Mi sono già tagliata
February 2015
Diana non è la solita ragazza snob che ti passa davanti con un sorriso bellamente finto e con gli occhi di chi ha tutto.
Diana non è la solita ragazza che ti trascura per avere il ragazzo migliore.
Non è tante cose, in realtà. Non è mai stata qualcosa, ma ha vissuto con questo da tanto ormai. E, adesso, aspetta seduta sulla panchina alla fermata dell'autobus.Lorenzo non è mai stato quel ragazzo tutto moto e donne. Non gli è mai importato di quante ragazze baciava alle feste e di quanto alcol riusciva a bere in poche ore. Gli importa del prossimo libro da leggere e fingere di non amare Orgoglio e Pregiudizio perché sono le femminucce amano quel tipo di libro, almeno così gli dicevano. E, in questo momento, si ritrova seduto in qualche panchina dell'autobus per ritornare a casa dalla madre che gli racconta dell'ennesimo uomo che ha derubato.
"Mica ti ritrovi una matita per caso?" Attacca bottone così all'inizio credente di poterla vedere come qualcuno a cui rubare il cuore. Gliela porse senza esitazione e con cautela se la riprese con quel sorriso che la caratterizzava.
Il tempo passò e quei due ragazzi della fermata divennero amici per la pelle, di quelli che le ragazze che fumano la sigaretta sul muretto della scuola si sognano la notte, di quelli che il cuore non vede quasi mai. Si confidarono tanti di quei segreti che, se svelati, avevi bisogno di uccidere qualcuno. Si passarono i miglior consigli che, adesso, in quella fermata, non c'è più nessuno che se li ricorda.
"Mica ti ritrovi un cuore per caso?" Attacca lui per sistemare quel bottone penzolante dal suo muscolo involontario. Questa volta non glielo passa. Non perché non lo possiede, solo non crede di essere adatto alla situazione.
"Troverai di meglio, te lo assicuro. E nel frattempo, hai me." Dice con un sorriso smagliante e fiero di appartenere a quel viso impeccabile. È costretta a dirlo, in un certo senso. Nessuno glielo dice, nessuno la rassicura e deve pur colmare quel vuoto lasciato da quella stoffa strappata. Così con una parola ben costruita, con un coltello conservato per bene dentro la sua gonna rossa e con il suo sorriso da perfetta novellina, rassicura quello che sarà sempre il ragazzo dei suoi tramonti persi.
November 2017
La fermata è più calda questo pomeriggio, ma il suo cuore si è rilassato solo appena tornato a casa. L'aria sembra più leggera anche dalla finestra più alta del palazzo. Guarda ammaliata il sole che la chiama desideroso di chiacchierare. Il raggio di luce si è appena innamorato di quel bellissimo momento che li rappresenta in un bellissimo quadro da appendere in quelle favolose esposizioni come quelle del suo amico Lorenzo, come quelle che portava negli occhi tempo fa.
"La tua vita è ancora troppo lunga per restare a fissare la strada, Diana." La riprende senza risata nella sua voce. Sarà successo qualcosa a quel sorriso sempre esposto. Saranno accadute tante cose quel gennaio.
"La smetto solo se mi dici cosa ti ha detto." Si comporta come una bambina poiché le rimane solo quello. Il suo migliore amico è andato a trovare la sua amica in quel negozio lontano da casa. Lei non può andare, sapete. Non vuole, magari. Ma la cosa più interessante è chi lavora in quel negozio.
Il ragazzo la fissa fin quando non le fa capire di sedersi e di mettere insieme i pezzi del suo cuore. La poltrona è calda, ma non quanto le sue mani che si strofinano le une contro le altre senza fermarsi. Il suo sguardo si incarta sempre di più e vuole sapere, necessita di sapere cosa ha provato quella notte lei.
"Ha detto che vi siete viste per poco." Inizia lui, ma Diana è agitata. Non riesce a resistere.
"Sì, ma sono successe cose in quel poco." Ribalta lei. Tanto la dignità è l'ultima cosa che vuole adesso.
"Fammi finire, Diana." Dice esasperato dal suo modo di fare. "Ha detto che adesso è sicura. È sicura di essere tremendamente tagliata." Non dice nient'altro. Diana ha già capito tutto.
***
Ditemi cosa pensate di questo capitolo che anticipa un capitolo davvero importante.
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𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚
General Fiction[ C O M P L E T A ] Sospira vicino al vetro di una macchina rubata e pensa a come potrebbe innamorarsi della vita che condurrà. Cammina e pensa a come potrebbe cadere senza farsi male, perché le ginocchia sbucciate le ha già avute. Fa innamorare e...