<<Ta-dan!>> esordì il moro, facendo svolazzare la mano, sbattendo quasi in faccia ai ragazzi i biglietti.
<<Ma quando li hai presi?>> chiese Baekhyun, esultando felice.
<<Me li ha regalati un amico di mio padre, ed io, persona gentile quale sono, ho deciso di condividerli con voi, così potremo divertirci>> ghignò, anche se le sue intenzioni non erano proprio quelle.
<<Chan, sicuro vada bene per te? Ti spaventi per ogni cosa e sai com'è, lì c'è anche una casa dell'orrore>> rise Xiumin, prendendolo in giro.
<<N-n-on ci entreremo, chiaro?>> sentenziò categorico, ma il balbettio iniziale fece ridere gli altri che, dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa, sapevano già che lo avrebbero trascinato dentro a forza.
Dopo essersi accordati, Chanyeol e Jongin si diressero a casa per prendere le loro moto. Il parco divertimenti non era molto vicino, e andando a piedi ci avrebbero messo molto tempo. Poco tempo dopo tornarono dagli altri, e come se fosse la cosa più scontata al mondo, come se stessero seguendo l'istinto, Baek montò in sella con il moro, Kyungsoo salì con Kai, e Xiumin, nell'avvicinarsi alla sua moto, seguiva con gli occhi Jongdae, come ad assicurarsi che il ragazzo lo stesse seguendo, e così fu.
Una volta arrivati i ragazzi esibirono i loro biglietti al botteghino e eccitati e urlanti, soprattutto Jongdae, Baehkhyun e Chanyeol, corsero all'interno guardandosi agitatamente intorno.
<<Allora, cosa facciamo per prima cosa?>> chiese Xiumin.
<<Io voglio andare sulle montagne russe>> disse Kyungsoo, che sin dall'arrivo aveva cercando sul suo telefono il sito internet del parco, studiando attentamente tutte le attrazioni presenti. Gli altri si ritrovarono d'accordo, e insieme raggiunsero l'imponente costruzione. Ordinatamente presero posto e oltre al giro, cominciarono anche le urla. Finito il giro, scesero con la stessa capigliatura che avrebbe avuto qualcuno che avrebbe messo le dita in una presa della corrente, prendendosi in giro per l'assurdo aspetto.
<<E ora?>> chiese Chanyeol euforico.
<<E ora da quella parte>> indicò Soo, lanciando uno sguardo complice agli altri. Il moro li seguì tranquillo, saltellando qua e là per le strade, incurante di ciò che lo aspettasse.
***
<<No, scordatevelo, io non entro>> disse serio il gigante, puntando i piedi per terra, sguardando minaccioso l'attrazione tenebrosa e inquietante già dall'esterno.
<<Oh verrai, eccome se verrai>> lo corresse il biondo che, con l'aiuto di Jongin, lo trascinavano all'interno, seguiti dalle risate degli altri.
<<No, non voglio>> protestò ancora.
<<Andiamo, non fare il bambino, così grande e grosso a fare tutte queste storie. Cosa penserà di te Baek hyung?>> bisbigliò il grigio, assicurandosi di essere sentito solo dai due al suo fianco. Il moro piagnucolò a quel colpo basso inflittogli, voleva risultare virile agli occhi del rosso, ma non poteva fare a meno di essere terrorizzato da quel posto. Alla fine però capì che ogni sua protesta sarebbe stata inutile, rinunciò così ad ogni resistenza, e si lasciò trascinare sconfitto.
Una volta essersi assicurati della sua entrata, i ragazzi si spostarono, lasciandolo andare in avanscoperta, con il rosso ad un solo passo di distanza da lui, mentre gli altri si mantenevano in disparte per essere sicuri di riuscire a vedere ogni sua reazione. Attraversarono un piccolo corridoio, illuminato flebilmente da una piccola luce posizionata in diagonale sul soffitto, sufficiente solo a vedere dove mettere i piedi, quando tutto ad un tratto, una donna, vestita con abiti bianchi e lunghi capelli neri gettati sul viso spuntò da una porta nascosta, facendo urlare poco virilmente il minore, facendolo aggrappare a Baek, facendo crescere negli altri la paura che potesse strozzarlo dalla troppa forza. E così fu per tutto il percorso, Chanyeol che urlò al minino rumore o comparsa, Baek assaltato ogni volta mentre gli altri quattro se la ridevano alle loro spalle. Il gigante uscì da lì in condizioni che quasi fecero dispiacere gli altri, ma ne valse la pena. Chanyeol affermò di aver bisogno di zuccheri per riprendersi dai troppi spaventi, così chiese al rosso di accompagnarlo a prendere qualcosa, chiedendo agli altri di aspettarli lì, allontanandoli subito dopo.
<<Dite che abbiamo esagerato?>> parlò Jongdae, riferendosi all'amico.
<<Nah, si sarebbe spaventato comunque per qualsiasi altra "sorpresa", almeno ci siamo divertiti>> esordì Kyungsoo.
L'attenzione di Jongin fu richiamata dalla vibrazione del suo cellulare. Lo prese e rimase sorpreso leggendo il nome del gigante. Aprì il messaggio e lo lesse attentamente, richiamando poi Soo e passandogli l'apparecchio.
Da: Chan-Hyung
Io e Baekhyun non torneremo.
Trovate una scusa e allontanatevi
da lì. Hanno bisogno di rimanere soli e
conoscersi.
Una volta letto il messaggio, si guardarono pensando ad una scusa plausibile per allontanarsi senza destare sospetti. Chan aveva ragione, quella era un ottima occasione da sfruttare per far in modo che i due si avvicinassero, in qualche modo.
<<Ragazzi, io avrei bisogno del bagno>> esordì Soo, prendendo poi il braccio del grigio <<Mi accompagni Kai?>> e il minore annuì, allontanandosi dai due, e avvisando Chanyeol della loro riuscita.
Passarono i minuti, e una mezz'oretta dopo, tutte le luminarie del parco si accesero, per combattere l'assenza della luce, portando un'aria dolce e romantica. Xiumin capì che nessuno di loro sarebbe tornato. In quel momento fu chiaro il vero intento dell'amico. Avrebbero passato l'intero pomeriggio insieme, ma al momento giusto, si sarebbero allontanati da loro lasciandoli soli. Guardò il ragazzo al suo fianco, seduto comodamente sulla panchina, occupato a bere tranquillamente la bevanda offertagli dal maggiore poco prima.
<<Non credo torneranno>> parlò il biondo.
<<Lo credo anch'io>> rispose il castano, voltandosi a guardarlo a sua volta <<Vuoi andare via?>> chiese.
Il biondo sembrò pensare attentamente a quelle parole, facendo preoccupare il minore. Infondo non si conoscevano bene, pensò che potesse annoiarsi rimanendo solo con lui.
<<No>> rispose lui, sorprendendolo <<Ti va di restare ancora con me?>> chiese, alzandosi e invitando l'altro a fare lo stesso.
<<Certo>> disse sorridendo. E si rese conto della speranza riposta nel ricevere quella risposta.
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Hoewon - Xiuchen
RomanceSin dalla nascita si è parte di qualcosa, qualcosa più grande di sè stessi. Si appartiene a qualcuno, che si conosca o meno. C'è chi lo accetta e chi prova a scappare. Soulmates