La famosa stanza da non ricordare
L'amore non ti colpisce mai in faccia. Può colpirti il cuore, la mente, ma mai la faccia. È una regola che Diana non rispetta mai, eppure sa che esiste.
Ama quelli con l'anima bruciata, quelli persi, lontani, andati, fottuti. Ma non si azzarda mai ad accettare quella fatidica regola, perché ogni volta che incontra uno delle persone appena citate, si imbatte così ferocemente da perdere tutta la sua dignità. Non trova via di mezzo, poiché significherebbe non scoprire più se stessa, non capire a cosa va incontro e cosa non ha più da perdere. L'università le sembra così lontana anche oggi che ha sognato di riavere i suoi sogni. La luce le bagna il viso pieno di insicurezza, la pioggia le cura il cuore malato dalla presenza di quell'essere che ama più di ogni altra cosa. L'università le sembra più strana anche da casa sua."Non hai risposto." La sua voce sembra più profonda dal bagno. Si specchia e vede solo un vecchio corpo messo lì solo per ascoltare le scuse e i rimproveri detti da qualcuno che non merita la parola. "Diana." La chiama dolcemente, con la voce di chi sa di dover consolare qualcuno di importante.
"Non volevo, lo giuro." Si difende con gli occhi ancora rivolti verso lo specchio per metà pulito e per metà pieno delle goccioline d'acqua lasciate questa mattina. "Non sa cosa ho provato. Non sa cosa mi ha causato e adesso cosa fa? Si presenta con la mia chitarra. La mia." Butta tutto fuori, anche i sentimenti mai espressi senza prima pensarci.
"Non è facile neanche per lui, Diana. Non hai imparato nulla a New York?" Glielo ricorda, glielo spiattella in faccia quella bugia per metà veritiera. È ancora troppo presto per raccontare quei giorni nella grande mela e sono troppo lontani i ricordi lasciati in quella scatoletta.
"Corinne non esiste più per me. Lei mi ha lasciata e adesso ne paga le conseguenze." Si sbriga a dire, ma anche lei sa che quella ragazza non c'entra nulla, che lei è l'unica persona degna di essere ricordata per il meglio che ha compiuto. La guarda rimproverandola dei suoi pensieri peccaminosi e continua a sperare che da un momento all'altro la sua mente sia pronta a ricordare quella vasca piena di sangue e quel corpo morto tra le sue braccia.
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𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚
General Fiction[ C O M P L E T A ] Sospira vicino al vetro di una macchina rubata e pensa a come potrebbe innamorarsi della vita che condurrà. Cammina e pensa a come potrebbe cadere senza farsi male, perché le ginocchia sbucciate le ha già avute. Fa innamorare e...