diciannove

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Perché io son scrittore

Le loro vie davanti a noi, un'alba perpetua

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Le loro vie davanti a noi, un'alba perpetua.
La vita è colma di inconvenienti, una resurrezione improvvisa che martella le iridi delle fanciulle credenti in essa.
La morte è vuota di sentimenti, una costruzione meravigliosa che sorregge, mattone dopo mattone, l'anima di chi ne ha paura.
Si insidia dolcemente e delicatamente in quelle labbra sottili, morbidi e nella sinuosa vita e la fa sua senza volerlo, ma la cattiveria è sempre all'angolo e la casa sempre troppo vicina.

Diana e Corinne sotto lo stesso tetto, un tramonto stellato. Le mensole piene di sentimenti puri e di coccole appese alle corde vocali. Si scambiano ridicoli ricordi e il suo libro preferito le guarda meravigliato dell'emozioni, azioni che stanno vivendo.

Il loro gennaio è troppo vicino. L'anniversario della loro presunta morte si fa sempre più vicino, le cicatrici diventano più rosse e il loro unico polmone disponibile si stringe su se stesso e occupa poco spazio per far entrare l'ossigeno. Rammentano quella notte come se non fosse collegato al cuore. Accadde che, con la forza bruta di chi sa amare, Diana aveva smentito i suoi sentimenti. Era confusa, non credeva che potesse amare una donna, un oltraggio per le sue leggi. Non voleva sentirsi al suo agio tra le sue braccia e tra i suoi baci. Era stufa, ecco. Era marcia dentro di tutti quei rimproveri fatti all'una di notte invece di dormire. Era logorata dai pensieri peccaminosi che commetteva, così aveva mentito. Le aveva esplicitamente detto di non amarla, che tutto quello vissuto e affermato fossero solo chiacchiere alimentate dal vento e le carezze create dalla vanità. Corinne pure era macchiata dal dolore e non riusciva più a reggersi in piedi - ché il giorno prima non aveva toccato nulla, poiché la bilancia segnava un etto in più - tanto da prendere in coltello affilato e tagliere la parte nuda della sua coscia e poi scappare via dal dolore imminente che stava provando. Quest'ultima non ha mai capito da cosa scappasse e per quale motivo lo facesse. Non aveva nessun dolore con sé. La sua famiglia era sistemata, gli amici normali e un cuore batteva. Era lei che non si piaceva, in realtà. E come dice un uomo saggio ad un altro, bisogna amare se stessi prima di concedersi al proprio amato. Ma ella non era affatto pronta a piacersi, eppure si è concessa a Diana, eppure ha continuato a combattere tanto da scappare. Trovò rifugio nelle braccia di Lia per un po' e poi la lasciò al suo sporco e terrificante futuro.

Diana, nel frattempo, è stata soccorsa da Lucien, il quale adesso, sta tramando una bomba a mano per le due ma loro sono pronte a morire insieme se questo permette di far vivere un altro istante tra le loro braccia. Non si sa come, però, il ragazzo aveva tramato tutto alla perfezione. Aveva costretto Lia ad innamorarsi e aveva impiegato poco a farsi desiderare. Poi è andata tutto per il suo corso. Non ha considerato il cervello che hanno e la passione che conservano. Così in questo momento, Diana e Corinne chiamano la polizia. Lo incastrano per instabilità mentale e stalking. Lo mandano in un manicomio e si suicida il 24 Novembre 2017 insieme alla sua adorata nonna che decede il 25 dello stesso mese per avvelenamento.

Il racconto è breve, limpido e straziante poiché vi ho già raccontato ciò che accade se si è Lucien e il motivo. Vi ho già detto come si fa a sentire il cuore di una persona battere e sapete già tante di quelle cose che adesso manca solo il dolore della vostra mancanza che occorre spiegare, ma questo dovete farlo voi per me, anzi, a me ché io son curioso, io vivo di storielle perché son scrittore.

Raccontati, amore mio. Leggi, figlio mio. Cerca e trova, dannazione. E poi spiegami tutto che son qui apposta. Sappi che io non morirò se prima non toglierai il dolore che provo per quello che andrò a spiegarti.

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E niente, è il penultimo capitolo.
Cosa vi immaginate per la fine?

𝐃 𝐢 𝐚 𝐧 𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora