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Il suo cuore nei suoi occhi

Devastante come il suo amore, terribile come il suo cuore incastonato nella pietra, Diana ammanetta quello che ne rimane della sua dignità

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Devastante come il suo amore, terribile come il suo cuore incastonato nella pietra, Diana ammanetta quello che ne rimane della sua dignità. Dopo quelle parole troppe profonde per la sua guarigione è andata a trovare il suo Lucien e potete immaginare com'è finita. Non credeva a quelle lenzuola sul suo corpo appena svegliata questa mattina. Per questo esattamente alle 10:45 scappa, cercando un posto caldo dove mangiare delle frittelle ai mirtilli e bere il più schifoso tè verde di tutta Londra. Si guarda attorno e nota come non ci sia nessuno pur trovandosi in un bar del centro ad un orario più o meno adeguato. Chiede informazioni ad un cameriere e le risponde che sta per chiudere dato il suo fallimento imminente. Ringrazia Dio in quel secondo perché non aveva mai bevuto una schifezza come quella e dire che quando era più piccola aveva cercato di fare un mix di tutti i superalcolici che i suoi genitori conservavano.

"Eccoti finalmente." Esordisce affannato. In realtà la sua è tutta una messa in scena per farle capire che il vecchio e tremendo Lucien non c'è più e che si può fidare un'altra volta.
In realtà nel retro conserva la sua macchina impregnata di passione formata da un'altra donna.

"Che ci fai qui?" Non vuole vederlo realmente. Non è mica stupida la nostra Diana, ma si sa, lui farà di tutto per farla cadere e io non potrò fermarla. Le inventa le solite scuse e escono a braccetto dal piccolo e malridotto locale.

Il sole non trascura nessun particolare delle persone che si avvicinano a lui e le nostre due persone fanno la loro solita passeggiata e Lucien ricorda come l'aveva ammanettata al suo dito quel giorno che le chiese che libro stava leggendo. Non era un bel libro effettivamente, ma poteva andare meglio quell'incontro fatto in un stupido locale di un'imbranata New York. Diana stava saltando nel vuoto in quel momento e non credeva agli occhi di quel ragazzo neanche un secondo, ma cadde lo stesso. Mentre cammina mano nella mano con colui che crede il suo amore, fa un paragone con Corinne e appunta ogni cosa che le può piacere per poi raccontargliele nel caso in cui si dovessero di nuovo incontrare. Ma lo sa anche lei che, tutto quello che sogna, rimane nella sua testa e resta là a fare la sua ragnatela personale.

Eppure in quella strada tanto affollata quanto vissuta, Diana incrocia gli occhi profondi e tristi di Corinne. Si rende conto che la sua immensa tristezza non l'ha lasciata neanche questa volta, che il suo dolore le lega ancora e che quelle parole rimangono sospese nell'aria ancora una volta facendole trattenere in apnea tanto vicine quanto distanti.

"Diana, stai bene?" Si fermano un istante per far prendere quel boccone d'aria indispensabile per continuare a camminare.

"Si, sto bene." Risponde fredda con lo sguardo ancora impresso in quel punto pericoloso dove ha lasciato l'ennesimo piccolo pezzo del suo dolore.

"Sembra che hai visto un fantasma." Ribadisce speranzoso in una risposta, la quale non verrà mai dato la testardaggine della sua vecchia ma nuova fidanzata.

"Un fantasma che amo." Sussurra lievemente. E sembrerebbe che quel immenso bisbiglio sia arrivato anche al cuore di Corinne che asciuga una lacrima scesa distrattamente mentre attraversa la strada di casa: i suoi occhi.

***
Cosa accadrà secondo voi tra Diana e Corinne?

𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora