Careful

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[Pov Yoongi]

Dove mi trovavo?

Non riuscivo a ricordare cosa era successo o quando mi ero messo a letto. L'unica cosa certa era che faceva male. Tutto faceva male. La coperta sembrava pesante, e non riuscivo a mettere a fuoco la vista. Potevo a malapena muovermi. Lasciai uscire un lamento quando provai a mettermi seduto e fallii. La mia testa pulsava e la gola mi andava a fuoco. Stessa cosa la mia pelle.

Cosa era successo?

La mia memoria era confusa, e tutto era mischiato in una specie di macchia. Ricordavo di essermi preparato per incontrare Junhong. Ricordavo di aver chiamato Seokjin. Ricordavo di ricevere una chiamata... un nuovo cliente. Ricordavo di incontrarlo a casa sua. Non ricordavo che aspetto avesse, ma ricordavo la sua voce. Non riuscivo nemmeno a ricordare di aver fatto qualcosa... di aver guidato fino a casa, di essermi messo a letto. Ero passato al cinema o ero andato direttamente a casa? Non capivo. Provare a pensarci faceva solo peggiorare il mio al di testa.

Che ora era?

Sentii vagamente il click della porta prima che una luce argentea entrasse nella camera. Immaginai fosse Seokjin ad essere entrato e aver chiuso la porta dietro di sé. Non poteva essere nessun altro, e Seokjin aveva la strana abitudine di presentarsi a caso. Forse era qui per chiedermi come fosse andato l'appuntamento.

Accese la luce e io feci una smorfia. Era troppo luminosa. Venne verso di me e si sedette sul letto, all'altezza del mio fianco. Sentii la sua mano passare sulla mia fronte. Era come ghiaccio, e restai deluso quando la tolse, sospirando.

"Sei sveglio?" Chiese a bassa voce. Provai a rispondere, ma l'unica cosa che uscì fu uno strano verso. "Riesci a sederti?"

Ci provai di nuovo, ma riuscivo a malapena ad alzare la testa. Seokjin appoggiò frettolosamente il bicchiere che teneva in mano e si allungò verso di me per aiutarmi. Decise di non farmi sedere del tutto, mi sostenne solo la testa mentre mi poggiava il bicchiere alle labbra. L'acqua era fredda, ma non alleviò il prurito alla gola.

"Caldo..." Le due1 sillabe suonarono affaticate persino a me. Mi chiesi se fosse stato almeno in grado di sentirmi, quando guardò confuso il bicchiere che aveva in mano.

"L'acqua non è calda. Mi sono assicurato che fosse fredda." Scosse la testa.

"No... non... l'acqua." Mi sforzai di dire.

"Tu hai caldo?" Annuii lentamente, serrando la mascella. Perché era così difficile muovermi, parlare? "Yoongi..."

"Suga." La mia voce era roca.

"Mi stai davvero correggendo in questo momento?" Urlò guardandomi minacciosamente. "Yoongi, la tua pelle è ridotta in brandelli. Sei ferito ovunque. Hai delle lacerazioni e il tuo... e hai la febbre. Lo so che senti caldo, ma non puoi farci nulla. Avrei dovuto portarti in ospedale, loro-"

"No!"

"Sapevo che lo avresti detto." Scosse la testa, si avvicinò e mi alzò di nuovo la testa, facendomi bere molta acqua. "Avrebbero potuto darti medicine che io non ho, avrebbero potuto curarti meglio. Nessun taglio sembra così profondo da aver bisogno di punti, ma io non sono un dottore. Non posso esserne certo. Devi andare in ospedale. Lo so che non ti piacciono ma..."

"No..."

"Yoongi, posso capire evitare i dottori quando hai solo un raffreddore o- Questo è... Hai bisogno che un professionista si prenda cura di te. Devi dire alla polizia chi è stato a farti questo. Non puoi lasciar perdere la faccenda come se non fosse successo nulla."

Cigarettes, Liquor, Sweet as Sugar (yoonkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora