Le mangi quelle frittelle?
Per ogni ferita che possa aver mai causato, Diana ne causa una a se stessa. Chiede perdono, venia e cerca di non farsi odiare. È una persona imperfetta, si difende. Per ogni caduta causata, Diana cade anche per lei. Ha sempre fatto così in modo tale da poter provare la stessa cosa che prova l'altra.
Come quella volta che incontrò una bellissima adolescente dai coloriti chiari e dai capelli rossastri apparentemente colorati. La conobbe in un ristorante accanto alla sua università. Adesso essendo all'ultimo anno, non la vede quasi mai poiché si è già laureata, ma al tempo era solita recarsi lì alle 14:20. Infatti quel martedì sera la vide mangarsi una bella tazza di caffè e dei pancakes appena fatti. Pensò con quale coraggio una persona divora quel che si mangia a colazione durante l'ora di pranzo e, con il coraggio che le usciva dalle orecchie, glielo domandò. Si sedette accanto a lei e cominciò una conversazione basandosi su quella semplice domanda. Nei giorni successivi scoprì che era anoressica e che quel giorno, in quel ristorante, mangiò tutte quelle frittelle solo perché un'ora dopo in un bagno delle tante metro della affascinante Londra, le vomitò con lo stesso coraggio con il quale Diana le fece la famosa domanda. Così da un momento all'altro decise di provare. Decise di intraprendere quell'azione che un'anoressica è intenta a fare come se fosse qualcosa che si può abbandonare appena stufi, come se le persone non morissero per questo. Si chiuse nel suo bagno, sempre alle 14:20, pensando che anche Corinne lo facesse. Non le dispiaceva, in realtà. Le piaceva vedere come dimagriva così in fretta, talmente tanto da dover cambiare espressione ogni volta che si guardava allo specchio. Non accadde nulla di pericoloso in quei giorni spaventosi. Dimagrì fino ad arrivare sotto peso, ma la sua anima era già stata macchiata e quel vomito non la sfiorava nemmeno un po'. Provò e forse le piacque, ma non andò più avanti quando seppe che quella sua grata amica dell'università quasi non rischiava di morire. Le fece schifo e mise da parte il sentimento di piacere diffuso prima nel suo stomaco fino ad arrivare nel suo addome. Riuscì a diventare la Diana che piano piano conosciamo.
Ha sempre sofferto, lei. Perché le ferite che procurava agli altri erano sempre immense, ma quasi si uccise quando la ferirono, quando il suo amore la ferì.
***
Ecco a voi un altro capitolo. Spero vi piaccia quanto piace a me poiché Corinne sarà un personaggio MOLTO importante nella storia.
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𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚
General Fiction[ C O M P L E T A ] Sospira vicino al vetro di una macchina rubata e pensa a come potrebbe innamorarsi della vita che condurrà. Cammina e pensa a come potrebbe cadere senza farsi male, perché le ginocchia sbucciate le ha già avute. Fa innamorare e...