Mio dolce universo
23 febbraio 2018
Ha scritto poesie tempo addietro. Nella sua testa, però. Qualche volta i mostri si nascondono tra i suoi sogni e, impavidi, le fanno rivivere il passato, quello dolce e delicato. Quando pensa di poter andare avanti insieme a lei, di star procedendo nel modo migliore che una persona distrutta possa fare, e quando finalmente la bacia con la passione che noi non abbiamo, si ritrova il suo dolore che le fa visita, che la spaventa un altro po' prima di andare in letargo e rinvenire nei suoi sogni più bui.
L'altro giorno, Diana si è svegliata alle 4:53 del mattino. Aveva sentito se stessa che urlava il nome del suo demonio nei suoi sogni, di nuovo. Era sconcertata. Non riusciva a respirare per quanto fosse sconvolta e, per quanto fosse felice di essere tra le braccia della sua amata e di poter finalmente dire di avere la vita perfetta, non è riuscita a cacciare via quell'immagine inquietante e straziante.
Adesso sta scrivendo lettere. Nelle pareti, questa volta. Si devono vedere i suoi pensieri. Si devono udire queste urla che rompono timpani e che fanno cadere le anime in pena. Si deve sfogare con il coraggio che noi tutti abbiamo, ma che conserviamo. Quando il telefono suona, le sue orecchie scoprono come ringhia il messaggio di Corinne, la quale sta viaggiando per arrivare presto al suo meraviglioso negozio e aspetta pazientemente il suo arrivo.
Il cielo è pieno di nuvole passeggere e di una ventata di emozioni da portare nel cuore distrutto, oggi.
I palazzi raccolgono tutta la negatività che le persone emanano poiché la loro giornata è iniziata con la luna storta, e anch'ella è priva di emozioni, anche se n'è andata da tempo oramai e il suo compito di portar tristezza è finito da ore, i suoi ricordi spiccano come ieri, al vento.
I giorni son passati tristi e lenti per gli altri, eppure Diana in viaggio con la sua bicicletta appena comprata, non nota niente di tutto ciò. Pensa solo a quanta beatitudine ha potuto respirare in questi giorni tra le coperte profumate di loro e tra i sorrisi mozzati da baci a fior di labbra.
Sogna il suo paradiso etereo e capisce il desiderio di Dante, la sua immensa gioia nell'esprimere il suo sentimento verso Beatrice e comprende i suoi dolori quando ha assistito al tremendo racconto di Francesca e Paolo. Riconosce ogni particolare in quella giornata e, appena entrata nella scorciatoia imparata in questi mesi, aumenta il suo pedalare regolare e persistente poiché non resiste più: vuole incrociare quello sguardo perso e ammaliante della sua amata, vuole tuffarsi in quel colore disarmante per poi finire in una selva tutt'altro che oscura.
Ha il sorriso stampato in faccia nonostante la fatica che sta facendo per aumentare la velocità, nonostante stia per affrontare la sua morte.
Sfreccia con quella sua malandata bicicletta e con il pensiero di trovarsi già tra le braccia di Corinne, chiude gli occhi marroni per un attimo e quando riacquista il controllo, il suo corpo è stato scaraventato a terra da un furgone a tutta velocità. La sua vita si conclude con la stessa velocità con la quale iniziò vent'anni fa e con lo stesso desiderio che ebbe qualche mese fa.Non ci saranno più due anime a camminare mano per la mano, perché la prima si è schiantata contro l'asfalto e contro il sangue di chi le cicatrici le contava sorridendo.
Non vi sarà più un negozio di caramelle e palloncini alla fine della strada, perché il cuore della ragazza che ci lavorava si è conficcata la sua musa nel cuore per poi estrarla senza nessuna smorfia, senza nessun rimpianto.
Ci saranno, invece, rumori che fanno finta di imitare il silenzio, due anime che sembrano demoni cacciate via dal paradiso, due occhi che viaggiano fino all'oltretomba per assaporare l'ultimo istante di libertà che comportava amarsi senza paure. Esisteranno solo nuvole di fumo infrante dal toccarsi con quelle pure e candide, catene fatte di alloro e cuori utilizzati come giocattoli da esposizione, tutto questo perché Diana muore il 23 febbraio 2018 alle 4:53 del pomeriggio tra lacrime scritte come sorrisi e tra poesie cantate come fiabe per i bambini.*
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Anche questa storia, questa parte di me, è finita.
Non ho voluto fare nessun capitolo in più perché non serve, almeno per me. Le vicende si sono concluse come dovevano andare e come volevo io.
Magari non tutti saranno d'accordo, ma volevo farla finire nel modo più netto e tremendo che avevo a disposizione.
Spero che questo finale vi sia piaciuto, con esso anche la storia e i protagonisti che ne hanno fatto parte.
Ho amato scrivere di Diana e per Diana. Spero che l'abbiate fatto anche voi.
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𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚
General Fiction[ C O M P L E T A ] Sospira vicino al vetro di una macchina rubata e pensa a come potrebbe innamorarsi della vita che condurrà. Cammina e pensa a come potrebbe cadere senza farsi male, perché le ginocchia sbucciate le ha già avute. Fa innamorare e...