Just Once

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[Pov Jungkook]

"Suga?" Mi alzai in piedi immediatamente quando quel ragazzo, ora con dai capelli rossi, entrò nel ristorante.

Non rispose. Si avvicinò al bancone e iniziò a leggere silenziosamente il menù, ignorando completamente la mia esistenza. Si passò le dita fra i capelli, e io mi morsi un labbro. Quel rosso così intenso era in forte contrasto con la sua pelle chiara. Notai quanto fossero delicate le sue mani. Le sue dita erano affusolate, quasi femminili.

Quei capelli gli stavano bene. Il rosso è sempre stato il mio colore preferito, e a lui donava molto. Non era un rosso luminoso. Era scuro, come la ruggine. Mi fece venire in mente le foglie in autunno, il modo in cui il marrone e il rosso si mescolano insieme. Mi chiesi il perché di quel cambiamento, e perché aveva scelto proprio quel colore. Mi chiesi perché gli stesse così dannatamente bene.

Ancora non mi prestava attenzione, colsi così l'occasione per osservarlo meglio. I suoi capelli scarlatti facevano risaltare le sue labbra rosee, e facevano sembrare i suoi occhi marroni ancora più profondi. Diedi un'occhiata anche a ciò che stava indossando. Stretti pantaloni neri, che sembravano nuovi, una semplice maglia nera, e una semplice giacca nera. Oggi c'era il sole e faceva caldo, ma non sembrava gli importasse. Mi chiedevo se avesse mai indossato un colore che non fosse il nero.

Cominciai ad immaginare come sarebbero sembrate quelle labbra rosee se fossero state schiuse. Immaginai quegli occhi marroni guardarmi. Immaginai quei capelli rossi spuntare fra le mie dita serrate. Immaginai come sarebbe stata la sua pelle chiara vicino la mia, un po' più abbronzata.

"Non mi chiedi cosa voglio ordinare?"

Parlò, interrompendo il filo dei miei pensieri. Stava ancora guardando il menù, e quasi credetti che non avesse davvero parlato.

"Cosa... vuoi ordinare?"

Recitai confuso. Senza muovere la testa, puntò gli occhi su di me. Un battito di ciglia dopo, il contatto visivo era già svanito.

"Ancora non lo so." Sospirò.

"Di solito non mangio in posti come questo."

Mi stava prendendo in giro? Volevo pensare che lo stesse facendo, ma non ne ero convinto. Forse era sempre così in difficoltà. Avrei giurato di aver visto un sorriso appena accennato sulle sue labbra, ma fu troppo piccolo e troppo veloce per poterne esserne sicuro. Che poi, era almeno il tipo che prende in giro le persone?

"Allora perché mi hai detto di-" Sbuffai, strizzando gli occhi prima di ricompormi.

"È solo pollo. Non abbiamo nemmeno tanta scelta. Quanti pezzi ne vuoi? Lo vuoi grigliato o fritto? Che tipo di salsa vuoi? Lo vuoi con le patate o i dukbokki?"

"Metti il broncio a tutti i tuoi clienti?" Si voltò leggermente e alzò le sopracciglia.

"Sinceramente, non ho mai ordinato del pollo. Ho mangiato il pollo fritto solo una volta prima, e ora sono qui solo per quel rompipalle di Hoseok.".

Smise finalmente di guardare il menù e cominciò a fissarsi i piedi. Si stava massaggiando la nuca, probabilmente indolenzita per aver guardato in alto per così tanto tempo. Dopo circa un minuto, guardò nella mia direzione e si fece più vicino al bancone. Riposò gli occhi e poi alzò la testa per guardarmi con un'espressione annoiata.

"Hoseok?" Chiesi sorpreso.

"Ha continuato a dirmi di incontrarti di nuovo." Mormorò.

"Davvero?" Beh, almeno Taehyung aveva mantenuto la promessa.

Cigarettes, Liquor, Sweet as Sugar (yoonkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora