che probabilmente non me la stavo passando bene, e che mi capiva. Disse che una volta che l'avrei superata sarei stato sempre ben accetto. Non l'ho mai fatto. Mi chiesi spesso come stessero, cosa stessero facendo... odiavo ammettere che forse mi erano mancati. Avevo provato a fare la stessa cosa con Seokjin, ma andò diversamente. Fece molto più che sgridarmi quando smisi di parlare con Yongguk e Junhong.

Forse fu il persistente senso di colpa a farmi accettare. Gran parte potrebbe essere stato anche Jungkook. Lui era lì, e quale modo migliore per farlo smettere di molestarmi, o molestare altri per me. Ma credevo di aver finalmente capito il motivo principale.

Avevo paura.

Per quanto a lungo potessi ricordare, avevo paura delle lunghe relazioni con le persone. Troppe volte mi ritrovai a pensare a come fare per allontanarmi da Namjoon, Hoseok e Solji... ma dal momento che Seojin era ostinato a non lasciarmi stare, allora anche loro restavano. Ogni volta che provai a disfarmi di Seokjin, si presentò a casa mia urlando come se fosse stata la fidanzata che ho tradito.

Mi rassegnai alla sua presenza dopo l'ultima volta. Avevo fatto appositamente delle cose per farmi odiare, anche provare a farlo lasciare con la sua fidanzata. Scoprì cosa avevo fatto, mi trascinò fuori di casa, e mi portò ad una festa. Dopo quella volta realizzai che, sfortunatamente, nulla lo avrebbe mai fatto scomparire. Quello fu anche quando iniziò a minacciarmi di venire a vivere con me.

Il campanello suonò, e io sapevo già chi era. Per la prima volta Junhong venne a casa mia senza Yongguk. Era passata una settimana da quando mi aveva chiesto di uscire, e io riuscii a rimandare fino a questo momento. Continuavo a dirgli di essere occupato, sperando che sarebbe scomparso di nuovo. Ma non lo fece, e non so nemmeno perché mi aspettassi il contrario.

"Hey, hyung." Mi sorrise quando aprii la porta.

"Uh, hey..." Risposi imbarazzato.

Non ero sicuro di come dovessi comportarmi. Non avevo mai avuto nessun tipo di relazione prima, e non sapevo nemmeno come una normale relazione funzionasse. Gli unici tipi di 'relazioni' che conoscevo coinvolgevano sesso e soldi, l'uno per gli altri. Junhong mi seguì nel salone, sperando che non si aspettasse nulla più che guardare un film seduti sul divano.

Cigarettes, Liquor, Sweet as Sugar (yoonkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora