Giving Up

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[Pov Yoongi]

"Perché mai qualcuno pagherebbe per legare qualcun altro?" Dissi prima di rendermene conto.

Ancora non ci era arrivato, ma sapevo che dicendo quello lo avrei reso ovvio. Ci avevo rinunciato. Avevo rinunciato a mentirgli. Avevo rinunciato ad evitare le sue domande. Continuavo a rispondere ad ogni dannata domanda che era disposto a chiedermi. A questo punto, che importava? Sapeva più di chiunque altro, perciò ci avevo rinunciato.

Mi guardò scioccato, e capii che aveva smesso di pensarci. Prostituzione. Aspettavo lo dicesse. Mi chiedevo se ormai non lo sapesse anche Seokjin, considerando che era stato lui a curarmi la prima volta. Li notavo i suoi sguardi curiosi, e allo stesso tempo compassionevoli, ma Seokjin non mi aveva mai detto nulla. Continuavo a ripetergli che non ricordavo cosa fosse accaduto, ma la memoria era tornata da un po', in ogni singolo dettaglio.

"Gli hai detto di fermarsi?" Sussurrò Jungkook. Guardava in basso, verso le sue mani, probabilmente troppo disgustato per guardare me.

"Cosa?"

"Quando ha iniziato a farti del male... Gli hai detto di fermarsi, giusto?"

"Sì... ma che importa?"

"Allora ti ha stuprato." Mi guardò sdegnato. Quasi mi venne da ridere. A che razza di cazzate stava pensando questo ragazzino?

"Mi ha pagato. E poi non importa se gli ho detto di fermarsi. Cosa dovrei fare?"

"Andare dalla polizia! Ti ha stuprato e-"

"Andare dalla polizia? E cosa dovrei dirgli? 'Oh, questo tipo mi ha pagato per andare a letto con lui, ma non si è fermato quando gliel'ho chiesto'. Se non altro, sarei io quello a venire arrestato."

"Ti ha quasi ucciso!" Urlò lui. Quasi ruotai gli occhi.

"Questo non significa un cazzo. Non so nemmeno il suo nome, e ho acconsentito accettando i suoi soldi."

"Perciò stai dicendo che se io ti pagassi, anche se ti facessi del male, tu non faresti nulla a riguardo?"

"Tu non potresti nemmeno permettertelo, ragazzino."

"Non sono un ragazzino." Insistette.

"Lo sembri proprio, con tutta questa stupida speranza. Perché stai provando a razionalizzare quello che faccio? Lascio che le persone mi scopino per soldi. A nessuno frega un cazzo di quello che succede a quelli come me. Se mi faccio male, me lo sono meritato. Sono stato io a vendermi. A nessuno importa se è stato un po' maldestro con il suo giocattolino." Inveii contro di lui. "Faccio questa merda da quando ho tredici anni, davvero credi che non mi sia mai fatto male prima?"

A quel punto si fermò, fissandomi con gli occhi spalancati. Corse fuori dalla camera, provando solo quanto davvero fosse un bambino. Aspettai di sentire il rumore della porta d'ingresso sbattere dietro di lui. Aspettai di sentire il suo scooter sfrecciare via. Mi ero finalmente sbarazzato di lui, ma per qualche motivo, non ne ero contento.

Decisi che se mi sentivo triste era solo perché ero sicuro che Seokjin mi avrebbe sgridato. Scansai il pensiero quando l'irritazione che avevo effettivamente detto così tanto di me al ragazzino lo sovrastò. Ignorai il fastidio allo stomaco e mi convinsi che era fame.

Qualche minuto dopo scivolai fuori dal letto, e con qualche difficoltà mi alzai in piedi. Non potevo fare troppa pressione sulla gamba sinistra, e questo mi rendeva difficile camminare, zoppicai giù per le scale, sperando ci fosse qualcosa di commestibile nella mia cucina. Ero appena arrivato al frigo quando lo sentii chiamarmi dal piano di sopra. In effetti, ero un po' sorpreso. Pensavo se ne fosse già andato.

Cigarettes, Liquor, Sweet as Sugar (yoonkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora